Epilogo

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- Cerys, svegliati tesoro, siamo quasi arrivati - la risveglió dai suoi pensieri Edison baciandole una mano mentre teneva gli occhi fissi sulla strada.

La ragazza si riprese da quel suo blocco momentaneo e sorrise debolmente anche se in realtá non ne aveva alcuna ragione, soprattutto dopo ció che aveva ricordato.

Era come se in quel modo fosse tornata indietro nel tempo, più precisamente, nei primi tempi in cui era Cerys Hamilton.

Si sentiva ancora come quella ragazza fredda, chiusa e solitaria, senza alcuna capacità di relazionarsi con gli altri; si era sentita smarrita, confusa e da sola, senza una luce che le facesse da guida in quell'ignoto cammino.

Cerys era consapevole di non essere riuscita ad eliminare del tutto la sua vecchia identità di Emely, sapeva anche che a volte quest'ultima riemergeva dal suo inconscio e le ricordava che certe cose non potevano essere cancellate, nè tantomeno essere rimarginate.

- Certo che te ne stai proprio fregando di quello che dico - la richiamó ancora ridendo il suo ragazzo.

- Scusa, stavo pensando. - si giustificó Cerys sorridendo debolmente.

- A cosa? Se posso chiedere - si incuriosì Edison, d'altronde lui si era sempre interessato a tutto ció che lei pensava o credeva.

- A come adoro le cene con la tua famiglia - mentì spudoratamente Cerys mostrando un sorriso raggiante.

Ma come non poter giustificare quel suo comportamento?

Edison non sapeva nulla della sua vita precedente; non conosceva nulla del suo passato, delle persone che aveva incontrato e di ció che aveva subìto.

Egli era completamente ignaro di tutto e mai avrebbe dovuto conoscere quella parte di Cerys, mai sarebbe venuto a conoscenza del suo segreto.

Non era un'azione della quale Cerys andava fiera, ma le era necessario per far sì che qualcuno la amasse per la persona che era nel presente e non per chi era stata.

Aveva bisogno di qualcuno che la portasse avanti prendendola per mano, per farla rimanere ancorata alla realtà e a quella sua nuova esistenza, la quale spesso e volentieri sembrava la confondesse sempre più.

Aveva bisogno di qualcuno che alleviasse tutta la malinconia e il dolore che provava quando pensava al suo passato.

Aveva bisogno di qualcuno che la aiutasse a crescere senza guardare più indietro.

Aveva bisogno proprio di Edison.

Lui, peró, nonostante la sua dolcezza, premura e la miriade di pregi che lo contraddistinguevano dagli altri, non era in grado di rimuovere dal cuore di Cerys quel pezzetto riservato a Darren.

Edison non era capace nemmeno di sostituirlo.

- Un giorno mi spiegherai il perchè - rise Edison con un'aria felice negli occhi riportandola a quella conversazione banale appena sorta.

- Non c'è un perchè - rispose la ragazza alzando le spalle - Solo, mi piace stare in loro compagnia.

- Oh bene - esclamó Edison svoltando a sinistra per poter entrare nel vialetto della casa dei genitori - allora sarai felice nel sapere che a cena ci saranno anche i miei nonni, mia cugina con il suo fidanzato e non so chi altro - riveló con un sorriso Edison mentre parcheggiava.

- A tua madre piace cucinare, insomma - commentó la ragazza ridendo mentre indossava il suo cappotto.

- Si, lo adora - confermó Edison ridendo e, uscendo, dopo qualche istante le aprì galantemente lo sportello dell'auto.

Cerys scese ridendo, sapeva che Edison stava scherzando, e lo seguì dentro la villetta aggrappndosi al suo braccio. Appoggiarsi a lui era come essere sorretti da un grande sostegno, una sorta di luce che ti portava sempre verso la retta via.

Entrarono insieme e immediatamente vennero accolti dalla madre di Edison, Marianne, una donna curata, alla moda e sempre piena di energia.

Marianne abbracció il figlio calorosamente e subito dopo Cerys, dicendole: - Oh cara, che bello averti con noi. Non vedevo l'ora di incontrarti ci sono tante cose sulle quali dobbiamo discutere.

- Per l'amor di Dio, Marianne, lasciala entrare almeno in casa - intervenne ridendo Lambert, il padre di Edison, salutando a sua volta entrambi.

- Sempre il solito guastafeste - sbuffó la donna, poi,dando loro le spalle, li scortó altrove dicendo - Venite, andiamo di là. I nonni non saranno puntuali come sempre.

- E noi che credevamo di essere in ritardo - disse il giovane ridendo e prendendo di nuovo a braccetto Cerys.

- Lo siete - disse Marianne - ma almeno sarete i primi a tener compagnia ai nostri ospiti speciali.

Edison e Cerys si guardarono con aria diverita, sapendo già chi si sarebbero ritrovati in salotto.

Varcarono la soglia ed inaspettatamente il mondo di Emely si congeló.

Strabuzzó gli occhi e immobile fissó quella figura maschile che risaltava ai suoi occhi maggiormente delle altre.

Quel corpo.

Quelle mani.

Quei capelli.

Quel viso.

Quelle labbra.

Quegli occhi azzurri...

Cerys aveva già ammirato una simile bellezza e non poteva averla davvero di fronte ai propri occhi, non poteva essere reale, concreta.

Migliaia di sensazioni e sentimenti diversi e contrastanti trascinarono il suo corpo come un fiume in piena.

I ricordi riaffiorarono in maniera più vivida e il mondo continuava a rimanere congelato.

Quel ragazzo ebbe la sua stessa identica reazione, nemmeno lui avrebbe mai potuto pensare di incontrare di nuovo proprio lei: il suo amore, il suo cuore, la sua condanna, la sua rovina.

Guardó quel viso come la prima volta in cui l'aveva vista e dalle sue labbra fuoriuscì debolmente quel nome: - Emely...

Cerys lo guardó con occhi lucidi e a sua volta sussurró in maniera quasi speranzosa senza farsi sentire da nessuno: - Darren...

Nessuno dei presenti avvertì la loro tensione, la loro paura.

Solo loro due sapevano che in quella stanza dopo tre anni, pianti e dolori, si stavano ritrovando Emely Anderson e Darren Murs.

Ed ecco qua per voi la fine, tanto attesa o tanto temuta, chissà. Con questo epilogo concludo ufficialmente Censored e cominceró a correggerlo, vi ringrazio per il sostegno e i commenti ricevuti. Come mi avete consigliato Censored avrá un sequel e (rullo di tamburi) si chiamerá Cajoled, che cominceró a pubblicare su wattpad sabato sera. Spero che lo seguiate in molti e che vi piaccia proprio come Censored. Mentre, spero, attenderete Cajoled, se avete domande, dubbi, richieste o chiarimenti non esitate a chiedere, potete contattarmi tramite messaggi privati o in bacheca se vi va.
Vi ringrazio profondamente per tutto e nulla, vi adoro e mi avete aiutato nel credere di nuovo in me stessa e in questa mia passione: significa molto per me.
Vi amo e se potessi vi abbraccerei uno per uno❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️ vi aspetto per Cajoled a presto❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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