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– Non possiamo tenerglielo nascosto, deve sapere!
– Nate, ti ho detto che per ora è meglio che non sappia nulla! La cosa più importante è addestrarla e fare in modo che non venga scoperta.
– Come fai a dire queste cose Robert? Prima o poi qualcuno si accorgerà che sono quasi identici e cominceranno a farsi delle domande. Per quanto tempo pensi che potrà andare avanti questa storia?
Cassie si avvicinò piano all'ufficio di Robert White. Non era sua intenzione origliare, ma il suo udito era molto sviluppato quindi non potè farne a meno.
– Vedremo – disse Robert – Cassandra entra pure.
S'irrigidì di colpo e fece un passo avanti entrando nella stanza – Io stavo solo...
– Origliando? Tranquilla, so che ci avresti sentiti anche se fossi stata più lontana...
Il fatto di essere stata sorpresa a origliare la rese nervosa e allo stesso tempo la fece vergognare. Era consapevole del fatto che si stava comportando come una bambina ma dal tono in cui discutevano aveva capito che era qualcosa di serio e soprattutto scoprire il vero motivo per cui Nathan White era andato a casa sua la settimana precedente – Beh allora tanto vale dirmi di cosa stavate parlando
– Cassie...– Nate provò a dirle qualcosa ma Robert lo fulminò con uno sguardo.
– Se mi avete fatta venire qua un motivo ci sarà...
– Dovevamo solo avvertirti che da domani ci alleneremo all'Accademia e che tra qualche settimana verranno a vederci le Famiglie.
Cassie trasalì – Mi sta dicendo che i Winkler saranno presenti?– Robert annuì e la ragazza si sentì mancare. Le tremavano le gambe. Non la preoccupava il fatto che avrebbe visto la sua famiglia, ma essere scoperta. Erano professionisti, riconoscevano gli ibridi quando ne vedevano uno.
– Stai tranquilla – le disse Nate avvicinandosi – Faremo in modo che non si accorgano di nulla.
– E come?– Il suo tono di voce si alzo bruscamente – Mi vedranno nel combattimento corpo a corpo contro i miei compagni e vedranno che sono più forte di loro, forse anche troppo!
Dopo quella volta, non si era più allenata con Nate ma con i suoi compagni e li aveva battuti, tutte le volte, mettendo al tappeto persino Cam. Aveva provato ad andarci piano, ma non riusciva a controllare la sua forza.
– E' abbastanza semplice, siete dispari, no? Dunque Nathan dovrebbe combattere con te.
– Perché Nathan e non Morgan? Mi ha messo al tappeto già una volta, potrebbe farlo di nuovo e avere la sua piccola vendetta, no?
Nate sorrise ma era un sorriso strano – Te lo avevo detto che sarebbe stato meglio Morgan!
I due si scambiarono uno sguardo. Sembrava che si parlassero con la forza del pensiero e Cassie pensò che forse Nate non era tanto entusiasta di combattere con lei. Il suo umore cambiò drasticamente e passò dalla rabbia furiosa alla...delusione? Davvero era delusa al solo pensiero che Nate non volesse affrontarla davanti alle Famiglie? Fece un passo indietro e puntò gli occhi sul ragazzo – Nate se non vuoi...
– Vedi altra scelta per caso? Sono come te! – Le disse il ragazzo quasi urlando – Solo io posso fare qualcosa...
– Cosa vuoi dire?
Lui le sorrise di nuovo – Sai cosa voglio dire...– Fece un passo verso di lei e le si piazzo davanti coprendo il suo intero campo visivo. Era molto più alto di lei e aveva delle spalle enormi. I suoi occhi erano grandi e in quel momento non aveva il suo solito sguardo assente, no, la stava guardando davvero. Quell'improvvisa vicinanza le provocò una strana sensazione sul petto, come se il suo cuore stesse facendo le acrobazie –Fidati di me e andrà tutto bene.

Dopo quel giorno, Cam e Kristal si erano visti spesso. Ultimamente andavano a scuola insieme e qualche volta l'aveva anche accompagnata a casa. Lei era così dolce! Sorrideva spesso e arrossiva se lui le faceva un complimento. Non era come Cassie. E adesso cosa c'entra?. In realtà non era la prima volta che pensava a lei da quando usciva con Kris. Si era persino sentito in colpa a volte, ma poi si rese conto che era una cosa assurda, che loro erano come fratello e sorella e che non c'era niente di male se lui frequentava una ragazza che non fosse Cassie.
Lei era diversa negli ultimi giorni. Gli sembrava di rivedere la stessa ragazzina che dieci anni prima si sedette accanto a lui –Va tutto bene?
Stavano uscendo dalla palestra dopo essersi allenati per tutta la mattinata. Non facevano altro che lottare tra loro e questa cosa stava cominciando a diventare noiosa. Quando sarebbe arrivata l'azione?
Lei annuì –Sono solo molto stanca...
– Forse è meglio che andiamo allora.
– No, io rimango ancora un po'...
– Per fare cosa?
– Allenarmi, cos'altro sennò?
Stava mentendo, ne era sicuro – Ma hai detto che sei stanca!
– Si, però voglio stare qua ancora un po'...
Cam alzò le spalle e andò via. Avrebbe visto Kris anche quella sera, come tutte le sere nell'ultima settimana. Stava bene con lei e, anche se uscivano insieme solo da poco, gli piaceva pensare che magari poteva nascere qualcosa di serio tra loro.

La cacciatrice ibridaWhere stories live. Discover now