Quattro

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Respirai profondamente mentre le mie mani si contrassero involontariamente.
Entrammo tremando nella nostra casa oscura col cuore che batteva a mille. In salotto, sul divano come sempre, c'era mio padre. Era spaparanzato con lo sguardo attaccato alla TV. A stento riuscivo a credere che quell'uomo un tempo era stato il mio mito. Beh, in parte era dovuto alle descrizioni che gli dava mia madre.

Era un pomeriggio d'estate. Al tempo avevo solo quattro anni. Me ne stavo seduto al tavolo della cucina a colorare un disegno. Questo rappresentava mia madre, mio padre e la mia sorellona, tutti e tre felici con dietro un grande sole giallo e un arcobaleno. Stavo terminando di colorare quest'ultimo, quando sentii la voce di mia sorella, che stava seduta davanti a me a passarmi qualche volta le matite colorate.
"Mamma... Ma tu... Perché ami papà?"
Al tempo papà non aveva ancora manifestato il suo lato violento e mamma ne era ancora innamorata persa.
"Beh... Per i suoi occhi... Scuri e profondi..."
Aveva lo sguardo rivolto al soffitto, cercando di immaginare meglio come era bello e come era fortunata ad avere suo marito.
"Poi... Eheh... Il 'basso' é molto..."
Lyra la interruppe.
"Mamma! Non... Lo... Voglio... Sapere..."
"Ohh, andiamo Lyra... Va bene il carattere e tutto, ma bisogna guardare anche il pen..."
Mia madre posó gli occhi su di me, tossicchió e cambió argomento.
Eh sì, mio padre era un uomo attraente, affascinante... Ed era il mio mito.




Odiavo essere me.

Passivo Aggressivo|| A Ticci Toby Fan FictionWhere stories live. Discover now