Capitolo 10

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"Zoe sveglia!" sentii dire da qualcuno.
Non poteva essere già mattina..
"Zoe Diana Anderson!" sentii urlare da mio padre.
"Mhm..." mugnai.
Mi nascosi sotto le coperte e ricominciai a dormire, quando mi ritrovai per terra con tutto il materasso...
Tosi le coperte che mi avvolgevano tutta e mi alzai barcollando, fulminai mio padre con lo sguardo e gli saltai addosso ma lui si spostó di poco e i andai a finire contro la marea di peluche che tenevo in quel punto.
"Non farlo mai più" biascicai con gli occhi mezzi chiusi.
Egli si mise a ridere.
"Dai muoviti che è tardi" ricominció a ridere e uscii dalla stanza.
Mi alzai da terra e barcollai verso il bagno mugugnando qualcosa,
guardai l'ora ed erano già le 7.30, mi lavai la faccia in fretta mi vestii con dei pantaloni neri un po' larghi le mie converse alte nere e una maglietta con il teschio, il solito bracciale di cuoio nero, presi la tracolla e scesi le scale, Guardai male mio padre e uscii di casa, presi la moto e sfrecciai verso scuola.
Ad aspettarmi fuori scuola c'era Caleb, strano che non ci fosse Jessica.
"Hey" mi salutó sorridendo.
"Mhm.." risposi .
Cal si mise a ridere.
"Giornata no, indovinato?".
Annuii.
"Sembri appena uscita dal letto" disse con le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
"Guardai il mio riflesso sul mio iphone e avevo i capelli sparati in aria, sbuffai e mi sistemai in fretta.
"Bhe andiamo?" chiesi sgorbutica.
Egli annuii sorridendo.
Entrammo a scuola e in pochi minuti raggiungemmo l'aula di spagnolo, dentro l'aula era mezza piena e come al solito ci sedemmo agli ultimi posti
"Jessica?" chiesi ricordandomi che ancora non l'avevo vista.
"Mhm.. bho" disse pensieroso.
Presi il telefono e gli mandai un messaggio.

Messaggio a Jessie
Hey, oggi non ti ho visto è successo qualcosa?

Pochi minuti dopo rispose.

Messaggio da Jessie
Non è successo nulla tranquilla, è solo che fra un'ora ho una visita medica.

Messaggio a Jessie
Ah ok! bhe allora ci sentiamo più tardi ciao!

Misi il telefono in tasca e mi girai verso Caleb.
"Ha detto che ha una visita medica".
"Ah ok" sospiró sollevato.
"stasera andiamo al cinema?" mi chiese sorridendo.
"Non dovresti chiederlo a Jessica?" Chiesi maliziosa.
Il castano chiaro arrossii come un pomodoro.
"Ehm.. io e lei siamo solo amici" disse gesticolando.
Sbuffai.
"Certo perchè non ti fai avanti, tu li piaci, lei ti piace cosa aspetti a chiederli un'appuntamento?" gli chiesi irritata.
"Davvero gli piaccio?" mi chiese arrossendo.
"Oh miei dei! certo che li piaci lo capirebbe anche la persona più idiota del mondo che gli piaci!" dissi arrabbiata.
Lui si mise a ridere.
"Avanti prendi il cellulare e chiedile di uscire" dissi più dolcemente.
"Okay.." disse insicuro.
Prese il telefono e inizió a digitare, mi girai verso la prof soddisfatta e iniziai a seguire la lezione.
Dopo 5 minuti mi vibró il telefono e vidi che c'era un messaggio di Jessica

Messaggio da Jessie
ZOE!!! Caleb mi ha chiesto di uscire!!! Awwww *___* non ci credo che devo fare?

Scossi la testa ridendo, meno male che c'ero io.

Messaggio a Jessie
bhe era quello che tanto aspettavi, accetta no? :D

Messaggio da Jessie
hai ragione, che farei se non ci fossi tu >.<

Messaggio a Jessie
Beh probabilmente Caleb non ti avrebbe chiesto di uscire xD

Messaggio da Jessie
Lo sapevo che centravi tuuu! bhe comunque grazie ti devo un favore <3 ci sentiamo dopo ciao <3

Messaggio a Jessie
Di niente, ciao ;)

Ripresi a seguire la lezione quando Caleb si alzó in piedi e inizió a ballare con un sorrisone, io mi misi a ridere e gli altri pure e la prof inizió a urlare.
"Signor Lane! si è appena guadagnato un'ora di detenzione".
Lui se ne fregó altamente e continuó a ballare, avrei voluto guardarlo ancora ballare come una papera ma il mio impulso di fermarlo fu' più forte, lo presi per un braccio e lo tirai giù sulla sedia.
"Che c'è?" mi chiese sorridendo.
"Ti sei beccato la detenzione" dissi ridendo.
"Chiessene frega sono troppo felice" disse sorridendo.
"Je ha accettato l'uscita?" chiesi retorica ridendo.
"Esatto!" disse con gli occhi che li brillavano.
"Ahh l'amore " dissi ridendo.
Lui mi ignoró e dopo poco la lezione finì, Caleb ritiró il foglietto della detenzione e uscimmo dall'aula.
"Cal vado un'attimo in bagno ci vediamo in classe".
Lui annuii e andó via.
Andai in bagno, quando uscii vidi Jason e Tyler in fondo al corridoio che parlavano o meglio litigavano, mi misi in modo da vederli ma che loro non vedessero me, non sentivo cosa stessero dicendo ma stavano litigando, poi Jason lo prese e lo spinse al muro, gli disse qualcosa e andó via, Tyler gli disse qualcosa Jason si giró gli disse qualcos'altro ringhiando e andó via..
Ma che cazzo era successo?
Decisi di andare in classe e di non immischiarmi negli affari loro.
Le ore proseguirono veloci, il pranzo lo passai con Caleb in tranquillità e perfortuna nè Jason nè Tyler venirono a rompere anche se erano in mensa e si guardarono male.

Jason Pov

Ero in mensa con Mike e stavo mangiando qualcosa mentre guardavo Morgan..
Che rabbia quel ragazzo! come si era permesso di minacciarmi?
Io facevo quello che volevo, figurati se davo ascolto a un coglione del genere!
Ripensai a stamattina..

FLASHBACK

Stavo andando in classe con Mike quando Morgan mi chiese se potevamo parlare, andammo in un corridoio dove non veniva mai nessuno.
"Allora che vuoi Morgan?" gli chiesi infastidito.
"Devi stare lontano a Zoe" disse con un ghigno stampato in faccia.
"E perchè dovrei farlo?" dissi alzando un sopraciglio.
"Perchè lei è la mia preda" disse ghignando.
Mi misi a ridere.
"Aspetta e spera lei ti respingerà sempre" dissi ridendo.
"Che c'è Miller perchè ti preoccupi per lei?" disse sogghignando.
"Ti stavo avvertendo, è una causa persa" dissi ghignando.
Rise.
"Beh comunque sarà mia con le buone o con le cattive quindi fatti da parte se no ti ritroverai con qualche osso rotto".
Non ci vidi più dalla rabbai, lo presi per la maglietta e lo sbattei al muro.
"Io faccio ció che voglio non rompere il cazzo non metterti contro di me" dissi incazzato.
Lo lasciai e mi misi a camminare verso la classe di geografia.
"Sarà mia è una promessa".
"Fa come cazzo ti pare" dissi non curante e me ne andai.

FINE FLASHBACK

Lo sapevo che Morgan non aveva buoni propositi, lo sapevo, l'avrebbe solo scopata e l'avrebbe buttata via, ma a me cosa me ne importava?
Nulla e allora mi dovevo fare i cavoli miei e basta.

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora