Capitolo 8

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La mattina seguente facciamo la solita routine e quando usciamo da scuola, alle 2:15, andiamo a trovare sua madre. Quando usciamo di lì, dopo un paio d'ore, andiamo a casa sua

<< Io vado a prendere della roba da vestire, se vuoi aspettami qui>> dice quando entriamo,annuisco e mi siedo sul divano. Dopo circa un quarto d'ora arriva con un borsone << Adesso devo solo cercare un'ultima cosa e poi possiamo andare>> dice incominciando a cercare questo "qualcosa"

<< Se mi dici cos'è ti posso aiutare>>

<< No tranquillo dovrebbe essere da queste parti... eccolo!>> dice prendendo un cellulare, molto probabilmente di sua madre, e mettendoselo in tasca<< Bene ora possiamo andare!>> prende il borsone e la giacca e si avvia alla porta. Più i giorni passano più diventa enigmatico. Mi alzo e lo seguo. C'è sicuramente qualcosa di molto importante che non mi vuole dire, daltronde anch'io non gli ho detto molte cose << Stavolta sei tu quello silenzioso>> dice prima di entrare. Beh vedi tu ogni tanto diventi misterioso cosa dovrei fare?!

<< Stavo pensando>>dico in mia difesa

<< A cosa?>>

<< Non c'è una cosa precisa a cui pensavo>> mi guarda come se non avesse capito, ma non chiede nulla. Ci togliamo scarpe, giacca e poi lui va a sistemare la sua roba. Dopo cena incominciamo a prepararci per la notte e appena e ora andiamo a dormire. Nelle settimane successive facciamo la solita routine scuola – ospedale – casa.

<< Ah questa non ci voleva>>dice guardando il telefono di sua madre

<< Che succede?>>chiedo anche se so già che non mi risponderà, infatti mi liquida con un " niente", sbuffo e mi siedo sul divano << Se non mi fossi affezionato così tanto a te ti avrei già sbattuto fuori casa>> dico pensando tra me e me ad alta voce

<< Uhm?>> dice lui

<< Niente>> mi alzo evado a fare la doccia. Quando entro lascio scorrere l'acqua calda sul mio corpo. Lascio passare 1, 2 ,3... 5...10... 20 minuti nella stessa posizione immobile sotto il getto d'acqua a pensare a cosa m sta nascondendo Joon; è una cosa seria o una cavolata? Mi devo preoccupare?

<< Yong tutto ok? E' quasi mezz'ora che sei lì>> dice Joon bussando alla porta

<< Sì, sì tutto apposto,tra un po' esco>> incomincio a lavarmi in fretta, esco con solo l'asciugamano addosso. Appena mi vede arrossisce di colpo

<< Emm.... ecco... vedi...il fatto e che ci stavi mettendo tanto e di solito tu fai in fretta quindi stavo incominciando a preoccuparmi>> gli do un bacio sulla guancia per rassicurarlo

<< Non volevo farti preoccupare, scusa>> vado verso la camera << In ogni caso grazie per esserti preoccupato per me>> e mi chiudo la porta alle spalle. Mi cambio in fretta e poi controllo il telefono, per fortuna ho poche notifiche. Sento bussare alla porta

<< YongGuk possiamo parlare?>> chiede Joon con voce bassa come se non volesse disturbare qualcun'altro, gli dico di entrare.

Quando entra si siede sul letto difronte a me mantenendo una certa distanza, la cosa mi fa pensare.Rimane in silenzio

<< Di cosa volevi parlare?>>chiedo per invogliarlo a parlare

<< Stavo pensando che ti starai chiedendo perché molte volte sono pensieroso e che non ti dico le cose>> inizia

<< E' vero, me lo chiedo spesso>> ammetto

<< Ecco, quindi stavo pensando che forse sarebbe meglio se svuotassimo il sacco tutti e due così possiamo calmarci e non ci sarebbe più tutto sto mistero tra di noi>> rimango sbalordito da questa sua richiesta, non pensavo sarebbe arrivata così presto, però ha senso

Amami mio infinitoOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz