POV READER
Non lo nego, quando scesi dalla macchina avevo le gambe che tremavano. Non per chissà quale piacevole motivo, anche perché Jk non era esattamente il mio tipo, (ALIX: ma non dire cazzate.) al contrario le mie gambe tremavano, perché quel pazzo guidava come un folle e per la paura le mie gambe avevano deciso di diventare parenti stretti delle gelatine.
Ero vestita con degli abiti eleganti, i pantaloni gessati, una camicia bianca e una giacca lunga fino ai piedi nera, volevo passare il più possibile inosservata e di certo io e gli abiti eleganti, non siamo esattamente correlati, quindi pensai che potesse essere una buona scusa per nascondermi e non essere riconosciuta troppo facilmente. Mi misi gli occhiali da sole, appoggiandomi alla macchina, mentre Jeon usciva dalla macchina "mi hai preso per un taxista?" chiese chiudendo la portiera e mettendo a sua volta i suoi occhiali da sole "santo dio, se fossi un taxista saresti già stato arrestato o prenderesti come passeggeri solo donne" risposi guardandolo "o ragazzi molto attraenti" mi corresse "non saresti un buon taxista, ho le gambe mi tremano, io sono salita in macchina con te solo per necessità, perchè mi serve venire qui e perchè mio fratello non può uscire, prendi questa situazione come una cosa di necessità, non perchè mi piaccia e poi, non è che mi tremano le gambe per un motivo piacevole, ma perchè guidi di merda." risposi guardandolo "pensa, appena Minho viene rilasciato glielo dico, io ti faccio tremare le gambe senza nemmeno toccarti e quel deficiente deve pure fare lo sforzo di spogliarsi o di toccarti, tsk, dilettante" si mise a ridere mentre mi guardava; in tutta risposta mi sbattei una mano in faccia completamente arresa dal suo modo di fare così sfacciato e stupido.Non so come facesse Tae ad avere a che fare con lui per tutto il giorno, ma sono abbastanza certa che si meriti tutta la mia stima. per un attimo avrei voluto stare in silenzio e incassare il colpo, poi mi chiesi: -perchè dovrei stare in silenzio e fargliela passare liscia?-. Lo guardai spostandomi dalla macchina, finalmente mi ero calmata e le gambe erano tornate ad essere consistenti e non più delle gelatine. "Tesoro tu mi fai tremare le gambe per cinque minuti, mio marito per cinque giorni, adesso io ti chiedo, chi è il dilettante? un uomo che mi toglie le parole per cinque minuti o uno che mi sa mettere in ginocchio solo guardandomi?" chiesi con un sorrisetto e camminando verso la caserma di polizia.
Alle mie spalle Jk si mise a ridere come se fosse estremamente compiaciuto dalla mia risposta, come se stesse solo aspettando che gli rispondessi male o che iniziassi a rispondere a tono per farlo stare al suo posto, in fin dei conti per me era una situazione difficile e anche pesante, non era esattamente la mia priorità farlo stare zitto o fare la simpatica, la mia priorità maggiore era far tornare a casa mio marito, il resto non mi interessa è solo una cosa di contorno che potevo tralasciare. Anche se mi sforzo di pensare che potesse andare bene, che fosse tutto ok, che avessero un piano saldo e che andasse tutto secondo le loro idee, altrimenti non saprei come reagire. Non saprei come prendere la possibile idea che le cose non andassero come stabilito e che Minho venga rinchiuso per sempre.
Mi fido di Jk, nonostante sia un po' imprevedibile, i suoi piani hanno sempre funzionato, ma la mia mente continuava a pensare che qualcosa potesse non funzionare e questo mi faceva venire un'ansia immensa.Mi bloccai davanti alle porte con le mani che tremavano.
Jk si mise al mio fianco "hey" mi chiamò dandomi un colpetto dolce sulla spalla, un gesto amichevole, come se volesse farmi capire che non ero sola e che lui era lì accanto a me
"ho paura" sussurrai "se Minho non uscisse? se il vostro piano andasse a puttane? cosa faccio? come lo tiro fuori? come faccio a giustificare tutto questo con i miei ami-" Jk mi interruppe prima che potessi finire di parlare
"non succederà. Lui uscirà da qui, lo giuro su tutto quello che vuoi, di quello non devi preoccuparti, te lo prometto, Minho tornerà a casa con te e con i suoi gattini, capito?" chiese guardandomi
"mi manca... non lo vedo da relativamente poco eppure mi manca averlo attorno, mi manca mentre coccola e gioca con i gatti, mentre risponde ai miagolii di Doongie, ora casa è così silenziosa e soprattutto mi manca avere la mia vita di prima, che per quanto io odiassi essere sposata con lui, adesso le cose sono diverse e non voglio perderlo proprio adesso che lo amo, che ansiamo d'accordo e che finalmente riusciamo a completarci,... io non voglio vederlo andare via... Non sono pronta, non voglio tornare a prima che mi sconvolgesse la vita... sembro stupida, perchè lui tecnicamente mi ha forzato a sposarlo, mi ha forzato a stare con lui, eppure si è impegnato... lui ha fatto del suo meglio per amarmi e io alla fine ho ceduto... Jeon io rivoglio mio marito a casa" sussurrai commossa "io apprezzo che tu continui a fare lo scemo, per modo di dire, lo so che non sei stupido, ma che ti atteggi a tale solo per rendere il tutto più semplice, ma a volte mi chiedo se ti rendi conto della gravità, poi inconsciamente so che lo sai, so che sei consapevole e che stai controllando ogni cosa, ma lo fai in un modo coì strano, come se manipolassi tutto al tuo volere... Ti prego, non smettere mai di tenere tutto sotto controllo e fai in modo che mio marito torni a casa, perchè mi manca... mi manca e mi pesa accettare questa cosa! Non sono una che si piange addosso per queste cose, ma sta volta, ho davvero bisogno di riaverlo a casa e ho bisogno che tutto questo capitolo si chiuda... ti prego Jeon" sussurrai guardandolo con una lacrima che scampava da sotto gli occhiali da sole. L'uomo rimase in silenzio, mi prese per mano portandomi lontana dalla caserma e avvicinandomi di nuovo alla macchina "sali in macchina" rispose ordinandomelo.

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Kkangpae (Minho x Reader)
Fanfiction"tieni la testa alta quando cammini con me, sii dolce e amorevole, devono pensare tutti che sei la mia devota e adorata moglie, chiaro?" Chiese con la voce ferma e seria. lo guardai per un attimo con uno sguardo di odio e disprezzo "e poi cosa vuoi...