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La prima settimana di allenamento era stata meno dura di quanto avevano fatto credere e, quando Kristal aveva chiesto a Robert White come mai stavano ripassando le basi del combattimento, lui le aveva risposto che, fino a quando l'Accademia non sarebbe stata accessibile, si sarebbero dovuti accontentare di quelle.
Quella mattina, però, le cose avevano preso una piega diversa dal solito. Insieme a Robert White c'erano anche i due "collaboratori": suo nipote Nathan e Morgan. Quest'ultimo si aggirava tra i ragazzi e li guardavi con aria di superiorità sorridendo se qualcuno sbagliava o cadeva. Quel suo atteggiamento avrebbe fatto salire i nervi anche alla persona più paziente del mondo.
Cameron era ancora scosso dalla somiglianza tra Cassie e Morgan, ma la ragazza sembrava totalmente indifferente, come se quella cosa non la riguardasse. Lui avrebbe voluto affrontare la questione ma Cassie era stata abbastanza chiara: non doveva dire a nessuno che aveva notato questa somiglianza tra lei e Morgan. Questa decisione includeva, ovviamente, il fatto che non voleva parlarne. Non glielo aveva detto ma lui aveva capito. Si conoscevano da così tanto tempo che a volte non era necessario dare troppe spiegazioni. Bastava una parola, uno sguardo, un piccolo gesto, per capire cosa volevano dirsi.
Robert White entrò nella vecchia palestra in cui si allenavano gli aspiranti cacciatori e si sedette sulla sua sedia. Nella stanza calò il silenzio e, mentre lui scrutava i volti di tutti suoi allievi, Cameron ne approfittò per guardare meglio Morgan e Cassi che, guarda caso, si trovavano a poca distanza l'uno dall'altra.
– Oggi i miei due aiutanti vi daranno una dimostrazione di come si lotta veramente – Nell'udire quelle parole, Cam si voltò nuovamente verso Robert.
– A mani nude? – chiese un ragazzo infondo alla fila.
– Esattamente.
– Ma quando impareremo a combattere con le armi?
Robert alzò gli occhi al cielo – Kristal, ti ho già detto che fino a quando la vecchia Accademia non sarà accessibile dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo!
– E' fin troppo facile combattere a mani nude tra Nephilim – aggiunse Morgan – Ma visto che non possiamo proprio farne a meno...
Nel giro di pochi secondi i due ragazzi si posizionarono uno di fronte all'altro sui tappetini. Sorridevano ma era chiaro che c'era una certa rivalità tra loro. Chissà perché, pensò Cameron.
– Fatti sotto– disse Morgan sorridendo.
– Sei sicuro che devo iniziare io? – Morgan annuì e Nate si limitò ad alzare le spalle. Non ci voleva uno scienziato per capire che a quel tizio non piaceva molto parlare.
Senza neanche mettersi in posizione, Nathan colpì Morgan che, evidentemente impreparato, perse l'equilibrio e finì a terra. Cam sapeva che Nathan avrebbe potuto fare di meglio, che era abbastanza forte e veloce da poter stendere Morgan nel giro di pochi minuti eppure si era limitato a un semplice calcio. Dal modo in cui si comportava quel ragazzo non era difficile capire che si trovava la contro la sua volontà.
Dopo un paio di "acrobazie", i ragazzi si inchinarono e tornarono al loro posto, totalmente illesi dal combattimento, soprattutto Nate. Morgan c'era andato pesante ma lui non aveva riportato nessun segno della lotta, non aveva neanche una goccia di sudore sulla fronte.
– Chi vuole provare? – disse Mr.White spezzando il silenzio che si era creato nella palestra.
– Dobbiamo combattere tra noi? – chiese un ragazzo vampiro con i capelli lunghi legati in un codino.
– Non tra voi – disse Robert avvicinandosi – Dovete combattere con loro.
– E' impossibile! – disse Kristal sbalordita – Tra noi va bene, ma con loro...
Morgan le sorrise – Perché non cominci tu zuccherino? Ti ho vista prima, sembri una tosta.
Kristal arrossì – Si ma io...
– Combatti con me.
Tutti si voltarono e la guardarono, Robert White compreso, ma lei non battè ciglio.
– Cassie, ma lui è molto più forte... – disse Cameron a bassa voce. Era preoccupato per lei. Ibrido o meno, Morgan era molto abile e Cassie non aveva mai combattuto con nessuno.
– Non m'importa. Voglio cominciare per prima e voglio lottare con lui.
– Signore non credo che sia una buona idea...– disse Nate guardando prima lei e poi il Mr.White con quei suoi grandi occhi strani, di un verde piuttosto scuro in confronto a quelli di tutti gli altri Nephilim.
Robert guardò Cassie e poi sospirò – Mettiti sul tappetino.

La cacciatrice ibridaWhere stories live. Discover now