Capitolo 9

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Quando Emely si sveglió, ebbe accanto a sé Darren, il quale dormiva beatamente con una mano adagiata sul suo seno.

Non pensava che lui sarebbe rimasto con lei quella notte, da quanto aveva capito Darren era uno che dopo il sesso tornava subito in camera sua, eppure quella notte era rimasto lì con lei.

Chissà perchè.

La ragazza comunque, facendo attenzione a non svegliarlo, prese il cellulare e guardó il display del suo cellulare; notando l'orario, si alzó per lavarsi e cambiarsi in modo da poter andare a scuola.

Charlotte aveva lasciato come sempre dei vestiti per lei la sera precedente su di una sedia, così Emely li prese e si diresse in bagno.

Non pretendeva chissà quale dolce e romantico risveglio da parte del ragazzo, in fondo lei stava solo rispettando un patto in cui il denaro era stato sostituito dal sesso.

Si sentiva un pó come una prostituta, ma quello era il prezzo da pagare per un banale errore che non aveva nemmeno commesso personalmente o, per meglio dire, che non la riguardava affatto.

Fortunatamente non diventava così moralista quando Darren era al suo fianco e la faceva godere.

Con lui tutto era diverso: dimenticava chi fosse, perché stesse facendo quella cosa e si concedeva totalmente a lui.

Forse la cosa non le dispiaceva affatto.

Provó le stesse sensazioni anche quando il ragazzo entró in bagno subito dopo di lei.

Emely non si accorse immediatamente della sua presenza, dovette provare il suo tocco sulla propria pelle e poi udire la sua voce,profonda e graffiata per via del sonno, dire in maniera provocante: - Buon giorno mia dolce Em, dormito bene?

- Come se te ne importasse qualcosa - rispose lei seccata cercando di mostrarsi rigida e fredda, ma era impossibile nascondersi alle sue mani e soprattutto a quei suoi occhi che cercavano di scovarla impercettibilmente.

- Mmm - mugoló lui posando dei languidi baci nell'incavo fra la spalla e il collo - voglio solo sapere se è stato piacevole dormire senza essere stata presa. - e la morse leggermente beandosi di sentire quella carne tanto tenera sotto i propri denti.

Emely aveva una pelle davvero incantevole e Darren aveva sempre avuto un debole per tutto ció che appariva come delicato e puro.

- Si, piacevolissimo - rispose la ragazza decisa nel non soddisfarlo con le sue risposte e cercando di sfuggirgli in ogni modo.

- Il tuo corpo dice il contrario - ribatté ancora Darren con una delle sue espressioni maliziose e pervertite, poi la strinse ancora di più al proprio corpo facendo in modo che in mezzo alle sue gambe potesse avvertire la presenza del suo membro.

Era così eccitante vederla soffrire per ció che le era negato.

Emely chiuse gli occhi e provó a nascondere quella voglia selvaggia nata così all'improvviso e che le stava sconquassando lo stomaco, ma il giovane era troppo furbo e svelto così, leccandosi le labbra, sussurró al suo orecchio: - Lo so che mi vuoi, piccola. Basta che tu faccia una cosa per me - e, prima ancora che lei potesse arrivare alla soluzione tramite deduzioni logiche, Darren le toccó le labbra e portó una sua mano proprio sul pene, eretto per via dell'eccitazione.

Emely sussultó: per quanto potesse sembrare assurdo, lei non ne aveva mai fatto uno prima di allora.

Il ragazzo si accorse del suo disagio e, come se le avesse letto il pensiero, disse: - Non dirmi che non ne hai mai fatto uno.

Emely scosse la testa piena di vergogna  cercando di non guardarlo negli occhi: perchè si sentiva tanto imbarazzata con lui per qualcosa che non aveva mai fatto?

Credette che Darren si sarebbe arrabbiato molto, al contrario, non appena fece per scostare la mano, lui la bloccó e provó a convincerla dicendo: - Non fa niente, hai delle belle labbra e sono sicuro che sarai in grado di gestire bene la situazione.

- Darren, io non... - fece per giustificarsi ancora la ragazza, ma lui la interruppe e ordinó diabolicamente: - Forza Em, inginocchiati.

Non aveva altra scelta.

Emely obbedì e, una volta a terra, si ritrovó di fronte al membro di Darren pulsante di piacere.

- Sii disinvolta e naturale Emely, avrai giá sentito come iniziare e come procedere - disse il ragazzo senza voler proseguire nelle spiegazioni e giungere direttamente ai fatti.

Voleva vederla soffrire e vergognosa?

Emely avrebbe saputo continuare, aveva visto tanti video sconci che giravano su studenti della sua scuola, aveva anche ascoltato le descrizioni di Opal, così, non potendo ritirarsi, inizió la sua prima esperienza riguardante un pompino.

Per qualche secondo mosse la mano su e giù, poi mise in bocca la cappella.

Fu una semplice leccatina quella, ma dopo poco cominció la vera e propria attività: in men che non si dica accolse buona parte della sua lunghezza in bocca muovendosi sempre in su e in giù.

Non si era mai accorta di quanto potesse essere duro e lungo.

Mentre procedeva con il suo leccare, baciare e succhiare quella parte del corpo, Darren gemeva per il piacere stimolato anche dalle mani della ragazza che massaggiavano i testicoli.

Nonostante fosse la sua prima volta, Emely se la cavava piuttosto bene: il ragazzo adorava le sue labbra, la sua lingua, fu proprio per quel motivo che la prese per i capelli e la spinse ancora di più verso il suo pene.

Emely strinse gli occhi immaginando che ben presto avrebbe avuto la bocca piena del suo seme, ma fortunatamente non arrivó.

Neppure lui amava certe cose, preferiva guardare negli occhi la sua ragazza quando stava per venire.

Darren la fece alzare e con una voce colma di eccitazione le ordinó utilizzando quel nomignolo che adorava tanto usare per lei, l'unica che si era meritata di ricevere un tale privilegio da parte di Darren: - Alzati Em, presto. Voglio farti mia. - e subito la fece appiattire al muro, le fece divaricare bene le gambe e spinse con forza penetrandola.

Emely finalmente si sentì soddisfatta e piena di piacere cominció a gemere ad ogni sua spinta sempre più veemente e profonda.

Darren stava esplodendo dal piacere, aumentava di volta in volta la velocitá, come se avesse voluto quel corpo totalmente suo, farlo diventare parte di sè.

Non ci sarebbe mai riuscito pienamente, Emely ancora non gli apparteneva del tutto, ma decise di godersi le sue urla.

La sollevó da terra e la ragazza, automaticamente, si allacció con le gambe alla sua vita, poi la portó sotto la doccia.

Fra un bacio e l'altro Emely riuscì a chiedere: - Cosa stai facendo?

Non fu necessaria alcuna risposta: un getto d'acqua calda colpì entrambi favorendo ancora di più il loro godimento.

- Ora hai capito? - chiese malizioso Darren preparandosi ancora per penetrarla.

Emely affondó le dita fra i suoi capelli e assorbì tutto quel piacere fatto solo per lei.

Dio, quanto adorava Darren.

Con lui ogni immoralitá e irrazionalità diventava concreta e sostituiva ogni logica terrena.

Con lui lo spirito si annullava e solo la carne sembrava contare.

Con lui tutto era diverso, Emely abbandonava il mondo e viveva nell'iperuranio dei propri pensieri.

Dio, quanto adorava quello stronzo di Darren Murs.

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