Atto XXVI

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Nell'episodio precedente di Tomatiful che serve per la trama di questo episodio...

"France... per caso sai dove sia? Non l'ho più visto da... well, un bel po'."
"France? Nope. È venuto qui a trovarti quando eri in coma, ma quando mi sono dichiarato e ti sei svegliato, ha lasciato l'ospedale, e non l'ho più visto."
"... oh... thanks."
"Bonjour, France! Da quando mam... cioè Angleterre si è risvegliato, non sei più uscito di casa. Quindi... sto venendo a casa tua, ok?
France? Où es tu? Sono venuto a trovarti come... oh, mon Dieu, PÈRE!"

** Buono tomato, buono tomato, buono buono uh! Tomato! Ci vediamo a Romano, minami Italia! **

Matthew scatta verso il francese, strappandogli quello che stava per gettare nelle fiamme del caminetto. "Père! Electra Heart e Born to Die! Sono i tuoi preferiti! Te li ha regalati-" Il canadese si blocca, mentre il nome che stava per dire gli muore in gola.
"Oui. Me li ha regalati lui. Ma che senso ha, ora?" Francis appoggia con un sospiro stanco i due cd e si siede di mala grazia sulla poltrona, accendendosi una sigaretta con le dita vagamente tremanti.
Canada, a bocca asciutta, quasi sussurra una domanda, della quale sa già la risposta.
"Tu... lo ami?"
"Oui. Più di qualunque altra cosa al mondo. Merde, è peggio della nicotina, non riesco a liberarmi di lui." Le labbra di Francia si curvano in un sorriso arido, senza una traccia di felicità, mentre le dita tengono in mano la sigaretta, non curanti della cenere che si deposita sui pantaloni della nazione. "Però se questo è quello che vuole, quello che può renderlo felice, non sarò io a rovinargli la festa."

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"привет, Alfred." ('Ciao', n.d.t)
America sente un brivido corrergli lungo la schiena, quando da dietro alle spalle sente una voce ben nota scandire il suo nome.
"Ivan." Si gira lentamente, notando con preoccupazione che ogni traccia del perenne sorriso del russo è completamente sparito dal suo viso.
"Ho sentito che ti stai per sposare con Англия." ('Inghilterra', n.d.t)
L'americano non può fare a meno di trasalire: è disprezzo quella nota che rende così amaro il nome pronunciato, o è qualcosa di più? Qualcosa come... gelosia.
"Sì, hai sentito bene." Il capitalista sfodera uno dei suoi sorrisi più sfolgoranti, che fa lievemente vacillare l'espressione stoica di Russia. "E quindi? Sei venuto per congratularti o per rovinare la festa? Perché in questo caso, sei pregato di an-" Alfred trasalisce, sentendosi sbattere contro il muro e vedendosi bloccato dalle mani del comunista, una delle quali attorno al suo collo.
"Smettila di fare il bambino viziato e apri gli occhi, Америка." ('America', n.d.t) Ringhia Ivan, stringendo la presa della mano sul collo. "Non potrà mai funzionare fra voi due, probabilmente il coma gli ha scombussolato il cervello."
L'americano si sente puntati contro due occhi blu violacei carichi di disprezzo e di altre emozioni confuse. "In quanto a te... non sono neanche certo che tu ce l'abbia."
Facendo due passi indietro, lascia andare l'altro che crolla in ginocchio.
"Pensaci su, Америка." Dichiara, per poi voltarsi e andarsene. Troppo in fretta. Se Alfred fosse più empatico e meno ottuso, forse capirebbe che è a causa di lacrime che, per la prima volta dopo secoli, bagnano le guance della nazione russa.

To be continued...


Yep. I'm still alive.

TomatifulWhere stories live. Discover now