Capitolo 30

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ALIX: non sono responsabile di questo capitolo.
o meglio sì, perchè l'ho scritto io... MA in mia discolpa, è stata colpa di una serie di eventi... Va bè il tutto per evitare che mi uccidiate... buona lettura.

POV READER 
La colazione si concluse bene, (per lo meno Minho e Jeongin non si erano uccisi a vicenda) a mano a mano ce ne andammo tutti, dividendoci ognuno per le nostre strade.
"sta volta possiamo tornare a casa insieme o devi continuare la facciata che eri col tuo amorevole fratellino e che si è svegliato miracolosamente all'alba?" chiese il corvino mentre mi guardava con un sorrisetto "e lasciare Han solino soletto? Non lo so se voglio lasciare il mio adorabile fratellino da solo" chiesi sorridendo a mio fratello che fece una finta faccia affranta al solo pensiero che sarebbe stato da solo "e allora lasci me da solo?" chiese Minho di tutta risposta. effettivamente  non potevo certo dargli torto ma non potevo nemmeno sdoppiarmi "sai dovresti portarti dietro i gatti, così ti fanno compagnia in macchina" risposi guardandolo, ricevendo un sorrisetto da parte sua, come se non ci avesse già pensato o come se non fossi esattamente la prima persona che propone questa idea geniale. "vai col tuo ragazzo, io vado a fare un giretto, non vi preoccupate" Han mi sorrise, salutò Minho con un cenno e mi diede un bacino tra i capelli, andando verso la sua macchina.  guardai il ragazzo al mio fianco, ma lo sguardo di Minhò era perso, fisso su un punto, pensai che stesse guardando Han, ma mi resi conto solo in un secondo momento che la sua direzione non aveva nulla a che vedere con mio fratello, aspettai qualche istante pensando che da lì a poco avrebbe distolto lo sguardo da quel punto, ma non accadde. Mi tenne più vicina a lui continuando a fissare quel punto "sali in macchina" mi ordinò "ma cosa stai guardando?" chiesi incuriosita "ti ho detto di salire in macchina" rispose guardandomi negli occhi. La sua faccia era dannatamente seria, talmente tanto che per poco non mi venne un infarto nel vederlo così serio. 

Obbedii salendo in macchina e mettendo la cintura, guardai fuori dal finestrino, costatando che stesse ancora guardando quel punto; ci volle qualche secondo prima che potesse rientrare in macchina e mettere a sua volta la cintura; partendo, guidando il più veloce possibile "ma  che succede? Minho?" chiesi guardandolo "niente, non devi preoccuparti, non è successo niente" disse sorridendomi e continuando a guidare, tenendo gli occhi puntati da tutte le parti, guardando ossessivamente davanti a lui e ogni tanto anche ai lati della strada "perchè non me lo vuoi dire?" chiesi sapendo perfettamente che gatta ci covava "perchè non so ancora se preoccuparmi o meno, magari è solo una cosa senza valore, non voglio preoccuparti inutilmente" rispose prendendomi la mano e sorridendomi, come a volermi rassicurare "cosa significa?" chiesi ancora più confusa di prima "che non devi preoccuparti, fidati di me, ok?" chiese sorridendomi. Gli strinsi la mano, incrociando le dita con le sue, abbassando lo sguardo, cercando di non pensarci troppo, magari era solo una cosa che riguardava Minho e che avrebbe risolto più tardi. Ormai sapevo che la violenza era parte del suo lavoro, ma dire che mi fossi abituata era una bugia, non mi sarei mai potuta abituare alla cosa, o forse, se fosse mai accaduto, mi sarebbero serviti anni e anni prima di potermi adattare a quelle dinamiche. "ho scelta? mi fido, ma promettimi solamente che se c'è qualcosa che ti preoccupa o che devo sapere me lo dirai immediatamente, ok?" chiesi guardandolo "certo, ti dirò tutto, te lo prometto, se la cosa mi dovesse preoccupare ulteriormente te lo dirò immediatamente" rispose stringendomi la mano e dandomi un bacio sul torso della mano, facendomi vedere un sorriso rassicurante.  

Tornammo a casa, Minho fece di tutto per non farmi pensare alla sua faccia pensierosa, facendomi fare tutti i giochi possibili ed immaginabili, Giocammo ai video game, giocammo con i gattini, correndo per tutta casa, cucinammo in coppia e poi per ingannare il silenzio misi della musica in sottofondo, godendoci il fresco della sera e la luna che brillava nel cielo. Mi venne un sorriso spontaneo, guardando quella grossa palla di luce che dava una illuminazione fredda molto piacevole. Sentii la musica alzarsi e poco dopo Minhò mi diede un colpetto sulla spalla, attirando la mia attenzione, mi porse la mano, allungandola verso di me; la presi e subito dopo mi tirò in piedi, avvicinandomi a lui, ballando insieme sulle note della canzone che avevamo di sottofondo. Non riuscivo a smettere di sorridere per il gesto romantico, finendo addirittura per arrossire nell'averlo così vicino a me, mentre mi sorrideva e mi teneva per i fianchi, facendomi ballare insieme a lui. Gli misi le braccia sulle spalle, divertendomi a mettergli le mani tra i capelli, giocherellando con qualche ciocca "mi ricorda qualcosa questa situazione" risposi guardandolo "è passato un po' di tempo dall'ultima volta che abbiamo ballato insieme" rispose guardandomi con un sorriso "mh, sei peggiorato" risposi facendolo scoppiare a ridere "forse mi servono le tue canzoni provocanti" rispose sorridendo "oppure sei troppo vecchio e malandato per ballare come me" risposi "mi stai sfidando?" chiese guardandomi negli occhi "pensi di stare al passo o al minimo movimento ti si blocca la schiena?" chiesi rispondendo a tono "davvero pensi questo di me? scommetto che  sarei tu a non riuscire a starmi appresso e a chiedermi una pausa o pietà" rispose con un ghigno "non sono sicura che tu stia parlando ancora del ballo" risposi assottigliando lo sguardo "chi lo sa, forse sì o forse no" rispose prendendomi le mani, guidandomi chissà dove. 

Kkangpae (Minho x Reader)Where stories live. Discover now