;; 05Yugyeom

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Andare all'università ed essere una matricola è davvero una rottura di palle, forse era meglio andare a lavorare con quello stronzo di mio padre che perdere tempo dentro questo palazzo pieno di figli di papà che sanno già di avere un futuro roseo.

Onestamente mi sono iscritto a Giurisprudenza  soltanto per zittire una volta per tutte mio padre e andare contro tutte le sue stupide ambizioni e contro tutte le idee che aveva già deciso da tempo per me.

Ha sempre avuto il controllo della mia vita, sono nato e lui già mi vedeva seduto sulla poltrona in pelle nera con la sua giacca e la sua stessa cravatta.

Ma, si sbagliava.

Odio quando la gente deve fare delle decisioni senza prima parlarmene, odio essere comandato a bacchetta e non avere il diritto di pensiero o di parola.

Ma soprattutto odio la puzza di plastica che emana questa famiglia, la odio così tanto che stare a contatto con loro per troppo tempo dentro una stanza mi fa subito venire la nausea.

Volevo studiare in un'università pubblica ma lui ha insisto e mi ha iscritto inconsapevolmente in una privata, ecco perché lo odio; perché crede di potermi gestire, mi tratta come se fossi un fottuto burattino venuto al mondo soltanto per accontentare le sue esigenze.

Dopo le lezioni torno a casa, mi siedo sul divano e controllo Kakaotalk; June non mi ha scritto nulla, forse non gli piaccio e dovrei soltanto lasciarla in pace.

Yugyeom perché ti piace così tanto?
Non saprei ancora risponde a questa domanda.

Quel pomeriggio, l'ho vista e mi è subito piaciuta.

Lasciando perdere il fatto che è davvero bella e che i suoi occhi sono così scuri che somigliano a due chicchi grandi di caffè, ma forse ciò che mi ha colpito subito in lei  è stato che ho visto quello che non ho mai visto in nessun'altra ragazza: La forza, La determinazione, la stanchezza ma la capacità di rialzarsi e continuare a lottare.

Ma molto probabilmente io non gli piaccio o forse è già innamorata di qualche altro ragazzo e magari è anche ricambiata. Ed è ovvio, chi non ricambierebbe mai degli occhi come quelli suoi? Bisognerebbe essere cieco.

Forse dovrei solamente smetterla, forse è meglio lasciar perdere.

Sento il rumore metallico delle chiavi nella serratura e quando la porta si apre il mio umore peggiora: è mio padre con due scatole i di pizza in mano.

Mia madre è già in cucina che sistema la tavola, mi alzo e resto in piedi  di fronte alla tavola da pranzo. Li osservo mentre tagliano le loro pizze, sembrano una di quelle famiglie perfette che si vedono negli spot pubblicitari.

"Tesoro, non mangi?" Mi chiede mia madre mentre prende in mano una forchetta.

"Odio la pizza" gli rispondo sgarbato per poi voltarmi e camminare verso la mia stanza.

"Smettila di fare il bambino,Yugyeom! Sei ridicolo!" Mi ferma mio padre urlando, io resto di spalle davanti la porta e l'unica cosa che faccio è mostrargli il dito medio per poi ricamminare verso la mia stanza.

Odio la pizza ma sopratutto odio chi mangia la pizza con le posate e non sopporto il fatto che i miei genitori non conoscano nemmeno i miei gusti per quanto riguarda il cibo. Cioè,abitiamo nella stessa casa,cazzo! Come puoi non sapere cosa mangia tuo figlio?!

Più i giorni passano e più io divento intollerante verso la loro presenza, basta.

Chiudo la porta della mia stanza, prendo il borsone che uso per giocare a calcio e lo riempio con le prime cose che trovo dentro il mio armadio.

Esco dalla mia stanza sbattendo la porta, scendo velocemente le scale e mi dirigo verso l'ingresso di casa mia.

"Yugyeom, dove stai andando?" Mi chiede mia madre quando mi vede aprire la porta.

"A giocare a calcio" gli rispondo solamente per poi uscire.

Metto le mie cuffiette, premo play e inizio a camminare lungo la mia via senza sapere davvero dove sono diretto.

Apro Kakaotalk e cambio il mio stato:
"Sto scappando da una cosa che ho paura di volere"

 DR. MARTENSWhere stories live. Discover now