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Richiuse la porta del suo nuovo appartamento e si accovacciò la davanti. Sapeva di non essere stata molto carina nei confronti di Mike, come non era stato carino quello che aveva detto a Ethan, ma non lo faceva di proposito. Per quanto si sforzasse di sentirsi a suo agio, dopo circa un mese, ancora le veniva impossibile. Quella non era la sua casa, New York non era la sua città. Le mancava Holding, le mancava la sua vecchia vita e tutte le persone che ne facevano parte. A volte aveva pensato che avrebbe potuto inscenare la sua morte e scappare, ma sapeva che in un modo o nell'altro George l'avrebbe trovata. C'era una sola persona di cui si fidava: Morgan.
Un forte fitta alla testa la costrinse a chiudere gli occhi. Non era la prima volta che le capitava. Inizialmente non aveva capito di cosa si trattasse, ma pian piano si era resa conto che succedeva tutte le volte che pensava a Morgan e al fatto che era sua fratello. Negli ultimi giorno le veniva spesso in mente la frase "E' tuo fratello" ma nella sua mente era percepita con una voce diversa, non con la sua. Si, probabilmente stava impazzendo.
Si alzò pian piano e andò a prendere la biancheria pulita quando qualcuno bussò alla porta. Le sembrò di aver vissuto già quella scena. In quel momento le venne un'altra fitta alla testa, questa volta più brusca. Cercò di non farci troppo caso e andò ad aprire.
– Ciao Cassandra!
Socchiuse gli occhi e cercò di mettere a fuoco meglio – Ci conosciamo? – Le sembrava di averla vista da qualche parte, ma non riusciva a capire dove. L'ennesima fitta la fece barcollare ma la donna la tenne per un braccio.
– Hey, tutto bene?
Cassie aprì gli occhi e la guardò meglio – Io ti conosco! – Si ritrasse dalla sua stretta e indietreggiò.
La donna sorrise – Davvero?
– Si! Tu sei quella vampira, quella che sta sempre con George, quella che... – E a un tratto ricordò. Lei sapeva chi era quella donna, l'aveva vista il giorno dopo che era arrivata a palazzo. Stava andando a togliersi il sangue di Ethan di dosso quando lei le aveva bussato ed era entrata in casa prima ancora che lei le desse il permesso di farlo, proprio come aveva fatto in quel momento.
– E' sorprendente! – disse la donna tra sé.
– Che cosa?
– Non pensavo che quelli come te fossero immuni alla compulsione, eppure ti ricordi di me!
La ragazza spalancò gli occhi – Cosa? Tu mi hai soggiogata?
– Mmm mi sa che funziona invece..
– Mi spieghi che cosa diavolo stai dicendo? E poi cosa ci fai qua? Perché mi hai soggiogata!?
– Una cosa alla volta ragazzina! Non essere impaziente! Santo cielo questi ragazzi...
Cassie incrociò le braccia e la donna alzò gli occhi al cielo – D'accordo! Adesso ti spiego! – Si sedette sul divano e le fece cenno di sedersi accanto a lei – Un mese fa sono venuta qua per dirti che tuo fratello...
– Non ha ucciso mia madre – disse lei di rimando. Aveva già sentito quella frase uscire dalla bocca della donna e aveva sentito altre cose – Lo so che non l'ha uccisa di sua spontanea volontà, me lo ha detto. Il fatto è, come fai a sapere che è mio fratello?
– Avanti Cassie, non fare la stupida, sai anche tu che non sono qui per svelare il tuo segreto! Vedi io... Oh cielo! Non
dovrei neanche essere qua in questo momento!
– E allora perché sei venuta?
– Sei proprio un osso duro! Somigli tanto a tuo nonno!
Stava cominciando a perdere la pazienza – No, non somiglio per niente a loro! Io non sono affatto come loro e non lo sarò mai! Se vuoi consegnarmi a lui fai pure o, perlomeno, provaci! – Stava stringendo le dita intorno al manico coltello che aveva nella manica della giacca da così tanto tempo che stavano iniziando a farle male le mani. Non l'avrebbe uccisa ma avrebbe avuto il tempo di prendere un paletto ed eliminarla prima che la situazione si sarebbe complicata. La donna sorrise nuovamente
La vampira sorrise – Stai tranquilla, non sono dalla parte di George!
– E da quale parte stai? Lavori per lui! Chi mi dice che non ti abbia mandato proprio lui qui?
– Questo – la donna aprì la mano e comparve una farfalla, la stessa che aveva visto il giorno in cui aveva combattuto per la prima volta. – Proprio così ragazzina, siamo state noi, io e Maia.
– Conosci Maia?
– Meglio di quanto credi – e una strana tristezza velò gli occhi della donna per un attimo per poi tornare sereno. – Ti tireremo fuori di qui ma tu devi fidarti di me.
Cassie socchiuse gli occhi. – Chi sei?
– Amanda Monroe, sono una vecchia amica di Maia e Robert. Si, non sono mai stati solo loro due ma eravamo un bel trio e no, non voglio raccontarti la storia della mia vita. Voglio solo che ti fidi di me e che mi ascolti.
– Come faccio a fidarmi? Come ho già detto, tu lavori per George!
– Non per molto. Sono stata intrappolata qua dentro per troppo tempo e ho fatto cose bruttissime, adesso è tempo di cambiare.
– E pensi che provare a tirarmi fuori di qui riesca a ripagare tutte le tue male fatte? Mi dispiace deluderti ma ti sbagli di grosso! E poi, a meno che tu abbia altri poteri nascosti, non vedo come sia possibile!
– Tuo fratello ti sta aiutando e anche quel suo amico, Ethan Wood, ti aiuterà. Lo hai già conquistato!
– E dunque? Sono solo due..
– E qui arriva il bello! Abbiamo degli aiuti da fuori.
Cassie pensò subito a Cameron, Maia, Robert, al branco... – No! Non voglio che si intrometta nessuno. Sono qui proprio perché volevo salvarli e non voglio che...
– Questa cosa non riguarda solo te, lo capisci? Tutti le razze, ibridi inclusi, sono stanchi di sottostare alle famiglie. Prima o poi ci sarà una rivolta e tu sarai costretta a combattere contro coloro che ami, ucciderli con le tue stesse mani, è questo che vuoi? – Cassie rimase in silenzio. No, non poteva neanche pensarci. Scosse la testa e la donna sorrise, questa volta dolcemente – Allora lascia fare a me.
Quale altra scelta aveva? – Promettimi solo che nessuno si farà male!– Sapeva quanto valevano le promesse di un vampiro, soprattutto di una che lavorava per una Famiglia così potente, ma voleva comunque fidarsi, credere che lei l'avrebbe sinceramente aiutata. Se un tempo era amica di persone come Robert e Maia, probabilmente c'era del buono in lei
– Te lo prometto! – La donna si alzò e andò verso la porta.
– Aspetta! – Amanda la guardò – Come stanno?
– Stanno tutti bene, più o meno...
– Che cosa vuoi dire?
– Lui non sta bene senza te...
Cassie immaginò di chi si trattasse e scosse la testa – No, lui voleva che io andassi via...
La donna sorrise – Come sei ingenua cacciatrice! – Aprì la porta e le diede un ultima occhiata – Abbi cura di te!

La cacciatrice ibridaWhere stories live. Discover now