Capitolo XXII

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Per diverso tempo non ci furono più incidenti, io facevo tranquilla i miei allenamenti, ma era strana quella quiete. Che fosse la quiete prima della tempesta?
Per varie settimane andò avanti così, e mi stavo adagiando troppo sugli allori. L'unica cosa che mi infastidiva era vedere Christian e Clara insieme: -Perché mi dà ancora fastidio? Io non devo più pensare a lui cavolo!- e mi preoccupava il fatto che Linda e Jack dell'ultima volta non si erano più fatti sentire. Scrivevo spesso ma loro nemmeno vedevano il messaggio, quindi mi chiedevo cosa stesse succedendo.

Una sera mi arrivò un messaggio inquietante da parte di Jack, erano giorni che non sentivo né lui né Linda.

Ricciolina, devo parlarti, è importante, ci vediamo tra poco.

Leggere quel messaggio mi fece preoccupare, il mio cuore iniziò a battere a mille e aspettai con ansia il suo arrivo. Facevo su e giù per la stanza, pregando che non fosse nulla di così tanto grave, anzi speravo in qualcosa di bello.
Poco dopo sentii il campanello e corsi giù ad aprire.
"Ciao Jack!" lo salutai, il suo sguardo, però, non diceva nulla di buono: "Ciao." mi accennò un sorriso timido: "Che sta succedendo?" era sciupato, i capelli rovinati, espressione triste e sotto gli occhi aveva delle borse enormi, come se non dormisse da settimane, completamente diverso da quando eravamo tornati dalla piscina, aveva usato un'illusione?
"Devo dirti una cosa importante. Potremmo parlare da un'altra parte?" mi disse cupo: "Va bene, vieni." lo invitai a seguirmi.
"Dimmi che succede. Perché né tu né Linda vi siete più fatti sentire?" chiesi preoccupata.
"Linda..." si incupì: "È sparita..."
"Cosa? Di nuovo?" dissi in preda all'orrore: "Che le è successo? Come la trovo? Chi è stato? Com'è potuto accadere?" chiesi così impanicata da non accorgermi che le domande le avevo poste a una velocità a cui nemmeno io sapevo di poter raggiungere: "Calma, ho bisogno del tuo aiuto per trovarla, quando puoi?" mi disse tranquillo.
"Sempre! Farò di tutto per ritrovarla." dissi determinata.
"Bene allora ci vediamo domani mattina."
"A che ora?" chiesi agitata.
"Dopo colazione."
"Va bene." dissi sempre più in preda al panico.

Quella sera ero troppo agitata per poter anche solo pensare a mangiare.
Mamma: "Perché non mangi tesoro?"
Io: "Non ho fame..."
Papà: "Cosa ti preoccupa?"
Marta: "I ragazzi! Come tutte le ragazze della sua età." disse ironica.
Io: "Zitta piccola impertinente!" la aggredì guadagnandomi un occhiata piena d'odio da parte sua.
Papà: "Elettra!" mi ammonì mio padre.
Lo guardai storto e poi ripresi a fissare il piatto ancora pieno.
Mamma: "Elettra cosa sta succedendo?" mi chiese gentilmente.
Non risposi, mi limitai solo a guardarla un momento e poi tornai con gli occhi sul piatto trovandolo più interessante rispetto a tutto quello che mi circondava.
I miei pensieri viaggiavano in quel caos a casa mia, i miei mi chiamavano continuamente, ma io mi limitavo solo a guardarli senza perdere il flusso di pensieri che avvolgeva la mia mente, tutti quei pensieri e quei continui richiami mi stavano facendo scoppiare la testa, ma strinsi i denti e sopportai.
Finita la cena, come ormai d'abitudine, uscii nonostante quello che era successo in passato, non riuscivo a stare a casa, mi sentivo soffocare. L'esterno era quasi un richiamo, non potevo farne a meno, mi aiutava a rilassarmi. -Devo studiarmi bene anche la parte degli angeli della morte quando torno.- pensai.
Mi ritrovai a vagare per strada al buio, sentivo il silenzio rassicurante e al contempo inquietante della sera e la brezza estiva piacevole al contatto con la mia pelle, ma, come ben sapevo, qualcosa sarebbe sicuramente accaduto, ormai ci avevo fatto l'abitudine. - Cercherò di farmi trovare pronta all'occorrenza.- fu il mio pensiero su quella preoccupazione.

Stavo camminando e all'improvviso si spensero i lampioni e una palla di fuoco mi colpì in piena faccia che mi stordì per qualche secondo.
-Eh certo, come non aspettarsi un attacco?-  pensai ringhiando.
Appena mi ripresi mi preparai a combattere, l'unico problema che mi bloccava era che non si vedeva niente. Non ebbi il tempo di trasformarmi che fui colpita da altre palle di fuoco a raffica, mi coprii il viso con le braccia per evitare di rimanere stordita. Quando ci fu quell'unico momento di quiete mi trasformai e provai a sferrare il contrattacco ma invano.
"Fatti vedere vigliacco!!" urlai pronta ad attaccare.
Sentii una risata femminile e malvagia: "Allora sei una strega! Chi sei?" chiesi decisa.
La ragazza non mi rispose, ma si limitò ad attaccarmi ancora e ancora. A quel punto iniziai a lottare, colpii parecchie volte a vuoto, anche se la mia vista era adattata alla notte, non si vedeva a un palmo dal naso con il fumo che proveniva dalle palle di fuoco. Non capivo che tipo di potere potesse essere: -Che diavoleria è mai questa?- mi chiesi.
Quando colpii qualcosa, allora mi avventai su di essa e iniziai a tirare pugni uno dietro l'altro: "Svelati per quello che sei!!" le urlai, non ricevetti risposta.
Mi sentii lanciare via come se fossi una bambola di pezza e mi ritrovai imprigionata per terra sotto il peso del suo corpo incandescente, la mia faccia era diventata il bersaglio dei suoi colpi, mi stordì a tal punto da non riuscire più a muovermi, ma con quel poco di lucidità che mi rimaneva, mi accorgevo di ciò che mi accadeva intorno.
Vidi la sua figura oscura avvicinarsi al mio volto, ormai gonfio per i colpi ricevuti, e poi la vidi affianco a me accasciata in modo che le sue labbra sfiorassero il mio orecchio: "Nessuno ti salverà questa volta! Anche se hai un angelo custode, egli non potrà salvarti. Questo è solo un avvertimento, accetta il tuo destino e non soffrirai..." mi disse sottovoce. Infine la vidi voltare la testa di scatto e poi volare via rapidamente, come se fosse allarmata da qualcosa, lasciando il mio corpo insanguinato e gonfio disteso a terra inerme.

#Ciao a tutti cari lettori, so che non sto facendo molto e che vi state stufando ad aspettare, lo vedo da quanti hanno perso le speranze in me e non mi seguono più, ma ci sto provando, sono in un periodo un po' si e un po' no della mia vita, quindi, quando riesco, mi sforzo di fare ciò che devo fare.
Dunque, da come avete potuto vedere, se state leggendo o rileggendo questo romanzo, ho fatto un sacco di cambiamenti, cercando di rendere la storia più completa e più vicina al tempo libero che usano i ragazzi quando sono in vacanza, appena finirò di aggiustarla, allora inizierò a spostare tutto il racconto sull'app che uso per preparare i libri che voglio pubblicare, come ho fatto per "Angeli caduti - l'inizio di tutto". Spero che questa nuova versione l'apprezziate e spero che vogliate anche prendere il libro che ho già pubblicato. Ho ancora delle copie in sconto più il pagamento delle spese di spedizione, sono le prime che ho preso, dopodiché le venderò a prezzo pieno. Detto ciò, vi auguro una buona lettura angioletti e demonietti miei. Bacioni a tutti voi. Elisabetta.

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⏰ Terakhir diperbarui: Jan 09, 2022 ⏰

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