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Mateo le slacció le manette e la fece sedere.

"Io amavo tua sorella,piú della mia vita."

Federica rimase sorpresa,da quella dichiarazione.

"Ho cercato di proteggerla,di nascondere tutto,ma non ci sono riuscito."disse guardando un punto non definito della stanza.

"Sono sicura che Genny lo sá."gli disse mettendogli una mano sulla spalla.

"Ora voglio farlo con te.Ti devo proteggere,niña."disse rivolgendole uno sguardo triste.

"Sono capaci di tutto."continuó.

"Devi portarmi la valigetta che Genny aveva,è in camera sua,piú di questo non só."disse Mateo tirando sú col naso.

"Dopo di ché,parleró io col capo e chiuderó la questione,promesso."disse sorridendo lievemente.

"Grazie."disse semplicemente Federica.

"Tra tre giorni,al capannone abbandonato."la informó il biondo prima che Federica varcasse la soia della porta.

Federica annuí e si diresse a casa.

Ora capiva tante cose del passato di sua sorella.

Torino.

"Paulo,ho una brutta sensazione."disse Simone stoppando il gioco e tenendosi il petto all'altezza del cuore.

"Non ti senti bene,Simo?"chiese abbastanza allarmato Paulo.

"Nono sto bene,ho solo dolore qui."disse indicando il centro del cuore.

"Ed un nodo in gola."disse sdraiandosi sul divano.

Paulo gli portó un bicchiere d'acqua,e così si calmó,pian piano.

"Quando vai da lei?"chiese Paulo.

"Fine settimana,vado a riprendermela."rispose Simone.

Sorrise subito dopo,pensando a quando avrebbe rivisto i suoi occhi,pensando a quando avrebbe provato la bellissima sensazione dei loro corpi abbracciati.

Gli mancava e molto anche,senza di lei non era vita.

Napoli,3 days after.

"Questa é la valigetta,dovrebbe esserci tutto quello che ti serve."disse porgendogliela.

"Grazie Federica."disse stringendole la mano.

"Fai sempre attenzione,guardati le spalle."si raccomandó il sudamericano.

"Stai tranquillo!"gli sorrise lievemente allontanandosi a passo lento da quel posto.

Arrivó in auto e dopo aver fatto un giro per la sua bella Napoli che si era goduta in quei giorni,andó all'aereoporto.

Sbrigó tutti i convenevoli pre-volo e si sedette,dato che mancavano 20 minuti all'imbarco.

Si sedette e sorrise,spontanemente pensando che finalmente tornava da Simone,dalla squadra.

Si era chiarita le idee,avrebbe lottato fino all'ultimo per lui,lo amava profondamente e nulla avrebbe potuto separarla da lui.

Si risveglió dai suoi pensieri quando udí una voce alle sue spalle.

"Signorina."disse,semplicemente una voce cupa.

Poi ricordó una mano dinanzi alla bocca ed un odore particolare invaderle le narici,poi piú nulla,solo il buio.

"Ciao principessa.."udí all'orecchio.

Mi reina🌟\Zaza S.Onde histórias criam vida. Descubra agora