Capitolo 31

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Luna

Non posso credere di essermi lasciata fregare in questo modo da Lucius. Mi sono lasciata offuscare dal piacere del momento e adesso mi ritrovo a doverlo accompagnare per la serata della cerimonia d'anniversario di pace stipulato tra demoni e angeli. Incredibile come la situazione tra noi due si sia capovolta in un battito d'ali. Ancora una volta sono stata presa dal timore delle sue iridi color cremisi e temevo  anche che avrebbe fatto fuori Setesh, che però con mia grande sorpresa ha lasciato illeso.

Ma ciò che ancora non riesco a comprendere è perché il gemello di Alexander abbia mentito sul fatto che lui si fosse appropriato del mio corpo. Che sia stato per provocare Lucius? Per dimostrare la sua virilità? Il suo dominio? Non saprei dirlo con certezza, non riesco nemmeno a immagine cosa gli stesse passando per la testa in quel momento, però posso dire con certezza che forse quello è stato l'unico momento in cui ho intravisto le differenze tra Setesh e Alexander.

Mi ha infastidito il comportamento di entrambi, sia quello possessivo di Lucius che quello illusorio di Setesh. Stavano conversando di me, quasi come se io non fossi presente accanto a loro in quel momento. Avrei agito prima per imporre la mia persona, ma ero rimasta paralizzata sin da quando il principe ha fatto la sua comparsa. Non mi aspettavo la sua violenta presenza, mi era apparso come una bestia inferocita senza controllo delle proprie azioni, era pazzo, furioso fino al midollo e non saprei ben dire se ciò fosse a causa della presenza del demone in mia compagnia o per il fatto che mi avesse trovato con quest'ultimo.

Sono rimasta incredula quando il principe delle tenebre mi ha chiesto se il fratello del suo consigliere mi avesse in qualche modo sfiorata o fatto del male. Un pensiero degenere mi appare inconcepibile, soprattutto per il fatto che mi ha mostrato più rispetto quest'ultimo di quanta ne abbiano mai mostrato i reali. È palese l'odio che i due provano verso l'altro e mi chiedo se il demone detesti al medesimo modo anche il gemello. Antichi rancori irrisolti scorrono tra di loro, persino un cieco si accorgerebbe della cosa. Cosa ha portato alla nascita di un tale sentimento? Che sia stato proprio la scintilla d'odio a portare a declassare Setesh?

Intanto una cosa è certa, non farò la dama di compagnia al principe così semplicemente, non accetterò la cosa senza aver lottato ed è per questo adesso mi ritrovo come una vecchia bisbetica che urla e bussa come una scellerata alla porta della stanza di Lucius. Non mi sorprenderei del fatto di aver svegliato metà degli inferi con le mie grida, intanto però l'unico a non essersi accorto dei miei clamori, pare essere proprio il diretto interessato. Che mi stia ignorando? Mentre continuo a urlare come una pazza inviperita, accompagnata dal mio insistente bussare, sento un'altra voce gridare.

"Fermate l'ottuso di quel piumato!" Riuscirei a riconoscere questa voce tra mille, si tratta del caro e odiato vecchietto Lucifero.

"Figlio del genere, apri quella dannatissina porta all'angelo e lascia che il tuo vecchio possa riposare in maledetta pace!"

Finalmente percepisco la porta aprirsi, udendo un lieve scricchiolio da parte di essa. Sulla soglia della camera del principe si mostra in tutta la sua regalità quest'ultimo in pigiama con un ghigno malizioso dipinto sul viso. Intanto già immagino, dall'altra parte, il re tirare un sospiro di sollievo per poi buttarsi sul cuscino e ritornare ad assopirsi.

"Sei venuta a farmi un servizietto?" Domanda con malizia Lucius, alimentando la mia furia nei suoi confronti.

"Perché ci hai messo così tanto ad aprirmi?" Sibilo a denti stretta con tono gelido, ignorando il suo commento.

"Si sa che l'attesa rende il tutto più appetibile." Afferma con un ghigno il demone e io non posso fare a meno di far scattare la mia mano per scolpirlo sulla guancia, sperando di cancellare il sorriso dalle sue labbra, ma con mia sorpresa, lui prontamente prevede le mie intenzioni e afferra la mia mano, impedendo il mio gesto.

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