Capitolo XXXII

21.3K 1.5K 865
                                    

(Preparatevi psicologicamente. Mi aspetto una vagonata di commenti^^ Buona lettura.)

Cammino per lo spazioso salotto di casa mia, adoro il grande tappeto che ricopre il pavimento in legno massiccio.

Mi siedo sul divano ed accavallo le gambe. Raccolgo i capelli in una crocchia disordinata e sospiro.

La televisione improvvisamente si accende. Mi alzo e mi avvicino allo schermo.

Il canale prende ad intermittenza ed il suono è spezzato. Riesco a scorgere una figura, probabilmente un uomo. Indossa una giacca nera.

"Ciao piccola Shy."

Indietreggio impaurita, le mie gambe tremano leggermente.

"Le maschere alcune volte non nascondono nulla."

Le luci si spengono e si riaccendono ad intermittenza, ma la televisione rimane accesa.

Nel completo buio lo schermo mi acceca. In seguito questo si scheggia e si spacca in mille pezzi, i cocci cadono al suolo come una pioggia di cristalli. Cristalli di pura paura.

"Oh vacca boia..." mormoro portandomi una mano alla fronte.

Dopo essermi fatta una doccia veloce mi piazzo di fronte all'ampio armadio e assumo una posa da pensatrice.

"Un costume..." sbuffo "Immagino che quel ghiacciolo intendesse un costume da bagno, ma dove lo dovrei portare? A lezione?"

Credo che intendesse il corso del professor Collins, ma mai dire mai. Ancora non capisco perché gli sto dando ascolto.

Apro un cassetto ed osservo con frustrazione i bikini che Alexis mi ha obbligata a portare.

Quella scema, la dovrei sentire più spesso.

Scuoto la testa al pensiero del mio povero cellulare fulminato. Pace all'anima sua. Sarà nel paradiso degli oggetti elettronici insieme all'ipod.

Afferro il costume più coprente, di un acceso blu brillante, e lo indosso al posto della biancheria.

Metto un paio di leggins grigi, una maglietta bianca e un maglione nero ed esco.

La mia vita è così incasinata, o meglio, sento che c'è qualcosa che non so, di cui non sono a conoscenza. Una strana sensazione si fa largo in me.

Mi fermo in mezzo al corridoio.

Memoria. Ricordo davvero tutto quello che mi è successo?

Ma che dico... A cosa sto pensando? Mi sto solo complicando la vita.

Dopo aver consumato un'abbondante colazione mi dirigo al mio armadietto. Apro l'anta e comincio a rovistarci dentro in cerca dei libri di testo di cui necessito.

Oggi ho ben due interrogazioni. Il fatto di frequentare una scuola per mutanti non esclude le verifiche ed i test orali. Spero di non essere chiamata, potrei tornare al posto con qualche insufficienza.

Mi sporgo in avanti ed afferro un quaderno. Sbuffo sonoramente e prego ogni santo che oggi non accada nulla di spiacevole.

Porco rubino.

"Che avete da guardare? Fatevi gli affaracci vostri, idioti."

Mi blocco alla voce aggressiva di Jessica. E adesso che succede?

Butto lo sguardo sul largo corridoio e tento di capire da dove provenga il baccano che sto sentendo.

Tra la folla di ragazzi si fa largo la figura snella di Megan. La sua espressione è criptica ed i suoi occhi grigi sono spenti.

The Mirror of the SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora