Capitolo 8: Mi ami per davvero?

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"S-sono... s-salvo"
Lentamente il respiro tornò regolare.
Serrò gli occhi, li riaprì, poi li richiuse.
Quando poi li aprì di nuovo, si trovò avvolto nella più nera oscurità, che trovò quasi piacevole.
Passò lo sguardo nei vari angoli della stanza, che poi riconobbe essere quella di Yūichi.
Non avrebbe mai pensato di entrare nella sua stanza, così poco vissuta dopo tutti quegli anni passati in ospedale, dove di compagnia aveva solo un piccolo televisore a orecchie di coniglio da cui poteva dire almeno di essere fiero del suo fratellino, non lasciando mai quell'evidente mal celato sguardo malinconico.
Tenma, però, aveva una strana sensazione, come se in quella stanza ci fosse qualcosa di celato, che non poteva sapere. Non adesso.
Ed ecco, gli incuriosiva così tanto vedere quella sottospecie di strambi documenti così diversi da tutti gli altri, che pensava gli potesse scoppiare la testa!
"Oddio"
Girò la testa di lato. Non poteva vedere e non voleva vedere. Ma poteva farlo. Li avrebbe rimessi a posto senza sospetti, no?
E se Yūichi avesse qualche altro problema più grosso?
Dirlo a Tsurugi non avrebbe creato problemi, anzi, avrebbe fatto la cosa giusta, no?

Si leccò lentamente le labbra con fare quasi frenetico,per poco non strappò quei fogli dal plico, che per fortuna non si mosse.
Un ultimo sguardo, poi li poggiò sulla più vicina scrivania, mettendo la fioca torcia del cellulare poggiata alla lampada, per non destare sospetti.
Bastò un'unica scritta a caratteri cubitali, e due firme sul fondo del primo foglio, la seconda scritta quasi per costrizione, con qualche sbavatura.
Tsurugi.
"C-cosa? E ora cosa centra lui?" Quasi urlò, con una nota di disperazione.
Aveva pianto?
"Ten?"
Si affrettò a chiudere la bocca.
"Ten dove sei? Mi sto preoccup-...ando"
Quando però prese piena consapevolezza di quello che vedeva scritto, quasi non perse il respiro.
"N-non mi dire!"
Non si accorse di stropicciare quei maledettissimi fogli.
"Tenma! Cosa stai facendo?!"
Girò di scatto la testa, il viso tra il terrorizzato e il furioso. Nessuna via di fuga. Nessuna scusa che poteva reggere.
Con gli occhi gonfi fece collidere il palmo della mano contro la fredda e insensibile guancia del suo forse ex ragazzo.
Tsurugi era scioccato. Il castano non alzava mai le mani. Mai.
Lui fece scendere qualche lacrima, già pentito del suo gesto, quella morsa che non lasciava ancora vivere il suo stomaco, la mano ancora in aria.
"Quando ti volevi decidere di dirlo? UN'ORA PRIMA DI ANDARTENE? PER PROCURARMI ANCORA PIÙ DOLORE CHE PROVOCA QUESTA BUGIA? TI VOLEVI ANCORA VENDICARE DI ME CHE HO PRESO IL POSTO DI CAPITANO CHE VOLEVI FIN DALL'INIZIO?! STRONZO! NON SEI CAMBIATO AFFATTO non sei cambiato affatto... n-non sei cam-biato af-att-o..." concluse quasi dolorante, fiondandosi nella camera di Tsurugi e prendendo le sue cose, lasciando i fogli cadere svolazzanti per terra.
"Nonono TENMA!" urlò senza pensarci due volte correndo per il corridoio. Era completamente, letteralmente rovinato.
"Non posso perderti Tenma. Non posso."
Totale silenzio.
Kyounsuke lo raggiunse velocemente in camera propria.
Lentamente, poggiò la mano su quella del suo bellissimo ragazzo, poi risalì lentamente lungo il suo braccio abbronzato insieme allo sguardo ambrato, fino a sfiorare la sua guancia paffuta. Tenma cedette a quell'inaspettata dolcezza, strusciando lentamente il suo viso contro quella grande mano, e senza spostare lo sguardo dal suo.
Tutto così perfetto.
Il suo ragazzo era perfettamente perfetto.
Tenma si gettò fra le sue braccia. Lo strinse in una morsa estremamente bisognosa d'affetto, né troppo forte per non acuire il dolore delle sue ferite, né troppo piano. L'amore che trapelava dai suoi occhi si poteva quasi toccare con mano.

«Resta con me. Considerami come ancora a cui aggrapparti in ogni caso. Come bussola della tua nave. Come aria per i tuoi polmoni. Saziati dei miei baci e dissetati dei miei sguardi. Ho un cieco, disperato bisogno di te. Questo non l'ho mai detto a nessuno, piccolo. Ti prego. Seguimi e potrò permettermi di renderti felice.
Potrai continuare i tuoi studi. Potrai realizzarti. E io ti starò accanto, per sempre.
Puoi rendermi la persona più felice mai vista sulla terra, solo dicendo un sì, amore mio»

Così congiunse le labbra screpolate con quelle del castano, dolci e piene. Una totale sensazione di benessere spense le loro menti, attirandoli in un vortice d'amore, sicuri di essere al posto giusto nelle braccia dell'altro, e scariche di elettricità scoppiettarono nei due cuori.

"Ho bisogno di te"

Ecco cos'era il loro amore. Una fusione di anime ardenti di accecante desiderio di appartenersi. Due rette parallele, che non sembrano incontrarsi mai ma che invece, in un punto preciso dello spazio, vanno a ricongiungersi.

Angolino!
Scusatemi se siano passati così tanti mesi dall'ultimo capitolo pubblicato, solo che purtroppo non avevo ispirazione, e poi avevo gli esami quest'anno. Inoltre mi dedico anche al resto.
Mi dispiace se è più corto del solito ma volevo finirlo così e non avevo altro da dire.
Spero vi piaccia ^^

~animemylove

Sei Tornato |Kyouten| <<IN REVISIONE>>Where stories live. Discover now