CAPITOLO 8

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Hermione
«Sono rifugiata tra i libri della biblioteca, l'unica cosa che mi fa sentire davvero amata e al sicuro, cercando di non pensare a quello che mi sta capitando, quando a un tratto sento dei passi affrettati che girano tra un reparto e l'altro.
È strano, a quest'ora la biblioteca è deserta di solito, ma un presentimento si fa già largo nella mia testa, Draco.
Mi alzo dal tavolo a cui sono seduta e do una sbirciata agli scaffali più avanti, un ragazzo ci gironzola attorno cercando qualcuno, me. La sua chioma di capelli rossi è inconfondibile e quella camminata, coi piedi un po a papera, la riconoscerei tra mille, non si tratta di Draco, ma di Ron.
Il mio cuore sussulta, forse una parte di me sperava che ci fosse Draco a cercarmi disperato tra le librerie, ma a quanto pare non gli importa abbastanza di me.
Con un sospiro appoggio la schiena allo scaffale da cui stavo guardando e altre due lacrime mi solcano il viso, non voglio piangere, eppure sembra che negli ultimi giorni io non riesca a fare altro..
I passi si fanno sempre più vicini, se non mi alzo Ron mi troverà da un momento all'altro, e io non voglio essere trovata. O forse si?
Vorrei solo qualcuno che mi amasse sopra ogni cosa e che me lo dimostrasse come si deve, ma forse quel tipo di amore lo troverò solo nei libri a cui sono tanto legata.
Sento i passi di Ron nella corsia dietro di me, sta per arrivare, ma poi..
Altri passi riecheggiano tra gli scaffali gombri di libri, altri passi che per qualche motivo mi sembrano familiari.
Draco.
Penso con un tuffo al cuore, ma non può essere, lui ha baciato Millicent..o forse lei ha baciato lui? Forse avrei dovuto lasciarlo parlare, ma ero troppo sconvolta.
Per cosa?
Ah già..Ron e Lavanda. E li? È stato lui a baciarla? O lei?
Sembra di giocare ad indovina chi, penso ricordando le lunghe partite fatte coi miei genitori babbani con un po di nostalgia. Ripenso a come ero brava a quel gioco e a come non accettavo di perdere chiedendo subito la rivincita, forse dovrei ritrovare un po di quella determinazione e sfruttarla anche coi due ragazzi che sono qui ora.
Si. Devo.
Mi tiro su e in quel momento Ron svolta l'angolo, appena mi vede arrossisce e sgrana gli occhi, sorride timidamente e mi si avvicina lento.
Draco arriva quasi in contemporanea, il fiato corto, la fronte imperlata di sudore e le scuse dipinte sul volto pallido e scavato.
È chiaro il motivo per cui sono li, devo fare una scelta, e devo farla adesso.»

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L'amore inaspettatoWhere stories live. Discover now