Dodici

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Lyra tornó poco dopo con un panino enorme su un piatto che lo conteneva a malapena.
"Al burro d'arachidi, come piace a te"
Sorrise e mi guardó in attesa di un mio sorriso o un mio ringraziamento. Non dissi nulla, nemmeno la guardai.
"Toby" poggió il piatto sul comodino accanto al mio letto e sospiró "Che é successo?"
Non volevo dirglielo. Non dovevo dirglielo. Rimasi in silenzio a contemplare il soffitto. Rimase a fissarmi per qualche minuto, in attesa di una mia risposta. Niente.
"Devo andare a scuola, adesso. Torno presto, okay?"
Mi sorrise, ma io non ricambiai. Si avvicinó a me e mi accarezzó i capelli, poi sospiró e se ne andó sconsolata. Rimasi tutto il giorno sul mio letto, in apparente silenzio. Il mio cervello era un via vai di parole, invece. Cosa avrei dovuto fare il mattino dopo? Sarei tornato a scuola, l'avrei rivista e non volevo. La odiavo, come odiavo quel ragazzo che poteva averla. Il sole caló e io decisi cosa fare. Sarei stato invisibile, ai margini della scuola. Non dovevo farmi notare, assolutamente.
Mi alzai dal letto e guardai il panino ormai immangiabile. Sarei stato ció che avrei sempre dovuto essere. Mi diressi verso l'armadio e presi dei jeans blu e una maglietta nera a maniche corte. Posai i vestiti sul letto, mi spogliai e andai a dormire.

Odiavo essere me.

Passivo Aggressivo|| A Ticci Toby Fan FictionWhere stories live. Discover now