Capitolo 5

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<<Mamma, mamma sono io apri gli occhi>> dice con tono supplicante. Mi ribolle il sangue dalla rabbia. Incomincio a chiedere in giro se qualcuno ha visto qualcosa, ma tutti rispondono che o sono appena arrivati o che quando l'hanno trovata non c'era nessuno.

Raggiungo Joon vicino a sua madre e dico quello che mi hanno detto le persone qui presenti, nulla praticamente. Chiamo l'ambulanza che arriva un quarto d'ora dopo. Potrebbe centrare Sara con tutto ciò? Poco probabile, ma non impossibile. Quando Joon sale sull'ambulanza con sua madre torno a casa più in fretta che riesco e racconto tutto a mia mamma

<<Andiamo>> dice appena finisco di parlare. Arrivati lì chiediamo informazioni su di loro, poco dopo la signora all'accoglienza ci informa che al momento non possiamo andare, ma possiamo aspettare qui. Dopo quasi due ore di attesa snervante finalmente la signora ci avvisa che si trovano in terapia intensiva nella stanza B21. Prendiamo subito l'ascensore e saliamo fino al quinto piano, percorriamo vari corridoi fino a trovare la stanza.Appena svoltiamo il corridoio vedo qualcuno accasciato a terra che piange, solo che non è uno qualunque è Joon, il mio Joon. Appena ci vede ci viene incontro e mi abbraccia piangendo come una fontana,cerco di confortarlo più che posso

<<Come sta?>> chiede mia mamma

<<Non ha ancora ripreso conoscenza, però dicono che sia stabile. Ha varie contusioni su tutto il corpo e un'emoraggia interna che per fortuna sono riusciti a fermare>> dice tra i singhiozzi, esce un medico dalla stanza

<<I parametri vitali sono buoni, non è ancora cosciente ma se continua così probabilmente potrebbe esserlo nel giro di qualche giorno>>dice dopo essersi presentato a noi, annuiamo e lo ringraziamo

<<Io resto qui con lei, voi non siete costretti a rimanere se non volete>> dice

<<Noi restiamo qui, vai tranquillo e poi non possiamo lasciarti da solo proprio ora>> dico massaggiandogli la schiena, risponde con un grazie commosso ed entra dentro la stanza

<<Hai idea di chi può essere stato?>> chiede mia madre dopo esserci seduti

<<La prima persona a cui ho pensato ovviamente è Sara, oltre a lei non so chi altro può fare una cosa simile>>

<<Non voglio dire che lei sia innocente però bisognerebbe cercare anche altri "sospettati">> annuisco,beh sì ha ragione però penso che Sara in un modo o nell'altro centri qualcosa.

Nelle ore successive, fino a tarda sera, restiamo in ospedale per vedere se si sarebbe svegliata.

<<Signorino non può restare oltre, deve andare a casa, può sempre tornare domani durante l'orario per le visite>> dice il medico a Choi

<<Io voglio restare, io devo restare, non posso abbandonarla così!>>

<<La prego non faccia storie o dovremmo usare la forza>>

<<Io no me ne vado!>> entro nella stanza per farlo ragionare

<<Choi, ascoltami, torneremo domani. Ormai è sera inoltrata, hai bisogno di riposare>>

<<Non voglio lasciarla qui da sola>>

<<Non è da sola, ci sono i medici. Ti prometto che torneremo domani appena iniziano gli orari di visita>> sposta lo sguardo tra me,sua madre e il medico un paio di volte prima di convincersi andarsene

<<Trattatemela bene o ve la dovrete vedere con me>> dice prima di uscire.

Usciamo dall'ospedale e ci dirigiamo in macchina, fa molto più freddo rispetto a quando eravamo arrivati. Saliamo in macchina e partiamo,si forma un silenzio alquanto imbarazzante tra noi e come se nessuno volesse parlare perché avesse paura di dire qualcosa di sbagliato.

<<Siamo arrivati>> annuncia mia madre parcheggiando << Choi sta dormendo, credo che dovremmo svegliarlo>> guarda lo specchietto retrovisore

<<No, lasciamolo dormire lo porto in braccio, tu tienimi il portone aperto>> dico. Scendo dall'auto, apro la portiera dal suo lato e cercando di non svegliarlo lo prendo in braccio. Quando raggiungo mia madre saliamo in ascensore e una volta arrivati a casa lo poso sul mio letto, gli tolgo giacca e scarpe e le poso in salotto insieme alle mie

<<Molto probabilmente oggi dormo sul divano>> dico

<<Puoi sempre dormire con me>>dice lei

<<Mamma... no ne abbiamo già parlato>>

<<Come vuoi. Vado a prendere la coperta>>

Torno in camera per mettergli le coperte, visto che fa freddo e anche se con molta difficoltà ci riesco. Lo guardo per un po', a guardarlo così sembrerebbe che non abbia problemi, però ne ha, non quanto me,ma ne ha; Gli scosto i capelli da viso e gli lascio un rapido bacio sulla fronte. Quando faccio per alzarmi sento come un peso che mi trattiene e poi mi ritrovo la faccia di Choi molto vicina alla mia tanto da sentirmi il suo respiro sulla mia pelle, pochi istanti dopo non ho solo il suo respiro su di me, ma anche le sue labbra

<<Choi, ma... che stai facendo, sei sveglio?>>

<<Mai stato più sveglio,la delicatezza non è proprio il tuo forte sai>> dice ancora molto vicino a me

<<Quello che hai appena fatto... perché l'hai fatto, cioè perché ora?>>

<<Non so perché l'ho fatto ora, è come se avessi bisogno di avere qualcuno che so per certo che nonostante tutto rimarrà al mio fianco e quel qualcuno vorrei fossi tu, Bang YongGuk>> nessuno mi ha mai detto una cosa così profonda. Mi avvicino nuovamente a lui e stavolta sono io a baciarlo con un bacio profondo pieno di sentimento, sopratutto amore, amore per lui

<<Io ci sarò sempre per te>> dico dandogli un altro bacio, ma stavolta più breve << Ora riposa>> dico andandomene

<<Dove vai?>>

<<A dormire>>

<<Non dormi qui con me?>>

<<Se vuoi...>>

<<Beh sì e poi è il tuo letto>> dice spostandosi per lasciarmi spazio << Sai è stato molto gentile da parte tua portarmi fino a qui in braccio>>

<<E' stato un piacere>> dico sorridendo

<<C'è ancora una cosa che non mi è chiara di te>> incomincia

<<Cosa?>>

<<Il fatto che con ogni persona usi un carattere diverso, del tipo che con me ne usi uno, con tua madre un altro, con gli amici un altro ancora e così è difficile capire chi sei veramente>>

<<Sinceramente neanche io so chi sono veramente. Ormai non lo so più da anni>>

<<Vuoi parlarne?>>

<<Non ora, dobbiamo riposare>> dico mettendomi sotto le coperte,annuisce e fa lo stesso


<<Buonanotte>> dice girandosi per darmi le spalle. Gli metto un braccio intorno alla vita e lo attiro a me facendo combaciare la schiena sul mio petto. Anche se non lo vedo so per certo che sta sorridendo. Mi addormento ripensando al bacio.

SPAZIO AUTRICE:

Scusatemi per il capitolo corto!

Scusatemi per il capitolo corto!

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-Val

Amami mio infinitoWhere stories live. Discover now