Lo sapevo!

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-Ok Cam datti da fare!-sussurrai tra me e me, presi quello che mi serviva dallo sgabuzzino dei bidelli e entrai in palestra.....Cazzo!
-Oh finalmente! Muoviti che sto facendo tutto io!- mi disse Bryan mentre vedevo che stava pulendo per terra
-Che ci fai tu qui?!-chiesi con tono arrabbiato
Lui mi guardò come se avessi detto una stupidaggine -Davvero? Ti ricordo che eravamo in due nello spogliatoio!-lo disse quasi arrabbiato
Non aveva il diritto di arrabbiarsi di una cosa che aveva architettato lui..sto stronzo.
-Ma vaffanculo!-sussurrai a bassa voce ma lui deve avermi sentito perché a un certo punto sentii qualcosa di bagnato arrivarmi dietro alla testa
-Ehi!-urlai
-Manda a fanculo qualcun'altra!-disse incazzato
Io misi le mani sui fianchi -Mi dispiace ma sei l'unico che voglio mandare in quel posto e anche da un'altra parte!-l'ultima frase la dissi sussurrando
-Se sussurri ancora qualcosa giuro che ti tiro il mocio in testa!-disse ma nei suoi occhi sembrava che ci fosse qualcosa che lo divertisse
-Provaci e io ti metto la testa nel secchio!-dissi con sguardo di sfida
Dopo quel battibecco iniziammo a pulire come si deve, a volte cercai di guardarlo, i suoi muscoli si potevano intravedere dalla maglietta celeste, riuscivo a vedere anche il suo tatuaggio sul braccio sinistro era una corda con una lettera ma non riuscii a decifrarla perché lui si girò, forse perché aveva notato che lo stavo fissando da un po' e io distolsi subito lo sguardo
-Cos'hai da guardare?!-disse con aria di sufficienza
-Niente-mentii mentre pulivo li spalti
-Si come no-sussurrò

Finalmente finimmo e io non mi sentivo ne le braccia ne le gambe talmente avevo pulito tutti quegli spalti.
Emanai un sospiro e mi sedetti per terra e chiusi gli occhi per un secondo o forse più
-Si può sapere che fai?!-mi chiese come se fossi pazza
-Mi rilasso 5 secondi!-dissi sempre con gli occhi chiusi
-Mi mancava solo una rincoglionita!-sussurrò
Io lo sentii e mi alzai in piedi -Scusa come hai detto?!-chiesi a denti stretti
Lui scosse la testa e poi mi guardò -Che sei una rincoglionita!-
-E tu sei un cafone!-dissi
-Pidocchiosa-alzo la voce e io feci lo stesso
-Stronzo!-
-Bisbetica!-
-Cafone-
-Deficiente-
-Imbecille!-
-Sfigata!-disse, e io non ci vederti più dalla rabbia, presi il secchio che era vicina a me e glielo rovesciai addosso.
Lui mi guardò in cagnesco e prese una spugna che mi lanciò addosso
-Sei un pezzo di merda!-
-E tu una sfigata senza madre!-urlò
Io rimasi di sasso, come poteva dire una cosa del genere! Sapeva quanto avevo sofferto, mi era stato accanto e adesso mi stava rinfacciando tutto.
Rimasi immobile e lui doveva aver notato quanto mi aveva ferito con quelle semplici parole perché il suo sguardo si addolcì ma non di molto
-Camille...-disse in un sussurro
-Brown, Trent che state facendo?-urlò il coach della squadra di football
-Vi abbiamo chiesto di pulire non di ridurla una schifezza!-
-Scusi e che...-mi interruppe prima che potessi finire
-Domani rimarrete qui fino alle 6 di sera intesi?!-disse con sguardo assassino il coach
-Intesi-dicemmo all'unisono
E il coach se ne andò. Rimanemmo lì per pochi secondi, poi presi lo zaino e me ne andai.
-Camille- mi chiamò dal corridoio Bryan
-Che vuoi?!-urlai incazzata più che mai
Lui mi guardò per un momento e sembrò che il suo sguardo si fosse addolcito ma subito dopo ritornò ad essere il ragazzo staccato e freddo di sempre
-Domani cerca di arrivare puntuale!-disse andando via
-Bryan!-lo richiamai
Lui si girò e mi guardò
Io presi un profondo respiro e poi -Vaffanculo!-dissi e me ne andai.

Il giorno dopo io e Bryan non ci rivolgemmo la parola, nemmeno una, ognuno di noi puliva quello che gli capitava a tiro e poi dopo quattro ore di pulizia ero...libera. Quel giorno potevo vedere la rabbia di Bryan quando senza farmi vedere notavo che mi osservava, aveva uno sguardo che avrebbe potuto perforarmi. Ma perché mi trattava così? Che gli avevo fatto? Avevo detto qualcosa di sbagliato in questi anni?
Tutte queste domande mi ronzavano in testa mentre guidavo alla massima velocità per le stradine di Cleveland, adoravo la velocità, mi faceva sentire uno spirito libero, la scarica di adrenalina che mi percorreva tutta la schiena forse era la cosa più bella che avevo mai sentito.

-Sono a casa!-urlai a mio nonno che stava cucinando
-Ciao tesoro pulito tutto?-chiese, solo lui sapeva della punizione, lo avevo pregato di non dirlo a papà se no si sarebbe preoccupato e io preferivo che si concentrasse su quello che faceva piuttosto che ritornare in una bara
-Si sono stanca morta! Credo che andrò a farmi una doccia e poi me ne andrò a letto-dissi prendendo lo zaino e andando di sopra
-Ok allora ti metto al caldo il piatto...se ti venisse fame-disse con tono gentile
-Ok grazie nonno.-

Tik, Tik, Tik.
Mi svegliai sentendo un rumore provenire dalla porta finestre...quella sera mi buttai sul letto dopo la doccia e oramai avevo perso la cognizione del tempo, che ora era?! Le 3!!
Mi alzai e andai verso la finestra, stava piovendo. Sul mio viso comparve un leggero sorriso, adoravo la pioggia e il suo odore.
Presi una felpa, misi le vans e andai di sotto, senza far rumore aprii la porta di casa e mi misi in mezzo al giardino aspettando che l'acqua mi inzuppasse tutta. Che bello adoravo starmene lì con gli occhi chiusi rivolti verso il cielo aspettando solo lei....la pioggia.
-Vuoi ammalarti?-
Sussultai a quella voce, mi girai e lo vidi appoggiato alla staccionata della mia casa con dei pantaloni grigi della tuta e una felpa nera, anche lui era quasi tutto bagnato..ma era bello, bello da togliere il fiato con i suoi capelli castani e i suoi occhi verde chiarissimo.
Cercai di non pensarci e mi affrettai a risponde
-Non sarò l'unica- dissi richiudendo gli occhi
-Hai un tic?-mi chiese quasi... divertito?....strano!
-Eh?-chiesi riaprendo gli occhi
-Perché tieni sempre gli occhi chiusi?-
Dopo aver capito la sua domanda li richiusi e gli spiegai semplicemente-Perché con gli occhi chiusi si riesce a percepire cose che con gli occhi aperti è impossibile capire o vedere- dissi, non lo sentii più e riaprii gli occhi, mi stava guardando con un'intensità che non gli avevo mai visto negli occhi, metteva agitazione....ma era bello ugualmente...cioè carino, accidenti riprenditi Cam!!
-Cos'hai da guardare?-chiesi in modo quasi strafottente
Lui scosse la testa e poi mi guardò con il suo solito sguardo da bullo -Sei strana!-
Feci una risata amara -Sempre meglio essere strani che come te!-
Lui scavalco con un movimento rapido la staccionata e in pochi minuti me lo ritrovai a pochi centimetri di distanza
-Come me?-chiese con voce roca, porca miseria era sexy da morire e il mio cuore stava per uscire dal petto con un biglietto in mano per un viaggio senza ritorno
-S-si come te-balbettai...mannaggia al mio nervosismo!
-Quindi io sarei stronzo?-chiese sempre con lo stesso tono
Avanti Cam digli la verità!
-Sei molto più di questo! Gli stronzi non se ne vanno senza una spiegazione dalla propria migliore amica per poi umiliarla per ben quattro anni di liceo se tralasciamo quest'anno-dissi con voce arrabbiata
Lui si allontanò e potevo vedere l'incertezza nei suoi occhi
-Eri appiccicosa e me ne sono andato-disse mettendosi le mani in tasca
-Non sono mai stata appiccicosa Bryan!-dissi anche se la mia difesa non era delle migliori
-Si come no! Ti conviene rientrare se non vuoi prenderti la polmonite!-mi disse indietreggiando
-Ma cos'è te ne importa?!-alzai la voce
-Niente ma così non potrò umiliarti a scuola!- e se ne andò
Mi lasciò li da sola come aveva fatto 4 anni fa! Mi aveva lasciato indifesa e stupida come 4 anni fa.

Il mio migliore nemico #LoveCoupleSeries1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora