Capitolo 4

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<<Hey Bang che sorpresa sentirti>> Sara? Cosa ci fa lei con il suo telefono... a meno che...

<<Cosa hai fatto?>> dico raccogliendo tutta la rabbia che trovo

<<Nulla lo solo ospitato in un posto con me>> risponde ridendo

<<Dove?>> chiedo usando un tono molto arrabbiato

<<Calmati YongGuk non gli ho fatto nulla, per ora>>

<<Perché, perché l'hai fatto? Ti avevo detto di tenerlo fuori da questa da questa storia>>

<<E' vero, ma per me è una minaccia e devo neutralizzarlo>>

<<Ma ti senti? Non siamo mica in una serie TV ho un film, questa è la vita reale cazzo!>> mi passo le mani nervosamente tra i capelli<< Passamelo>>

<<Ciao YongGuk>> dice con voce di uno che ha pianto

<<Hey Mr. Rabbia scusa il ritardo ma... Tutto bene?>> allontano il telefono dall' orecchio

<<Non posso più venire, andate voi>>

<<Come vuoi>> e partono subito sgommando

<<Ascoltami bene, non mostrare segni di debolezza, rispondigli amo nosillabi e non dire nulla di personale>> pausa << Mi hai capito?>>

<<Sì...>>

<<Sai dove ti trovi?>>

<<No, ma è una casa molto grande con molti mobili antichi e...>>

<<Ora basta avete già parlato abbastanza>>interviene Sara

<<No devo ancora dirgli una cosa>> dico arrabbiato. Ho capito dove sono, a casa di lei

<<Dilla a me>> ci penso un po' poi gliela dico tanto non capirebbe

<<Ti amo Choi Joon-Hong, vengo a salvarti>> dico in coreano

<<Oh andiamo non puoi dirlo in italiano?>> sbuffa

<<No, ora o glielo dici o gli passi il telefono>> sento un po' di fracasso dall'altra parte del telefono e poi dei mormorii incomprensibili da parte di lui, gli ripeto quello che detto a lei

<<Anch'io>> dice << Fai presto>> aggiunge. Mi si spezza il cuore a sentirlo parlare con quel tono triste, ma allo stesso tempo si riempie di gioia nel sentire che in ogni caso conta su di me.

<<Bene ci sentiamo presto Bang YongGuk>> e riattacca.

Corro su per le scale del palazzo e spalanco la porta d'entrata

<<Tesoro che succede, non sei andato alla festa?>>

<<Choi... Sara... e poi...>> incomincio a dire, ma sono talmente agitato che non riesco a costruire una frase di senso compiuto.

<<Calmati e dimmi cosa succede>> dice prendendomi per le spalle

<<Sara ha rapito Joon-Hong e io so dove si trovano>> dico cercando le chiavi della macchina di mia madre

<<Tieni >> dice porgendomele << Pensavo di andare a ballare con la signora del 3° piano, ma questo è più importante. Ora va>>prendo le chiavi, gli do un bacio sulla guancia e corro fuori.Raggiunta il veicolo metto subito in moto e parto verso la casa di quella stronza puttanella che se ci prova un'altra volta chiedo una ricetta ad Hannibal e me la cucino. Quando arrivo in quella casa maledetta scendo dalla macchina senza neanche spegnerla e corro verso il portone, busso con molta forza e insistentemente

Amami mio infinitoWhere stories live. Discover now