Capitolo 6: Momento Intimo

1K 83 16
                                    

"COSA CAZZO STAVI FACENDO?!
RISPONDI!"

Ormai il castano non ci vedeva più dalla rabbia. Voleva mettere la parola FINE a quella sua poca autostima.
Non voleva che si autodistruggesse da solo semplicemente per il fatto che si sminuisse.
Certo che non poteva affatto capire cosa ha realmente passato il blu fin dalla sua infanzia, troppo doloroso da poterla raccontare senza piangere.
Il blu per tutta risposta fece scorrere altre calde lacrime sulle sue pallide guance. Non aveva il coraggio di guardarlo. Il pavimento era diventato improvvisamente molto più interessante delle parole che pronunciava il castano.
Forse... non lo stava neanche ascoltando.

"Parla... Tsu."

Sembrava davvero arrabbiato.
Non è da lui un comportamento del genere. Troppo ingenuo per alterarsi.
Senza neanche dirlo il castano fece mutare all'istante la sua espressione corrucciata per dare spazio ad un ampio sorriso, liberando una mano dalla spalla del blu e mettendosela dietro alla testa.
Bastò solo quel gesto a risollevare quell' incresciosa situazione.

Prima di rivolgerlo al castano, il suo sguardo era freddo, e con un espressione che la diceva lunga su cosa stesse pensando in quel momento.
Il castano sembrò accorgersene subito, riempiendo della sua calda voce quel silenzio straziante.
"E-ehi...scusa... mi sono fatto prendere troppo dalla situazione..." sussurrò titubante. Aveva paura di averlo ferito più di quanto lo abbia fatto già. O forse l'aveva fatto di nuovo.
Ancora.

Quando finalmente si accorse che il tono del castano era abbastanza pacato per poterci parlare senza avere delle imprecazioni in faccia, cercò di formare qualche frase abbastanza convincente come scusa, ma il cervello non era collegato con il corpo in quel momento. Così, si sporse in avanti, cercando le labbra del castano. Questi, in tutta risposta, si svegliò dal torpore che stava per annebbiargli completamente il cervello, e si scostò con delicatezza.
"Ti ricordo che sei ferito, Kiyou.."
Gli intimò di restare sul letto e cominciò a guardarsi attorno, in cerca di medicazioni per il suo incosciente ragazzo. Non aveva neanche il coraggio di formulare cosa aveva intuito che sarebbe successo di lì a poco, se non avesse sfondato quella porta. D'un tratto sentì un leggero brivido dietro la schiena, scoprendo che i polpastrelli delle dita del ragazzo alle sue spalle si stavano insinuando piano dietro la schiena, facendolo mungolare leggermente.
Musica per le sue orecchie.
Lo prese dalle sue gracili cosce e fece strusciare le sue mani fino al suo sedere, strizzandolo come se fosse spugna.
Un gemito di piacere trapassò ogni centimetro della pelle del castano, avvampando improvvisamente, faceva invidia ad un pomodoro maturo. Si strinse come una morsa al corpo del blu, affondandoci le unghie.
Quando provava a dire qualcosa gli uscivano solo piccoli gemiti sommessi, poiché Tsurugi lo bloccava con qualche piccola strizzata al sedere.
Quanta rabbia gli veniva quando non riusciva a dire nulla!
È come se ogni sua carezza gli tappasse la bocca!
-Dannato Tsu- pensava -il problema è che mi piace!-

Arrossì ancora di più al solo pensiero. Non doveva dargliela vinta.
"Tsu... le ferite... mh.. TSU!"
Il blu lo fece cadere sul letto freddo di quella stanza che di caldo non aveva nulla, mettendosi a cavalcioni su di lui e cominciando a torturare il suo collo con piccoli e lascivi baci, contornandolo di violacei succhiotti e leccandoli uno ad uno.
-Devo fermarlo- sì, ma come?
Il castano poggiò le sue piccole mani sull'addome del blu, facendo gemere di dolore il ragazzo sopra di lui. Vederlo accasciarsi al suo fianco fu per lui un dolore immenso, ma era necessario.
"Vedi come fanno male Tsu? Ti prometto che dopo che ho finito... ecco... potrai far di me quel che vuoi..." sussurrò a bassissima voce delle parole che il blu captò lo stesso, anche se il castano spergiurava incessantemente l'esatto contrario.

Dopo lunghi e interminabili secondi passati a scrutare ogni particolare degli occhi dell'altro, il blu, con sguardo tutt'altro che casto, ricominciò a parlare, facendo sobbalzare il castano.

"Tutto quel che voglio?
In questo caso... accetto."

Il castano deglutì rumorosamente. Mentre si apprestava ad andare verso il bagno, lasciò un ultimo sguardo dietro di sé... al blu che era poggiato su un fianco, con la camicia in parte sbottonata e lasciando intravedere gli addominali che si ritrovava ad avere. La luce fioca della luna filtrava dalle tende, e contornava il suo viso perfetto.
Era così grato di averlo nella sua vita, e quello era il momento giusto per dimostrarlo.

Angolo dell' autrice :)
allora! dopo taaanto di quel tempo sono riuscita ad aggiornare!
Chi vorrebbe stare al posto di Tenma?
io no di certo!
*si prepara ai forconi*
Sinceramente Victor o Kyounsuke comelovoletechiamare mi sta sulle scatole quindi...
non uccidetemi!

Vado prima che mi trovo davanti un'armata di persone con i forconi!! A presto!
~inazumata

P.S.: se volete il prossimo capitolo raggiungiamo almeno 25 stelline e 10 commenti? Tanto so che sarà un'impresa titanica (riferimenti ad AoT puramente casuali e se non lo conoscete andatevelo a vedere) ma.... mi fido di voi e quiiindi...

Basta. ( ^^ )

Sei Tornato |Kyouten| <<IN REVISIONE>>Donde viven las historias. Descúbrelo ahora