CAPITOLO 10

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Hermione
«Mi sveglio infreddolita senza sapere esattamente l'ora, mi sono addormentata sopra le coperte senza nemmeno accorgermene dopo tutti gli avvenimenti di ieri.
Mi alzo e guardo l'ora, ho saltato due lezioni! Sono in ritardissimo!
Corro per i corridoi senza preoccuparmi della gente a cui vado addosso finché non incappo in Piton, il professore mi guarda con un sopracciglio alzato a mostrare tutto il suo disappunto.
"Signorina Granger sbaglio o ha saltato la mia lezione stamattina? Per caso la diverte mancare alle lezioni per fare le gare di corsa nei corridoi? Cinquanta punti in meno a Grifondoro, fila in classe prima che decida di metterti anche in punizione."
Lo guardo ammutolita senza riuscire a scusarmi o a inventarmi qualcosa o magari a insultarlo una buona volta. Mi limito ad annuire costernata e a continuare la mia corsa verso l'aula di storia della magia.

Il signor Rüf a quanto pare non si era nemmeno accorto della mia assenza, anche se aveva notato "una certa inattività da parte della classe".
Dopo essermi scusata corro a sedermi accanto a Ron e Harry, evitando accuratamente lo sguardo di Ron. Ma lui non dà segno di avermi notata e continua a guardare da un'altra parte, verso..Lavanda Brown. Quella ragazza comincia a darmi seriamente sui nervi.
Faccio finta di nulla e cerco di prendere qualche appunto, ma tutto ciò che riesco a fare sul quaderno è disegnare due occhi, uno verde e tagliente e l'altro marrone e delicato. So bene a chi appartengono quegli occhi, anche se ancora non so bene quale dei due preferisca.
Con un sospiro chiudo il quaderno proprio mentre suona la campana, cosi nessuno pare accorgersi del mio aspetto trasandato e depresso, nessuno, nemmeno Ron che continua a guardare Lavanda.

Alla fine delle lezioni Ron e Lavanda si sono dati più baci che non i dissennatori a tutti i criminali di Azkaban.
Li supero con una smorfia di disgusto senza riuscire a capacitarmi di quell'improvviso cambio di rotta di Ron. Nemmeno Harry se lo spiega in realtà, ma lui ha cose più importanti a cui pensare, tipo le prove del torneo tremaghi.. Mentre corro in biblioteca vado a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno, e cado a terra con un tonfo.
Intorno a me scoppiano una serie di risatine divertite che io ignoro senza sforzo, sono circondata da Serpeverde, e la persona contro cui ho sbattuto è Draco, ma lui non ride. Se ne sta li impalato a fissarmi.
A un certo punto pare risvegliarsi da un sonno profondo e mi aiuta ad alzarmi, sotto gli sguardi dei compagni ammutoliti.
"Che avete da guardare?"
Ringhia, e quello è sufficiente a mandarli via, cosi rimaniamo soli in mezzo al corridoio, lui mi tiene ancora una mano e siamo cosi vicini che sento il suo respiro sulla mia pelle. Mi cinge la vita con un braccio continuando a guardarmi negli occhi, prima che me ne renda conto le sue labbra sono di nuovo sulle mie e un fuoco interiore sta divampando dentro di me.
Allora è questo il vero amore?
E poi d'altronde non ho più una scelta da fare, l'ha già fatta Ron al posto mio no?
Mi lascio andare contro di lui, spinta dalla passione e dal desiderio.
Siamo incuranti di essere nel bel mezzo di un corridoio e dell'avere gli sguardi di tutti i passanti puntati addosso, probabilmente siamo la coppia più strana che abbiano mai visto, ma per noi è come se tutto il resto del mondo fosse scomparso, come se fossimo solo noi.
Mi attira a se stringendomi forte, forse in fondo la mia scelta è sempre stata lui..»

Piaciuto? Che ne dite? Commentateeeeh


L'amore inaspettatoWhere stories live. Discover now