Capitolo 31

99 11 0
                                    

Zoe Pov

Grrr.
...
Grrr codata sulla faccia.
"Mmm..."
Grrr fusa.
"Eddai levati".
Grrr zampataz
"5 minuti Simba..".
Grrr fusaz

Aprì gli occhi e c'era Simba accoccolato sulla felpa sulla mia pancia che non mi ricordavo di aver preso la sera prima, ma non era una mia felpa quella, era quella che mi aveva dato Jason!
Mi morsi il labbro inferiore e accarezzai Simba.
"L'hai portata tu questa vero?" gli chiesi accarezzandolo, lui mi rispose con un miagolio e scese dal letto.
"Ecco non potevi farlo prima così dormivo ancora un po?" biascicai sdraiandomi di nuovo con la felpa in mano.
"Ricordati non ti innamorare di una gattina che non ricambia il tuo amore" dissi guardando Simba.
In quei giorni avevo stuzzicato Jason tantissimo, si vedeva benissimo che era geloso, mi divertiva farlo ingelosire ma volevo capire perchè era geloso e protettivo verso di me visto che non mi aveva mai detto che provava qualcosa per me o che voleva stare con me..
Simba miagoló ancora e io mi misi a ridere, ora mi stavo mettendo anche a parlare con i gatti, stavo diventando matta..!

***

"Bene ragazzi vi voglio carichi oggi, oggi giocherete con i primi in classifica dell'anno scorso, voglio che giocate correttamente, ma anche che li distruggiate!" disse l'allenatore nello spogliatoio.
Tutti noi urlammo un "sii" e andammo in palestra dove c'era il campo da calcio, le tribune erano piene e quando ci videro entrare in palestra urlarono come folli, vidi Jessie e Mike e anche i ragazzi della mensa, salutai tutti loro e Jason mi lanció un'occhiataccia.
Dopo esserci scaldati Jason e Paul fecero testa o croce per la palla vinse Paul e con un ghigno guardó Jason e poi guardó me.
"Che ci fa una ragazza in squadra? vi state rammollendo ragazzi?" disse in tono di scherno.
Feci per ribattere ma Jason mi fermó.
"Si dal caso che la ragazza abbia un nome e che sia una delle più brave giocatrici che abbia mai visto e detto tra noi supera di molto il tuo livello" disse con calma il moro.
Jason mi aveva difeso? ma che cazz?
"Da quando difendi le ragazze Jas? è forse la tua ragazza? nah è vero che non vuoi relazioni serie! allora stasera potresti uscire con me piccola" disse guardandomi ghignando e facendomi l'occhiolino.
Lo guardai con disgusto.
Jason mi affiancó e mi prese la mano.
"Non ti permettere lei è mia vai a cercarti una puttana Fost!" ringhió
cosa da quando ero sua?!
"Jason se non ti dispiace mi difendo da sola okay?" mi rivolsi a lui seria.
Poi puntai il dito sul biondo
"E tu Paul vai a farti fottere, uno non esco con coglioni come te, due ti spaccheremo il culo in questa partita quindi vedi di abbassare le ali" ringhiai
Paul sembró sorpreso dalla mia grinta poi sorrise.
"Facciamo una scommessa se vinciamo noi stasera verrai a casa mia, se vincete voi daró a Jason ció che gli appartiene e che non gli ho mai ridato" disse con un ghigno.
Guardai confusa e preoccupata Il mio capitano, aveva la mascella serrata e sembrava non prendere una decisione.
"Accettiamo" dissi con sicurezza.
Jason mi guardó stupito e Paul sogghignó.
"Benissimo che vinca il migliore" disse stringendomi la mano con forza e si allontanó.
"Se perderemo stasera ti giocherai la verginità lo sai vero?"disse serio il moro.
"Ce la faremo, stracceremo quei palloni gonfiati" dissi sicura lui annuì e poco dopo arrivó l'arbitro per dare inizio alla partita.
Il primo tempo finì 1-0 per loro, quei ragazzi giocavano sporco e l'arbitro non diceva un cazzo, tutta la squadra era incazzata e più di una volta stava per saltare una rissa in campo..
"Ragazzi dobbiamo metterci più impegno se loro giocano sporco lasciate che lo facciano state all'erta e vedrete che non vi farete male, noi siamo migliori di loro coraggio! dobbiamo assolutamente vincere quì non c'è solo in palio la vittoria ma anche la verginità di Zoe " disse Jason incitando la squadra.
Spiegammo della nostra scommessa con Paul e loro sembrarono più carichi che mai.
"Spaccheremo il culo a quel coglione" urló Caleb.
"Nsssuno tocca la nostra Zoe" disse Luke.
"Bene ora andiamo e facciamoci onore" urló Jason.
Tutti quanti urlammo un si e tornammo in campo.
La partità finì 1-4 per noi, io e Jason avevamo fatto due goal ognuno e avevamo stracciato quei tizi pieni di ego, eravamo tutti felicissimi di aver vinto e quando ci fummo cambiati io seguì Jason che si era appostato fuori dallo spogliatoio dell'altra squadra, poco dopo uscì Paul con i suoi amici mise nella mano di Jason una collana con delle ali e poi se ne andó dicendo qualcosa con il solito ghigno in faccia.
Jason chiuse il pugno e lo raggiunsi.
"Posso avere delle spiegazioni?" esclamai bisognosa di risposte.
Lui si giró e alzó gli occhi al cielo.
"Non sono affari tuoi Zoe" disse in tono duro.
Gli presi la maglietta con forza e lo feci abbassare fino a guardarmi negli occhi.
"Senti ho bisogno di risposte io li só mantenere i segreti ma voglio sapere cosa significa per te quella collana, chi è Grace e perchè non vuoi stare con me" urlai con disprezzo.
Lui si morse il labbro inferiore e si guardó intorno pensando.
"Zoe io.."
Non gli diedi il tempo di parlare che lo baciai, lui rispose subito al bacio e ci ritrovammo a baciarci con passione, poco dopo si staccó dalle mie labbra e attaccó le sue labbra al mio collo baciandolo e facendomi ansimare mentre gli tiravo leggermente i capelli.
"Ho bisogno di averti Zoe" sussurró continuando a baciarmi il collo
lo allontanai da me di poco.
"No... io non sono come tutte le altre io non voglio che tu mi scopi e poi mi dimentichi.." sussurrai appoggiando la testa sul suo petto.
"Ho bisogno di risposte..." sussurrai con gli occhi lucidi.
Jason mi staccó delicatamente dal suo petto e sospiró passandosi una mano fra i capelli.
"Io non posso e complicato...".
"Ti prego..." sussurrai supplicandolo.
"Okay..." disse abbassando lo sguardo.
Mi prese la mano e mi portó nel nostro spogliatoio dove ormai non c'era più nessuno, si sedette per terra e io lo seguì e aspettai pazientemente di sapere.

Jason Pov

Presi un grosso respiro e dopo minuti di silenzio mi decisi a parlare.
"Avevo 15 anni ed ero uno sfigato, non avevo nessun esperienza con le ragazze e l'unico amico che avevo era Mike".
Zoe mi fece segno di continuare.
"A mio padre non piaceva avere un figlio sfigato e quindi cercava sempre di spronarmi a cambiare, a metà anno incontrai una ragazza a una festa con Mike e mi chiese di ballare accettai subito, era bellissima, aveva i capelli neri mossi con delle ciocche rosse, gli occhi dorati, un fisico da urlo, si chiamava Grace".
Vidi Zoe mordersi il labbro inferiore e abbassai lo sguardo.
"E immagino ti sia sembrata strana come cosa" mi disse appoggiando la testa sulla mia spalla.
Annuii.
"In un primo momento ci pensai, ma poi buttai via tutti i dubbi, quella sera ci conoscemmo e ci divertimmo, dopo quella sera scoprì che frequentava la nostra scuola e uscimmo ancora finchè non gli chiesi di metterci insieme e lei accettó, passammo molto tempo insieme e persi la mia verginità con lei pensavo di aver fatto l'amore con lei ma mi sbagliavo per lei era solo sesso, ma questo io non lo sapevo, sembravamo così simili ed era così dolce con me, come potevo avere dubbi su di lei? pensavo che fossimo felici..." dissi sospirando.
Zoe annuii.
"Passai un'anno e mezzo della mia vita con lei ed ero completamente cambiato ero diventato figo, amato da tutti, insomma ero diventato la persona che sono adesso solo che avevo una ragazza, capì che era solo un'illusione quando andai a casa sua per farli una sorpresa, la trovai a letto con Paul che a quel tempo veniva a scuola con noi ed era anche nella nostra squadra di calcio... mi disse che veniva pagata da mio padre, mi disse che lei conosceva mio padre perchè era figlia di un suo collega di lavoro e che non provava nulla per me, peró teneva sempre la collana con le ali che gli avevo regalato per l'anniversario, gli dissi che era solo una puttana e di crepare insieme a Paul che a quanto avevo capito stavano insieme, gli chiesi di ridarmi la collana per bruciarla visto che non valevo nulla per me, quei due mi risero in faccia e me ne andai sbattendo la porta"
feci una breve pausa.
"Che persona orribile... con tuo padre cos'hai fatto?" mi chiese accarezzandomi il braccio.
"Mi arrabbiai molto con lui, facemmo anche a botte, ma poi mi spiegó che inizialmente era vero, la pagava ma poi gli disse che se non provava niente per me di lasciarmi, non la pagó più e si tiró fuori da questa storia sperando che lei prima o poi mi dicesse la verità, addirittura mio padre pensava che ad un certo punto lei si fosse davvero innamorata di me perchè lo sembrava, ma Grace a quanto pare era un'ottima attrice, dopo qualche mese feci pace con mio padre e mi dissero che Paul cambió scuola e Grace si trasferì a Chicago con i suoi genitori, ero arrabbiato e promisi a me stesso che non sarei più stato debole, nessuna ragazza mi avrebbe più preso in giro come aveva fatto Grace e così mi costruì questa corazza di ferro che non permetteva a nessuno di rendermi debole" finì il racconto.
"Mi dispiace tanto... non l'hai ancora superata ti capisco" disse abbassando sul pavimento.
"Ma dovresti andare avanti, ci dai troppa importanza" disse guardandomi dritto negli occhi.
Forse aveva ragione, forse dovevo passare oltre (?)
Mi misi a guardare il soffitto mentre pensavo a questa possibilità, Zoe mi prese la mano abbassai lo sguardo su di lei e vide che mi guardava amorevolmente, sapevo che lei era innamorata di me, ma il problema è che non riuscivo a fidarmi
"Puoi fidarti di me, ormai mi conosci sai che dico le cose in faccia e che dico sempre la verità io non sono Grace sono una brava persona" disse accarezzandomi la guancia.
Mi morsi il labbro inferiore.
"Come faccio a sapere che non mi spezzerai il cuore anche tu" sussurrai abbassando lo sguardo.
"Jason guardami e ripetimi quello che hai appena detto guardandomi dritta negli occhi" disse seriaz
La guardai dritta negli occhi.
"Io sono una brava persona forse sono un po' acida e ho mille difetti ma sicuramente non uso e non tradisco le persone" disse addolcendo il tono della voce prendomi anche l'altra mano stringendomela.
Lei aveva ragione era diversa, non avevo mai visto una ragazza come lei così strana e così sincera, scacciai i vari dubbi dalla mia testa, e la baciai, questo era un bacio diverso di certo c'era passione ma anche promesse da parte di entrambi di non farci del male,volevo credere in lei e lei voleva fare lo stesso con me,non volevo più stare separato da lei perchè si, io Jason Miller mi ero innamorato di Zoe Anderson.

Pubblicità:

Destiny [L.T.]
History [LarryOneShot]

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora