Capitolo 1: L'incontro

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In quel momento non ci pensava.
Non pensava di rischiare la vita.
Quel giorno quelle travi, un piccolo cane e un pallone hanno modificato radicalmente la vita di un bambino qualunque.
Una realtà così inimmaginabile ma, dopotutto, così vera.
E accadde tutto come un flashback, stringeva il cagnolino a sé, la madre lo chiamava disperato, e le travi, quelle travi, non sapeva che avrebbero cambiato per sempre la sua vita.
Serrava gli occhi, non aveva il coraggio di capire, anche se era tutto troppo ovvio per essere aggirato.
E in un'istante, proprio in quell'istante, una vecchia palla rotolava sotto i suoi occhi color cobalto, con un fulmine dal colore consumato, giallastro, cucito sopra. E uno sguardo comprensivo, due occhi nero pece che lo guardavano dolcemente.
Era una promessa.
Da quel momento lui avrebbe giocato a calcio.

Dietro al vetro della macchina, quel giorno, campeggiava imponente la sua nuova scuola, il suo nuovo album di foto da quel momento in poi.
Si sentiva stranamente sicuro di sé.
Poteva avere la possibilità di conoscere nuovi volti, un nuovo clima scolastico, nuove avventure.
E, naturalmente, il suo nuovo campo di calcio.

"Ecco il campo!" Esclamò contento "finalmente potrò vedere gioca-"

"DISTRUGGERÒ IL VOSTRO CALCIO!"
Era un silenzio così straziante.
Perché aveva così tanta paura di aver sentito male?

Un ragazzo, alto, magro e inspidi capelli blu aveva un pallone sulla coscia, almeno era quello che si vedeva in mezzo ad un nuvolone di sabbia.
Appena essa si dissolse, il ragazzino, determinato più che mai, entrò nel campo più arrabbiato di un cane selvaggio.
Non poteva essere venuto fin lì per vedere la sua futura squadra venire distrutta da quella figura misteriosa senza aver provato a fermarlo, rimanendo ad un angolo come uno spettatore.

"NON PUOI DISTRUGGERE IL CALCIO!"
Appena lo sentì, quella figura ruotò leggermente il busto.

"E chi me lo impedisce? ......Tu?" Disse osservandolo con la coda nell'occhio e alzando leggermente il lato destro delle labbra, ghignando.
"Tu, che non so nemmeno chi sei, mi impedisci di fare... QUELLO CHE VOGLIO?" Disse alzando la voce.
"NE SAI QUALCOSA DI CALCIO TU?"

Il ragazzo rimase quasi spiazzato a quelle parole.
Non ci poteva credere.
Lui... non sapeva niente di calcio?
Forse era vero.

"Io... io... sono nuovo. Mi chiamo Tenma, Tenma Matsukaze" disse balbettando.
Lo guardò. Quegli occhi color ambra lo spaventavano.
"Tu... tu invece chi sei?" Disse titubante, puntando l'indice verso di lui.

"Tsurugi.
Tsurugi Kyounsuke"

Angoletto mio!
Anyway...allora....
Eh si mi cimento nella ship della ship Kyouten!
Che ve ne pare?
Spero vi sia piaciuto e commentate!

Sei Tornato |Kyouten| <<IN REVISIONE>>Where stories live. Discover now