POV READER
ok, lo posso dire, vi ricordare quando pensavo che non poteva andare peggio perché tanto la situazione in cui lo stavo pensando era già passata? Ecco... Credo che l'universo mi odi (oppure continueremo ad usare la tesi per la quale che la persona che sta scrivendo la sceneggiatura della mia vita è una pazza psicopatica e molto probabilmente, di questo passo, mi ucciderà a breve) ad ogni modo... Dicevo, le cose andarono molto peggio, tanto peggio, più di quanto mai possiate immaginare. Lasciate che faccia un passo indietro, forse due... va be' facciamo che torniamo parecchio indietro e che iniziamo dai primi passi dell'ascesa nella follia della mia vita e delle conseguenze di tutto quello che stava succedendo nella mai vita; ora vi racconto tutto o come direbbe quel santo uomo del mio migliore amico (Hyunjin) adesso vi spillo un po' di tè.------------------
I giorni passarono abbastanza velocemente e per un attimo ci fu la parvenza che stesse andando assolutamente tutto bene come una piccola favola macabra con accenni a mafia, omicidi e tentati omicidi, insomma una tipica favola non rivista dalla Disney (ALIX: o le sceneggiature dei live action della Disney, che il grado di orrore è lo stesso.)
Quel giorno era di riposo, ne io ne Hyunjin avevamo il turno in agenzia e di conseguenza ci prendemmo la giornata per approfittare del tempo a nostra disposizione e spenderlo insieme con la nostra classica colazione al solito bar e al solito posto, che ormai era come una specie di tradizione; non solo per me e lui, ma anche quando usciamo con il resto dei nostri amici. Hyunjin era già seduto al bar, con una faccia pensierosa, mentre teneva in mano il suo amatissimo americano (ALIX: americano... joha joha!). Sembrava pensieroso, con il suo sguardo basso, il viso spento e la mano che giocherellava distrattamente con il suo bicchierone. Teneva la borsa sul grembo, mentre con la mano libera stava giocherellando con il portachiavi lilla di Versace; mi avvicinai convinta che magari stesse pensando a qualcosa di personale o molto semplicemente aveva appena avuto una qualche tipo di discussione con felix, che lo aveva portato a spegnersi completamente, ero così convinta di questo che mi avvicinai quasi saltellando dalla felicità, pronta per farlo ritornare felice e rialzargli il morale. Quanto sono ingenua; ve lo assicuro, non potevo fare un pensiero più stupido di quello, non era arrabbiato con Felix e men che meno stava pensando a cose sue, al contrario, lui era arrabbiato perso con me e a breve me ne sarei resa conto."hey! Hyunjin, che muso lungo, che è successo?" chiesi sedendomi davanti a lui, mi passò accanto il cameriere, che mi salutò, e mi chiese se avessi voluto il solito ordine come facevo sempre, e dopo aver confermato quello che volevo, sparì via dentro al locale. Mi sedetti, posando la borsa nella sedia libera. Non ci volle molto prima che la mia espressione di spegnesse completamente nel vedere la sua faccia seria e severa, come se fosse arrabbiatissimo "Hyunjin?" chiesi di nuovo guardandolo con un'espressione preoccupata. Alzò lo sguardo, fece un sospiro profondo e poi finalmente spezzò la tensione e quel silenzio soffocante. "perché non me lo hai detto prima?" Chiese con una faccia affranta, come se stesse soffrendo infinitamente, ma io non stavo capendo assolutamente quello di cui stava parlando "ma di cosa stai parlando?" Chiesi confusa dal suo modo di fare, per poco non mi venne da ridere per quello che stava dicendo, sembrava tutto una brutta barzelletta (spoiler: col cazzo).
Nel mentre il cameriere era tornato con la mia ordinazione, appena l'uomo si avvicinò, Hyunjin si ammutolì, aspettando che il cameriere posasse il mio ordine e se ne andasse via. Una volta che fummo di nuovo soli, riprese a parlare "del tuo ragazzo" rispose.
Non nego che appena sentii quella frase mi si era raggelato il sangue nelle vene. Mi bloccai per un attimo, facendo in respiro profondo, non sapendo esattamente cosa rispondere o cosa fare per scampare a quella situazione, ma la cosa che mi distruggeva di più era, che non sapevo cosa sapesse e che non sapevo cosa fosse emerso, perché negli ultimi passi di tempo mi ero imposta di non guardare più il telegiornale e soprattutto, vedevo sempre meno Minho perché stava cercando di risolvere la situazione. Ci pensai un attimo e poi decisi di seguire la via più facile e sperare che la combriccola di Minho fosse abbastanza brava da farlo uscire pulito, come se niente fosse successo e che uscissero meno informazioni possibili, perchè non ero pronta.

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Kkangpae (Minho x Reader)
Fanfiction"tieni la testa alta quando cammini con me, sii dolce e amorevole, devono pensare tutti che sei la mia devota e adorata moglie, chiaro?" Chiese con la voce ferma e seria. lo guardai per un attimo con uno sguardo di odio e disprezzo "e poi cosa vuoi...