(ALIX: raga il capitolo é lungo, ma tipo un botto, vi giuro che era necessario, se no mi avreste uccisa... Buona lettura raga!)
POV MINHO
un giorno.
ventiquattro ore.
perchè non ti svegli?
Posai la borsa accanto alla poltrona, posizionata proprio a lato del lettino, nella stanza dell'ospedale. Mi soffermai a guardare la ragazza attaccata a mille macchine, con il respiratore in bocca, giusto per poterla aiutare a non farla soffocare; il battito cardiaco era lento e lei era pallida come un cadavere, la pelle smunta e quasi cianotica, non lo nego era in pessime condizioni, pensai che fosse più dalla parte dei morti rispetto a quella dei vivi.
Mi sedetti accanto a lei guardandola e spostandole delle ciocche di capelli, soffermandomi a guardarla e controllare che fosse tutto a posto, notaio che la temperatura era tiepida, di certo non del solito calore umano. Le rimboccai le coperte, assicurandomi che fosse al caldo e non appena terminati mi sedetti sul letto, prendendole la mano e guardandola con le lacrime agli occhi "amore ti prego devi svegliarti... ti prego apri gli occhi" sussurrai guardandola, che ovviamente continuava solamente a respirare. Strinsi gli occhi, facendo cadere le lacrime che fino a quel momento erano solo rimaste in bilico, cercando di non farle cadere. "dimmi che non morirai, ti prego non devi morire" sussurrai stringendole la mano e avvicinando la mano della ragazza a me, posando le labbra contro il torso della sua mano. Mi spostai sedendomi sulla poltrona, levandomi le lacrime dal viso e restando al suo capezzale in attesa che si svegliasse.
"Hey" Guardai la soglia della porta, guardando Han che stava entrando, porgendomi una bottiglietta di acqua "ciao Jis" risposi vedendolo mentre chiudeva la porta avvicinandosi alla sorella. Non fece in tempo ad avvicinarsi che si dovette allontanare per piangere in silenzio, tappandosi la bocca per non farsi sentire troppo.Mi avvicinai a lui abbracciandolo e lasciando che piangesse tutte le lacrime possibili ed immaginabili. Pianse talmente tanto che dovette tenersi a me per non cedere sulle sue stesse gambe "Han ti prego..." sussurrai cercando di farlo calmare "Non c'è la faccio, non riesco... è la seconda volta che la vedo così e sta volta ho paura che non si svegli" sussurrò continuando a piangere fiotti di lacrime. Fu difficilissimo restare saldo in quel momento, vederlo mentre piangeva, mentre era sicuro che sua sorella sarebbe morta; vedere un fratello con paura e una lontana consapevolezza, che sia un briciolo o che fosse salda, poco importava, il fulcro era vederlo mentre la fissava, in lacrime, convinto di non vederla mai più. "Jisung, ti prego calmati" sussurrai, facendolo sedere su un'altra poltroncina, avvicinandomi alla mia borsa per prendere dei fazzoletti, porgendoli al ragazzo, piegandomi sulle ginocchia davanti a lui e tenendogli le mani, cercando di fargli capire che ero vicino a lui.
lo lasciai sfogarsi e riprendersi un attimo, giusto il tempo di poter smettere di far scendere tutti quei fiotti di lacrime e renderlo abile a parlare con calma. "se morisse? L'ultima volta che l'ho vista sarebbe tra le mani di un folle che cerca di ammazzarla per la seconda volta... Dovevo ucciderlo, dovevo ucciderlo quel giorno. Invece oltre al suo cadavere dovrò sotterrare anche mia sorella. ha avuto quello che voleva. Sono stai un pessimo fratello. Dovevo starle accanto, amarla di più, vivere ogni secondo come se fosse l'ultimo, non mi é bastata una volta per capire quanto sia importante passare il tempo con lei" Han mi guardava negli occhi, alternando me e sua sorella.
cercai di farmi forza, impedendo di crollare a mia volta, anche se le lacrime mi stavano rigando il viso "lei non morirà" risposi "come lo sai?! Operata di nuovo al polmone, perso due litri e passa di sangue, sono ventiquattro ore che non ha segni di svegliarsi e poi guardala! Guardala e dimmi che vivrà" rispose indicandola.Vedevo benissimo che era bianca come un lenzuolo con i contorni degli occhi rosso scuro, insieme ad un respiro flebile e un battito altrettanto lento; lo vedevo da me, ma non ero disposto a pensare che potesse morire. "Han non morirà!" risposi secco, ricevendo uno sguardo triste da parte sua, come se lui non fosse d'accordo con me "io non sono così ottimista" rispose stringendosi nelle spalle e guardando la sorella con una preoccupazione immensa "io capisco che ora abbia un aspetto orribile, lo so, ma sono anche consapevole che il corpo ha bisogno del suo tempo per potersi riprendere e di certo non è dopo un giorno che la troverai fresca come una rosa, come se niente fosse accaduto, quindi per favore, cerca di comprendere" risposi guardandolo e provare a farlo ragionare e di farlo pensare in tantino più positivamente.
Calò ben presto il silenzio, dove entrambi passammo tutta la giornata a tener d'occhio la ragazza.
"hai avvisato gli altri?" chiesi guardando Han "non sono riuscito" rispose toccandosi la fronte "vuoi fare un giro di chiamate? Non è necessario chiamare tutti, ma basta solo chiamare Hyunjin e Innie, poi basta chiedere a loro di poter fare passaparola, così non avrai da subire tutte le domande del caso" risposi guardandolo. Prese il telefono, ma proprio quando stava per chiamare mi guardò di nuovo "cosa c'è?" chiesi esasperato "ti è mai passato per la testa che sarai vedovo?" chiese "Han basta! pensi davvero che io non pensi ogni giorno che sia colpa mia? Pensi davvero che io non mi ritenga responsabile per quello che le è successo?! Pensi che ogni notte io non pensa che forse, se non l'avessi mai sposata lei non avrebbe corso questo rischio? credi che non mi senta in colpa perchè quella sdraiata su quel letto è tua sorella?! Se potessi fare a cambio non esisterei nemmeno un secondo. farei qualsiasi cosa per farla stare bene e soprattutto non esisterei a essere io in fin di vita." risposi guardandolo negli occhi.

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Kkangpae (Minho x Reader)
Fanfic"tieni la testa alta quando cammini con me, sii dolce e amorevole, devono pensare tutti che sei la mia devota e adorata moglie, chiaro?" Chiese con la voce ferma e seria. lo guardai per un attimo con uno sguardo di odio e disprezzo "e poi cosa vuoi...