Solo duro lavoro

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"Non è bene e non può venirne bene"
Amleto

Achille lanciò un urlo di rabbia che fece voltare i passanti ignari.

Furibondo tornò in albergo, pagò il conto, prese la macchina e partì a tutta velocità.

BASTA!!! CAZZO! ! Non ne posso più! Perché! Ma cosa ho fatto di male....se la trovo....se la trovo....ma lei non ha colpa per lei sono quello che le ha fatto del male, un criminale"

Non terminò quel pensiero, notò una moto che a tutta velocità stava cercando di affiancare la sua macchina.
Erano in due, tuta nera e casco nero.

Porca troia !!

Accellero' ma la strada era tutta curve a strapiombo sul mare.

Guidava impugnando la pistola.

Si aggiunse un 'altra moto.

Achille accellero' di più.

Lungo un piccolo rettilineo la prima moto tentò di nuovo un affiancamento...la sua macchina era più potente e la distacco'.

Improvvisamente da una sterrata sul lato interno della strada uscì un Suv nero.
Sbando' per evitarlo ma per riprendere il controllo dovette rallentare, le moto lo raggiunsero...

Un crogiolo di proiettili colpì la macchina...

Senti un forte calore al fianco...cazzo l'avevamo preso!
Rispose al fuoco e riprese velocità.

Il Suv, lo tallonava.

Achille confidò nella potenza della macchina....sperava che nonostante i colpi subiti non avesse avuto danni la motore.
Accelero' al massimo.

Distacco'il Suv di parecchio.
Arrivò a un bivio, prese la direzione per Sanremo.

Evidentemente i suoi inseguitori capirono che braccarlo lì sarebbe stato difficoltoso....mollarono l'osso.

Si fermò solo un'ora dopo in prossimità di un Autogrill.

Aveva perso molto sangue, ma il proiettile sembrava uscito.
Ingeri'delle pasticche di antidolorifico che trovò nel cruscotto.
Cercò di fasciarsi la ferita con la camicia...di andare in ospedale nemmeno a parlarne.

Lo raccolsero al portone dello Chateau, otto ore dopo, completamente ricoperto di sangue.

Appena lo vide sorretto da Marco, Livia lanciò un urlo .

Robert chiamo' il medico.

"Tu devi avere qualche santo che ti protegge, come cazxo hai fatto a guidare fin qui, potevi morire... mi senti? Lo chiamava Marco.

" ODDIO È MORTO! DIMMI CHE NON È MORTO...MARCO!!"
Urlava Livia.

"Tranquilla piccola...ha solo perso un bel po' di sangue....ora il dottore lo sistemera'.

Achille perdeva e riprendeva conoscenza di continuo...
In un momento di lucidità afferrò il braccio di Marco e a denti stretti esclamò:"A...B ...NEG...A..TIVO. ."

Livia che lo stava aiutando a spogliarsi rimase di sasso...si rivolse a Marco turbata...
"AB negativo...è un gruppo sanguigno rarissimo....è il suo?"

Marco annuì.

"È anche il mio...." sussurrò lei.

Livia aveva già provveduto a ripulire la ferita e al suo arrivo il medico decreto' che la situazione era grave. Occorrevano dei punti e una trasfusione.

" Ha perso troppo sangue, puo' morire. Quale è il suo gruppo sanguigno?"
"AB negativo " rispose Marco
"Qualcuno in famiglia? Altrimenti la vedo grigia, non saprei proprio come procurarmelo"

Calò un silenzio tombale.

Robert lanciava maledizioni , minacciando tremende vendette verso il clan dei siciliani....

Marco guardava Livia con sguardo enigmatico....
.....e Livia non ebbe nessuna esitazione, nessun dubbio...tese il braccio al medico.

"Consanguinei?" Le chiese.
Lei non rispose...

"SI MUOVA DOTTORE...MENO DOMANDE. QUEST ' UOMO NON DEVE MORIRE..LIVIA MUOVITI CAZZO"
Robert sotto stress rivelava la sua vera natura.

Marco si voltò verso di lui con sguardo assassino...se non ci fosse stata di mezzo un'indagine di stato l'avrebbe preso volentieri a calci nel didietro. Robert fortunatamente non lo notò, troppo preso dall'agitazione di perdere una pedina preziosa del suo folle progetto.

Il dottore stava predisponendo Livia per la trasfusione.

"Mi dispiace signorina, sarà un po' doloroso....non escludo, per la sua fragile costituzione, che ci sia anche il rischio di perdita di conoscenza....mi scusi!"

Livia non disse una parola. Sapeva bene come funzionava in famiglia.

Non fece domande ....per ora. Ma non era una stupida.
Il fatto che in quella stanza ci fosse un'altra persona col suo stesso sangue, significava che questi poteva essere solo suo padre, suo figlio oppure suo fratello.
Etienne poteva essere soltanto una delle tre opzioni. ...
Osservandolo con occhi più attenti....si accorse che le assomigliava.

Stava per addormentarsi, tante domande si misero in coda nel suo cervello stanco. Spingevano in attesa di risposte.

Perché doveva sposarlo?
Robert era suo padre?
E coloro che aveva considerato i suoi genitori, chi erano?
Marco sapeva qualcosa?
Forse la odiavano tutti in quella casa...
Sono sola!

Un peso le gravava sul petto.

Isabella e AchilleWhere stories live. Discover now