La luce è fastidiosa, quasi accecante.
Calo ancora di più il cappuccio del mantello sul viso e accelero il passo, diretto alla sala del Trono.
Il palazzo è enorme, molto diverso dal mio. E la luce è estremamente fastidiosa; dovunque, si riflette sui pavimenti, sulle colonne, sulle porte d'oro massiccio.
I miei occhi non vedevano la luce da molto tempo, troppo forse.
Entro, furtivo, nella sala, ed i miei passi risuonano cupi nell'aria.
Odino mi aspetta, immobile, seduto sul trono. Dal suo unico occhio segue i miei movimenti.
Da bambino, mia madre raccontava sempre le storie degli dei, di Asgard. E sempre, tra le sue storie, c'era quella di come Odino avesse perso il suo occhio alla fonte di Mimir. Ma non credevo che avrei combattuto al suo fianco. Non credevo che l'avrei mai conosciuto. Non credevo che sarei stato qui, oggi, dinanzi a lui.
Dal suo unico occhio di ghiaccio, Odino mi guarda.
"Non devono vederti qui" esordisce.
"Grazie per l'accoglienza."
"Per cosa sei venuto?" continua, impassibile.
"Ho una richiesta" dico.
"Dopo tutto quello che ti ho dato, tu ancora osi chiedermi qualcosa? Io ti ho fatto diventare re!"
"Pensi che relegarmi in quel Regno dimenticato e odiato da tutti sia una ricompensa sufficiente? Io ho combattuto la tua battaglia. Ho sconfitto i tuoi nemici" ringhio, stringendo i pugni "Io sono morto per te!"
Il Padre degli Dei rimane immobile, in silenzio.
"Cosa vuoi, dunque?"
"Una moglie" rispondo.
"Nessuna Dea accetterebbe mai una proposta di matrimonio simile."
"Motivo per cui sono venuto da te. E, credimi, la cosa sarà vantaggiosa per entrambi."
"In che modo?"
"Io voglio una Dea, e so chi voglio. La più bella tra loro, quella nei cui occhi mare e terra risplendono."
"Freya* non accetterà mai" ribatte quietamente lui.
"Non sto parlando di Freya" taglio corto "Sto parlando di Hel."
"La figlia di Loki?"
"Esatto."
"E in che modo questo matrimonio sarebbe vantaggioso per me?" ribatte "Loki è mio fratello*, un patto di sangue ci ..."
"Risparmiami le tue bugie, ti prego" lo interrompo "Tutti i Nove Regni sanno che tu non consideri davvero Loki come tuo figlio. E' schernito da tutti, te compreso. E tutti sanno di come ti sei liberato in fretta dei suoi figli bastardi. Prima Jormungard*, poi Fenrir*. Questa potrebbe essere la tua occasione per liberarti anche di lei."
"Loki si appellerà sicuramente al nostro legame, al nostro patto" risponde "Non posso cederti Hel, se lo facessi ..."
"Non tratteresti lei e suo padre allo stesso modo degli altri Aesir, lo so" lo interrompo nuovamente "Ma lascia fare a me. Hel sarà mia moglie e tu rimarrai fuori da questa storia.
Avremo entrambi quello che vogliamo."
"Sia" conclude lui, dopo un attimo di pausa.
Mi congedo con un cenno del capo e sorrido trionfante all'ombra del mio cappuccio.
*Freya: dea norrena della bellezza e dell'amore. Appartiene alla stirpe dei Vanir come suo fratello Frey.
*Loki: con 'fratello' si intende che attraverso un patto di sangue Loki è divenuto in tutto e per tutto un Aesir. Il termine 'fratello' non indica un grado di parentela ma è il segno dell' appartenenza allo stesso popolo.
*Jormungandr: figlio di Loki e della gigantessa Andgrbodha, è conosciuto anche come Serpente di Midgard poiché è il serpente che avvolge la terra, incatenato sotto i nostri mari e i nostri oceani.
*Fenrir: figlio di Loki e della gigantessa Angdrbodha; a causa della sua grandezza e per paura che potesse ucciderli, gli Aesir hanno incatenato il lupo ad una roccia con delle potenti catene runiche forgiate dai nani. Fenrir riuscirà a liberarsi e darà così inizio al Ragnarok, il Crepuscolo degli dei.
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Let me In
Fantasy"Di cosa devi parlarmi?" "Del tuo regalo di compleanno" "Zio, avevo detto niente regali!" esclama con aria di rimprovero la ragazza, ma sorridendogli calorosamente. Sebastian le tende un pacchetto nero, una scatolina lunga e stretta. Al suo interno...