Capitolo 7

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Arrivai a scuola in megaritardo ero sicura che la prof. mi avrebbe cacciato via urlando appena sarei entrata in classe, invece la prof. non c'era e i miei compagni di classe mi avvisarono che la prof di chimica era ammalata, quindi avevamo ora buca, che gran culo!
Camminai verso gli ultimi banchi e ad aspettarmi c'era Jessie, è vero avevamo chimica insieme!
"Sempre in ritardo eh?" mi chiese ridendo.
Sorrisi.
"La maledetta sveglia non ha suonato" risposi ridendo.
"Sese il problema è che non ti svegli neanche con le cannonate amica mia" mi prese in giro.
"Non è vero, ho solo il sonno un po' pesante".
In realtà avevo il sonno molto pesante e non mi avrebbe svegliato neanche l'invasione degli alieni.
Si mise a ridere, mi sedetti vicino a lei e incominciammo a parlare.
Oggi ci sarebbero state le selezioni per la squadra di pallavolo femminile e io volevo entrare in squadra.
Le lezioni passarono in fretta e arrivó l'ora di pranzo, come sempre ero affamata.
Al nostro solito tavolo c'era seduta Jessie, Jason e Mike.
"Ciao Jessie" sorrisi.
Lei mi salutó con un'abbraccio
"Ciao Mike".
Ci demmo il cinque, mi sedetti e iniziai a mangiare.
"A me non mi saluti?" disse Jason infastidito.
"No, tu mi stai antipatico" dissi schietta.
"Mike che è un cazzone invece ti stà simpatico!".
Mike gli lanció un'occhiataccia che Jason ignoró completamente.
"No, Mike è simpatico tu sei il cazzone quì" dissi seria.
"Ma vaffanculo".
"Ma crepa maiale"
"adesso basta ragazzi! " sbottó Jessie urlando.
"Fateci mangiare in pace! non vogliamo spargimenti di sangue" disse guardandoci infuriata.
"Ok..." dissimo insieme.
In quel momento arrivó una ragazza con i capelli neri lunghi e gli occhi verdi, era vestita con mini abiti che troia pensai, senza dire niente si sedette sulle gambe di Jason e inizió a limonarci.
"Lei è Jade Gibson è stata tipo una ex di mio fratello" sussurró.
Fece le virgolette quando disse ex, quindi se l'era scopata e basta in pratica.
"Bhe chissene frega" dissi in un sussurro ma poi decisi di fare la guastafeste.
"Hey voi andate da qualche altra parte c'è gente che vuole mangiare" dissi annoiata.
Si staccarono.
"E tu chi saresti scherzo della natura" disse ridacchiando.
"Non sono fatti tuoi chi sono piccola troia, fatti dare un consiglio vestiti con piú decenza sembri una battona"ghignai.
Jessie e Mike si misero a ridere e Jason fece un piccolo sorriso, invece Jade era rossa dalla rabbia, ma la sua espressione cambió subito.
"Gelosa tesoro?".
"Ma anche no" mi misi a ridere.
"Si come no" disse facendo una risatina stridula.
"Sei ridicola" dissi seria.
"E tu chi saresti per dirmi questo?" mi chiese di nuovo infuriata.
Ora glielo dico mi sono proprio incazzata pensai.
"Cara mia io sono Zoe Diana Anderson! ecco chi sono!" feci un grande sorriso.
Ella diventò bianca in faccia.
"T-tu sei la figlia di Marcus Anderson?!".
"In persona" dissi soddisfatta.
"Behe a me non mene frega".
Si alzò e se ne andò sculettando.
Guardai Jessie e Mike, stavano piangendo dal ridere e Jason ridacchiava.

***

Finite le lezioni andai nello spogliatoio delle ragazze (che finalmente era agibile), con Jessie (anche lei voleva entrare in squadra),notai che era pieno di ragazze.
Ciu cambiammo e andammo in palestra, piano piano arrivarono tutte e la nostra coach si fece sentire subito.
"Bene! benvenute alla selezioni per la squadra di pallavolo femminile, io sono Monica la vostra coach, le selezioni pultroppo le abbiamo fatte così tardi per alcuni problemi che abbiamo avuto, ma bando alle chance iniziamo !" disse la coach.
Tra le ragazze vedemmo anche Jade e io e Jessie ci guardammo con uno sguardo complice ed entrammo in campo.
Per prima cosa ci fece fare 25 giri di campo, poi ci fece fare esercizi in coppia: io e Jessie ovviamente ci mettemmo in coppia insieme.
Ci fece fare degli esercizi con dei palleggi, dei bagher e le schiacciate.
Io e la mora stavamo andando alla grande.
Ci fece fare molti esercizi alcuni molto stancanti (per le pivelle).
"Bene ragazze ora faremo una partita e poi decideró chi fare entrare in squadra".
Esultammo.
"Io ti alzo la palla e tu schiacci?" chiesi a Jessie.
"Si, e poi ci scambiamo i ruoli" rispose
e ci demmo il cinque.
Entrammo in campo, io e Jessie eravamo in squadra insieme, fortunatamente Jade era dall'altra parte del campo.
La partita cominció e io già da subito mi dimostrai un'ottima giocatrice insieme alla mora.
8-0 per noi.
Eravamo una coppia perfetto.
Mi guardai intorno e vidi Jason seduto sugli spalti, cosa ci faceva lì quello?
Mi avvicinai a Jessie e gli sussurrai nell'orecchio.
"Che ci fà quello stoccafisso di tuo fratello quì?".
"Ah già mi ero dimenticata che veniva a vedermi scusa.." mi rispose mortificata.
"Vabbè dai, facciamoli vedere chi siamo".
Sorrisi.
"Ci stó" rispose sorridendomi.
Io alzavo la palla e lei schiacciava, lei mi alzava la palla e io schiacciavo, ovviamente facemmo gioco di squadra anche con le altre.
Avevamo vinto la partita 25-6 eravamo state mitiche.
La coach fece sedere sia la nostra squadra che quella di Jade e fece entrare le altre due.
Passarono 20 minuti e la partita finì 25-16.
La coach ci fece riunire.
"Bene adesso vi diró chi è passato e che ruolo avrà".
Guardai Jason e lui mi guardó incuriosito.
"Zoe Diana Anderson, ruolo alzatrice e capitano, Jessica Miller centrale".
Esultai insieme a Jessie eravamo dentro e avevamo ottenuto i ruoli che volevamo, ero persino capitano.
Anche Jade era entrata in squadra ma non aveva avuto un ruolo preciso.
Alla fine entrarono in squadra 11 ragazze (logicamente dovevamo avere le riserve).
"Bene ragazze gli allenamenti saranno il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17 e inizieranno settimana prossima".
Meno male, calcio ce lo avevo il lunedì e il mercoledì sempre dalle 15 alle 17.
"Le vostre maglie e i pantaloncini ve li daró al prossimo allenamento, scrivetemi sul foglio la vostra taglia e il numero di maglia che volete" ci passó il foglio io scrissi la small come taglia e il numero 9 per la maglietta, invece Jessie scrisse sempre small per la taglia e di numero scrisse il 16.
Ci andammo a cambiare e uscimmo dallo spogliatoio, fuori ci stava aspettando Jason, Jessie le corse incontro e lo abbracció, Jason ricambió amorevolmente e poi si sciolsero dall'abbraccio.
"Je sei stata bravissima" disse Jason a Jessie entusiasto.
"Grazie" rispose sorridendo.
Io intanto mi ero appoggiata al muro e li guardavo annoiata.
"Ma anche Zoe è stata brava anzi è stata la migliore" disse sorridendo.
Guardai Jason.
"Pff.. c'è di meglio" disse Jason con un sorriso beffardo.
"pulisciti gli occhi coso io sono stata la migliore" ringhiai.
Presi per il braccio Jessie e senza dire niente la portai via.
"Mi dà troppo sui nervi tuo fratello ti dispiace se lo uccido?" chiesi ironica.
"Dai Zoe voi due vi divertite a punzecchiarvi a vicenda cosa c'è di male?"
Emisi un grugnito.
"Vabbè dai andiamo che sono piena di compiti".
"Idem".
Ci salutammo e andai a casa.

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora