Capitolo 6

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La mattina seguente quando mi sveglio sono stranamente felice e rilassato.

<< 'Giorno>> dice stiracchiandosi Joon, rispondo in egual modo, ci alziamo dal letto e andiamo a fare colazione poi ci laviamo, vestiamo, appena siamo pronti saliamo in macchina e andiamo all'ospedale

<< Non ho visto tua madre stamattina>>

<< E' al lavoro, dovrebbe tornare oggi pomeriggio>>

<< E non ci va in macchina?>>

<< Probabilmente è andata con una sua collega>>.

Quando arriviamo al parcheggio scendiamo e rifacciamo la stessa strada di ieri

<< Ti aspetto qui>>dico quando arriviamo davanti la porta della camera, annuisce ed entra.

Le ore passano molto lente, prendo il cellulare e incomincio a vagabondare sui social cercando le più svariate cose

<< Mamma?... Mamma! Serve subito un medico!>> urla Joon dalla camera con le lacrime agli occhi e poco dopo arrivano degli infermieri che si fanno largo nella stanza chiedendogli di uscire.

<< Cos'è successo?>>chiedo andandogli incontro.

<< Non lo so, un attimo prima era tutto'apposto e uno dopo...>> e scoppia a piangere,gli faccio poggiare la testa sulla spalla e gli massaggio la schiena finche non si tranquillizza del tutto. Dopo quasi mezz'ora medici e infermieri escono da quella piccola stanza d'ospedale.

<< Siamo riusciti a stabilizzarla, a quanto pare il trauma celebrale e più grave di quello che sembrava e proprio per questo gli abbiamo indotto il coma farmacologico>> dice uno dei medici abbassando lo sguardo.Cosa? Coma farmacologico? Ma scherziamo? << Serve che un familiare compili dei moduli...>>

<< Non ho familiari oltre a lei qui, in Italia>>

<< Un adulto che possa garantire per la famiglia, magari un amico?>> annuisce <<Bene, allora te li consegno e riportali entro domani>> con mani tremanti li prende << Adesso tua madre a bisogno di riposare,potrai tornare domani >> dice mettendogli una mano sulla spalla, meglio che la togli o ti spezzo le braccia. Salutiamo e c'è ne andiamo.

<< Posso farti una domanda?>> chiedo quando entriamo in macchina, annuisce <<Chi sarebbe questa persona che firmerebbe quel fogli?>>

<< Tua madre>> dice sospirando

<< Mia... madre>> dico indicandomi

<< S', beh io mi fido di tee di conseguenza di tua madre ed essendo che non ho nessuno oltre a... mia madre... pensavo che lei fosse la persona migliore di cui possa fidarmi ora>>

<< Penso proprio che li firmerà>> dico asciugandogli una lacrima sull'angolo dell'occhio.

<< Grazie>> dice, gli lascio un bacio sulla fronte e metto in moto.

Quando arriviamo a casa è quasi ora di pranzo, quindi incomincio a preparare la pentola per la pasta e preparo la tavola.

<< Vuoi una mano?>>

<< No, no tranquillo va'pure a riposarti>>

<< Non sono io quello malato>>

<< E' vero malato no, ma sconvolto sì>> lo guardo per un po' << Scusa, è solo che mi preoccupo per te>> dico prendendogli il viso tra le mani, mette le sue sopra le mie

Amami mio infinitoWhere stories live. Discover now