Gelosia

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Era davvero strano osservare James attraverso il monitor del pc, senza poterlo accarezzare o baciare. Forse più che strano era doloroso, ed erano passati soltanto cinque giorni dalla sua partenza.

Mi soffermai a guardare ogni piccolo dettaglio del suo viso: gli occhi verdi un po' arrossati ma sempre bellissimi; i capelli perfettamente stirati ma leggermente scompigliati; le labbra più rosse del solito.

«Come stai?»

Sospirò e distolse lo sguardo dalla webcam. «Stanco, ma ne vale la pena.»

«In che città vi esibirete stasera?»

«Nashville. Tra poco saremo arrivati.»

«Visiterete la città?»

Quasi scoppiò a ridere e mi sentii offesa. «Non ne avremo il tempo.»

«Peccato.»

Seguirono istanti di silenzio durante i quali ci osservammo a vicenda. Il suo sguardo era attento e penetrante; era lo sguardo che precedeva un bacio. Il mio cuore accelerò lievemente e mi diedi mentalmente della stupida perché era ovvio che quel bacio non ci sarebbe stato.

«Vuoi vedere il bus?» chiese guardando qualcosa oltre il pc.

«Va bene! È lussuoso come quelli che si vedono nei programmi tv?»

«Giudica tu stessa.» E così dicendo ruotò il pc lentamente offrendomi una panoramica del mezzo. Era attrezzato di tutte le comodità che un ragazzo potesse desiderare: poltrone, schermo piatto, stereo. C'era di tutto... anche un gran caos, se si escludeva un angolo.

«Vi servirebbero le ramanzine della signora Knight.»

James inarcò un sopracciglio. «Ci bastano quelle di Logan. È insopportabile!»

«Povero Mitchell! Deve essere un incubo viaggiare con te.»

«Come osi? Lui è noioso e pignolo. Direi che è peggio» controbatté stizzito.

Nell'inquadratura comparì all'improvviso Carlos, che si era buttato sul divanetto travolgendo James.

«Parlate di Logan?»

«E di chi altrimenti?» gli rispose l'amico.

«Devi ammettere che è migliorato dall'ultimo tour.»

James sospirò e abbozzò un sorriso. «Te lo concedo.»

«Oh, comunque ciao Angie! Come stai?»

«Tutto bene. Tu? Vedo che sei pimpante come sempre.»

Annuì e sorrise luminoso. Era di una dolcezza disarmante. «Non mi ammazza nessuno!»

Ai due amici si unì anche Kendall, ma solo il tempo di un saluto con la mano e un sorriso appena accennato. Con lui non avevo legato molto, ma mi dispiacque quel suo comportamento così freddo.

«Ha discusso con Jo» spiegò James, come se avesse letto i miei pensieri.

«Niente di grave, spero.»

«Le solite cose» liquidò l'argomento Carlos. «Che fai di bello oggi?»

«Nel pomeriggio uscirò con Camille. Abbiamo entrambe il giorno libero, quindi ne approfittiamo.»

«Farete cose da donne, tipo la ceretta?» chiese curioso Mr Caschetto.

Scoppiai a ridere. «Può darsi.»

«E la maschera verde con i cetrioli?» Sembrava sempre più curioso ed euforico.

«Può darsi» risposi ancora. «La prossima volta ti unirai a noi?»

InvisibleWhere stories live. Discover now