Capitolo 11

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Se qualcuno osa dire ancora che in amore vince chi fugge, lo prendo a testate.Giuro .
E' evidente che non ha mai amato e non sia mai uscito dalla vita, di colui il tuo cuore si dispera .
Non ho vinto anzi' tutt'altro mi sento sconfitta.
Ho passato una nottata orribile e questa mattina mi sento una catapecchia.
La paura mi ha impedito di prendere sonno .
Mi sono fatta mille domande e mille "e se..."
Jay ha dormito sul divano in sala. Si era offerto di restare a farmi compagnia, ma ho preferito evitare, lo avrei tenuto sveglio tutta la notte, e visto che ieri lui ha fatto due viaggi, il primo da Parigi a Chicago,mentre il secondo da Chicago fino a qui, ho preferito lasciarlo tranquillo .
Anche se ora mi chiedo se veramente mi avrebbe mai sentito.
Gli effetti della stanchezza si vedono.
Non sembra sentire il mio entrare e uscire dalla camera, come neanche il mio prepararmi il caffe' .
Dorme beato con una gamba appoggiata allo schienale,il braccio a penzoloni e il piu' delle coperte a terra.
Sarebbe una foto da ricatto, se non mi sentissi in pessimo stato.
E' senza ombra di dubbio il suo giorno fortunato .
Nessuno e' a conoscenza del nostro arrivo, mi aspettavano solo tra due giorni, sara' una bella scoperta per loro .
Guardo il mio orologio al polso che segna le nove meno un quarto, sono in tempo per iniziare la mia giornata lavorativa.
Non staro' ferma a piangermi addosso, ho bisogno di distrarmi e muovermi .
Cosa c'e' di meglio di una giornata piena di lavoro?
Nulla.
Esco dall'appartamento dopo aver scritto un bigliettino a Jay.
Quando si svegliera' sapra' dove trovarmi.
Scendo le scale, trovando subito un paio di ragazzi al lavoro, li saluto con la mano e mi piazzo a controllare le bottiglie mezze vuote.
Donna sbuca dalla cucina, mi guarda sorpresa e avvicinandosi con un sorriso, mi saluta- Non ti aspettevamo se non tra due giorni - dice appoggiando le bottiglie di champagne che teneva in mano sul bancone.
-Cambio di programma - rispondo semplicemente .
-Doveva essere una vacanza noiosa per farti tornare prima!- dice ridendo .
Non sa quanto si sbaglia.
-Non la potrei definire noiosa, direi ricca di scoperte- dico con uno sfuffo, mentre i miei occhi mi tradiscono, rivelando la mia tristezza .
-Oh cielo mi dispiace ! Spero nulla di grave ?-chiede improvvisamente dispiaciuta.
Inizio ad odiare la parole " mi dispiace".Mi fa sentire debole.
-Tutto bene non preoccuparti .Ho solo bisogno di distrarmi da tutto - mento, iniziando a pulire il bancone con uno strofinaccio.
-Sei nel posto giusto allora .Qui non si finisce mai di lavorare -dice appoggiando la mano a fermare la mia .
Capisce come mi sento e vuole darmi il suo conforto.
Stringo maggiormente lo strofinaccio e rispondo -Grazie - grata che non faccia domande.
-Ricco? - chiedo cambiando discorso, alche' lei ritrae la mano .
-In ufficio - risponde indicando la porta dove il capo si nasconde .
-Con chi questa volta?- chiedo .
Conosco bene quell'uomo, per sapere che se alle nove del mattino e' nel suo ufficio, significa solo che sta litigando con dei fornitori.
-Quelli delle noccioline -conferma ridendo .
E' sempre il solito.
-Vecchie abitudini sono dure a morire, vado a dargli manforte -dico con un sorriso sincero .
-A tuo rischio e pericolo - mi avverte allontanandosi.
Mi avvicino alla porta del grande capo, busso e aspetto che mi inviti ad entrare .
-Avanti- risponde la sua voce burbera.
Apro la porta rivelandomi, un mezzo sorriso di cortesia e piano piano mi avvicino .
Il suo viso e' coperto dalla mano che passa cercando di scacciare lo stress.
-Hey Ricco- lo saluto, richiamando la sua attenzione
-Hola chica ! Non pensavo saresti tornata cosi' presto !-dice facendo un sorriso .
Gia' non lo credevo neppure io .
-Le cose li' iniziavano a starmi strette - mezza bugia.
- In che senso strette ?- chiede incuriosito.
-Niente di che'. Trovare il tuo ex, che non riesci a toglierti dalla testa, pur sapendo che e' il fratello del tuo ragazzo -dico stringendomi nelle spalle, come se non importasse .
-Auch quello e' un colpo di grazia - dice, mentre i suoi occhi mi scrutano attentamente .
Abbiamo sempre avuto un bel rapporto io e lui .
Basato su fiducia e onesta' .
-Se pensi quello sia stato il colpo di grazia dovresti sapere com' e' finita !- rincaro.
-Ancora peggio ?-chiede portando la schiena sullo schienale in cui e' seduto.
-Beh se pensi che ad un party con centinaia di invitati, il mio fidanzato ha scoperto che stavo con il fratello, ti sei fatto una prima idea - dico sedendomi sulla poltroncina di fronte alla sua, stanca .
-Prima idea?- chiede meravigliato.
-Si', c'e' stata anche una vipera che pensava di avermi messo al tappeto - dico appoggiando le braccia al tavolo e lasciandoci cadere la testa .
-Giorni d'inferno allora ?- la sua mano arriva alla mia spalla massaggiandola.
-Lo puoi ben dire- mormoro, godendomi quel piccolo momento di relax .
-Vedrai qualche giorno e te ne dimenticherai - mormora per rassicurarmi.
Vorrei fosse vero, cavolo se lo vorrei .
Ma so gia' che non sara' cosi'.
L'uragano Ice non passa senza aver lasciato segni .
Per distrarmi aiuto Ricco con le chiamate, per i nostri rifornimenti.
-Vuoi dire che Jay e' di sopra- dice facendo un sorriso da orecchio a orecchio .
Ho sempre saputo che il mio fratellone ha fatto colpo.
Solo lui sembra non accorgersene, o forse non gli dedica interesse.
Povero Ricco, Jay ama troppo il genere femminile per potersi interessare a quello maschile.
Il mio telefono vibra segnalandomi una nuova chiamata .
Lizzy.
Mi ero scordata di chiamarla in tutto questo casino .
Facendomi coraggio rispondo - Hey Lizzy - la saluto, cercando di ammorbidire quello che sono sicura avverra'.
-Hey Lizzy, davvero? Ho aspettato tue notizie per non so' quanto tempo, ma tu evidentemente eri troppo occupata per poter chiamare la tua migliore amica - parte come un fiume in piena.
-Mi dispiace ok ? Ho avuto molti problemi che hanno occupato i miei pensieri. Ti avrei chiamata oggi per dirti che ero tornata - le spiego .
-Che significa problemi ? Sei a Chicago?- ho attirato la sua attenzione.
-Si sono tornata ieri notte con Jay- ammetto, prima di essere interrotta nuovamente .
- Jay? - chiede confusa
-Si', mio fratello, ricordi? Ti raccontero' tutto quando ci vedremo, ora non ho tempo.- cerco di chiudere, ho troppi occhi curiosi che stanno seguendo il nostro discorso .
-Saro' li' per pranzo, voglio tutti i particolari -esige buttando giu' la chiamata, senza aver salutato.
Affrontarla mi terrorizza, ma devo farlo, e' la mia piu' cara amica.
Devo dirle cosa e' accaduto .
Orario di pranzo arriva veloce e prima che mi possa fare il discorso mentale su' come ripercorrere il tutto, Lizzy mi e' al collo .Letteralmente al collo, si e' fiondata come un rinoceronte in carica alle mie spalle, rischiando di farmi perdere l'equilibrio cosi' facendo .
-Piccola, sono felice tu sia tornata. Iniziavi a mancarmi - parte con la sua irrazionale esuberanza.
-Anche a me sei mancata tantissimo -le sorrido, anche se nei miei occhi nascondo sempre quel velo di tristezza.
-Ok, non mi freghi, raccontami immediatamente cosa e' successo -dice portando le mani ai fianchi .
Mi conosce bene e l'aria seria che ha in viso incute timore.
-Dammi solo il tempo di avvisare Ricco e andiamo a pranzo insieme, non voglio tutti conoscano i miei problemi - cerco di convincerla.
Mi osserva, scruta a fondo.
Quello che trova deve averla convinta perche' risponde -Ok, vai pure - acconsente la mia richiesta.
Mi avvicino alla porta della cucina ed e' li' che trovo Ricco .
-Andrei a pranzo con Lizzy se non ti servo qui - chiedo in tono sommesso.
-Vai pure - mi invita ad andare .
Adoro il suo modo di capire .Lavoro al primo posto, ma ha la facolta' di capire quando si ha bisogno di evadere.
-Grazie Ricco .Fammi solo un favore se si sveglia Jay... -vengo interrotta nuovamente .
-Non ti preoccupare di lui, ci penso io, gli faro' sapere dove sei e con chi .In piu' lo intratterro' - dice facendo un occhiolino e un sorriso .
-You are the best- lo saluto prima di sparire, lasciando la sua risata alle mie spalle .
Il ristorante cinese che scegliamo non dista molto dal locale dove lavoro, cinque minuti a piedi ed e' cosi' che ci arriviamo .
Prendiamo posto ad un tavolino libero e dopo che una donna asiatica prende le nostre ordinazioni arriva il grande momento.
-Raccontami tutto - mi incoraggia.
Da dove partire, grande dilemma.
Sembra capire il mio essere titubante.
-Dall'inizio tesoro - dice prendendomi la mano e stringendola tra le sue .
-Il giorno dopo il nostro arrivo e' arrivato Ice - inizio muovendomi sulla sedia poco confortevole .
- Com'e' avvenuto il vostro incontro, cosa vi siete detti ?- spara a raffica le sue domande .
-Stavo chiaccherando con la madre quando il campanello ha suonato.Si e' alzata ed e' andata a rispondere.Dal salotto ho riconosciuto la sua voce .Quando e' entrato era sconvolto di trovarmi li', le parole della madre dopo gli hanno dato il colpo di grazia .
Mi ha presentata come la fidanzata di Chris .Ha retto il gioco anche se non ne era felice .- confesso tutto in un fiato .
-Cavolo dev'essere stato traumatico per entrambi !- dice sconvolta .
Non posso rivelarle che sapevo chi fosse Chris, non me lo perdonerebbe.
Lei ha rinunciato a lui per me,
per quello che ha frainteso come l'inizio di un sentimento .
-Gia' lo e' stato - chino il capo a fissare il bicchiere con dell'acqua dentro .
Sono codarda, non riesco a dirle che sono stata una pessima amica .
Mi sento malissimo, il rimorso mi sta divorando lo stomaco.
Che cosa pensavo .
Oddio si puo' essere piu' stupide di cosi'?
-Lo avrai affrontato Ice immagino ?-chiede portando il calice con del vino alle labbra .
-La sera stessa - ammetto - La madre ha capito, e mi ha invitata a fare chiarezza .-dico rialzando lo sguardo per pochi secondi.
Il vino ora mi sembra un' ottimo alleato.
Prendo la bottiglia del vino e me ne verso un bicchiere, notando che i camerieri sono impegnati a seguire altri clienti.
Non ho ancora l'eta' legale per bere in questo paese, anche se in realta' ho gia' ventun'anni compiuti.
Dannati documenti.
Mando giu' veloce il liquido, sotto lo sguardo indagatore di Lizzy .
-Che cosa e' successo ?- chiede spronandomi ad andare avanti nel racconto .
- Mi ha detto che non si sarebbe arreso e avrebbe fatto di tutto per farmi tornare sua- la prima lacrima esce sconsolata,che asciugo con rabbia -Ho provato a farlo desistere, ma non riuscivo a controllare cosa provocava dentro di me - dico iniziando a singhiozzare.
-Tesoro, e' normale . Lui per te e' stato importante, avete un passato insieme - cerca di consolarmi.
-Non e' questo Lizzy .Non sono mai riuscita a dimenticarlo e mai ci riusciro' - ammetto .
-A Chris non pensi? Lui si e' innamorato di te -accresce il mio senso di colpa .
Le sue parole mi uccidono dentro, ha ragione, ma oramai e' tardi .
-Chris ha scoperto tutto al party di Blake, quest'ultimo ha invitato Jay ed ha aspettato che fosse mio fratello a far uscire la verita'.-dico
-Oddio -porta una mano alla bocca .
-Perche' non gli hai confessato tutto immediatamente ?- chiede scioccata .
-Volevo che Chris stesse per il party del fratello, gli avrei raccontato tutto una volta a casa - cerco di farle capire .
-Ora capisco perche' ha chiamato in ufficio prendendosi qualche giorno in piu', dev'essere stato un duro colpo per lui scoprire tutto cosi'.- mette insieme i pezzi del puzzle .
-Lo e' stato, era nero - dico asciugando le lacrime .
Le nostre ordinazioni arrivano al tavolo in quell'istante, dopo aver ringraziato le finisco di raccontare tutto nei minimi particolari .
-Davvero la vedova del suo migliore amico pensava di mettere le mani su Ice?-chiede sconvolta quando oramai siamo arrivate al locale .
-Si' pensava che avrebbero potuto "consolarsi a vicenda" - le faccio il verso piegando le dita.
-Certa gente non sa cosa sia la vergogna, inconcepibile pensare che Ice avrebbe fatto una mossa nei suoi riguardi - esclama con sicurezza .
Vorrei averlo pensato anche io .
Mi sarei di sicuro risparmiata molti maldipancia.
Dopo averla salutata, raggiungo mio fratello al bancone .
-Hey baby sister, pensavo ti fossi dimenticata di me - dice dandomi un bacio sulla guancia.
-Non potrei mai - lo stringo a me .
La giornata lavorativa passa veloce e senza intoppi sono anche riuscita a ballare sul palco senza pensare troppo.
-La mia ballerina - ride felice Jay - mi era mancato vederti ballare- dice passandomi un bicchierino con un liquido verde .
- Cin - dico prima di tirarlo giu' in una sola golata .
Il primo di molti .
Cosi' ho affrontato la disperazione senza "Lui" .
Solo a sera ho permesso al tormento di entrare .
Non si e' fatto vedere ne sentire .
Ubriaca ed emotiva, sono scoppiata in un pianto a dirotto.
Forse non e' stata una buona idea lasciarlo .
Forse avrei dovuto restare e lottare.
Forse non sarei dovuta rientrare nella sua vita.
Se solo ci fosse un rimedio per non pensarlo, mi ci butterei a capofitto.
Amare a volte porta a soffrire.
Trovero' la forza per reagire, lo faro'.
Stringendo al petto il mio Max, lascio scorrere lacrime amare.
Non sempre in amore vince chi fugge .

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