I lunghi capelli sono sciolti sul cuscino e si arricciano in ribelli boccoli scuri, creando delle spirali; la bocca leggermente dischiusa. Metà del viso è nascosto dalla sua mano, mollemente poggiata sul cuscino. Dorme quietamente.
La sua non è sicuramente la bellezza perfetta delle dee di Asgard, con la pelle diafana e i capelli intrecciati d'oro, sempre fiere ed egocentriche come le molte lady di corte, ma nemmeno rude e aggressiva come l'indomabile Lady Skadi.
No, i suoi capelli neri evocano la bellezza della notte, e le piccolissime ombre che le punteggiano gli zigomi ricordano il colore della sabbia di Asgard; non è troppo concentrata su sé stessa, anzi è socievole ed altruista.
Lei riesce a donarmi una pace che mai avevo provato prima, a fare sembrare ogni momento prezioso, perfetto, piacevole. Come ieri sera. Aveva riso allegramente quando si era accorta di essersi sporcata l'angolo della bocca con un po' di zabaione, e poi era rimasta tranquilla ad ascoltare il suono dell'acqua tra le calli, come fosse la musica più sublime di tutte. Con lei tutto è magnifico nella sua semplicità, così lontana dai fasti di Asgard. Nessun avrebbe potuto essere più bello di quella riva, con lei, a Venezia.
Anche adesso, guardarla dormire mi sembra bellissimo, vale più di tutti i cieli che ho contemplato da bambino.
E' davvero così importante il potere? Essere divini?
In cosa noi siamo migliori? Siamo immortali, ma viviamo davvero? O abbiamo perso il vero significato del vivere? La vita immortale di Asgard per me è soprattutto sofferenza. Ogni luogo, anche il mondo dorato di Asgard, non ha alcuna luce, alcuna bellezza, se non puoi condividerla. Potrei forse farlo con un padre che mi ha usato? Con un fratello che usurpa i miei diritti?
Non avevo capito cosa trovasse Thor nelle mortali di così straordinario; non sono belle nemmeno la metà di una dea, né altrettanto aggraziate. Eppure loro riescono a regalargli quella scintilla di calore umano di cui si è innamorato.
Per questo mio fratello ... no. Lui non è mio fratello, non lo è mai stato.
Nemmeno Odino è mio padre. Io non appartengo ad Asgard.
E non appartengo nemmeno a Midgard. Io appartengo alla vendetta.
Mi alzo dal bordo del letto dove ero seduto a contemplare Clary dormire.
E' una mortale. Cosa spero di trovare in più guardandola?
No, devo solo prendere la Chiave.
Poi me ne andrò.
E' tutto.
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Let me In
Fantasy"Di cosa devi parlarmi?" "Del tuo regalo di compleanno" "Zio, avevo detto niente regali!" esclama con aria di rimprovero la ragazza, ma sorridendogli calorosamente. Sebastian le tende un pacchetto nero, una scatolina lunga e stretta. Al suo interno...