Chi accumula libri, accumula desideri

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Okay, con il capitolo prima è successo un casino. Magari la prossima volta vi avviso..
Comunque, questo è pieno di cuori, amore, arcobaleni, unicorni e farfalline colorate. Potete leggere in pace, senza il rischio di infarti.
Pace ✌🏼️

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Era un semplice giorno di giugno, in un semplice college di Londra.
Gli studenti erano tutti eccitati per il tanto atteso ultimo giorno di scuola, tutti meno i poveri ragazzi dell'ultimo anno, a loro spettavano gli esami. Per questo si aggiravano per i corridoi della scuola distrattamente, chi ripetendo a mente il programma, chi cercando disperatamente metodi alternativi per copiare o chi, più semplicemente, si era arreso e avrebbe fatto affidamento su un possibile miracolo.
Ognuno viveva quella situazione di ansia pre esami in modo diverso.

Anche Michael e Andreas si stavano preparando, a modo loro, ai futuri esami.
Se ne stavano entrambi seduti sul letto del biondo, nella sua casa a pochi chilometri dalla scuola. Erano le quattro del pomeriggio e il sole splendeva in quella giornata di primavera.

Il libro aperto che Andy teneva tra le gambe non sembrava interessare troppo ai due ragazzi, intenti a guardare fuori dalla finestra, dove un piccolo scoiattolo stava raccogliendo le sue noci, vicino al grande albero del giardino della casa.

Michael sorrise divertito a quella scena, immaginandosi come doveva essere facile la vita per quel piccolo animale: niente scuola e niente libri.

Il biondo si accorse del bellissimo sorriso appena nato sulle labbra del suo ragazzo e subito si allungò per baciarlo.

Lo sfiorò velocemente, per poi tornare al suo posto, facendo finta di nulla.

Il riccio si voltò di scatto e allargò ancora di più la sua splendida curva, mostrando i suoi incisivi troppo grandi.

"Dai muoviamoci, ci mancano dodici capitoli per finire il libro" lo esortò Andy, che tra i due cercava di essere il più diligente, non riuscendoci praticamente mai.

"Così tanti? Non possiamo farne la metà e il resto lo facciamo domani?" Si lamentò Mika, sbuffando per l'ennesima volta.

"Ma siamo già in ritardo, a quest'ora avremmo dovuto finire già tutto"

"Stai cercando di darmi la colpa?" Chiese scettico il ragazzo magro, alzando un sopracciglio.

Andy lo guardò furbamente e azzardò un sorriso malizioso.

"Quanto sei sexy quando alzi così il sopracciglio" lo provocò.

"Come, così?" Rispose il riccio, trovando un'altra scusa per stare lontano da quel libro di storia.

"Smettila di farlo oppure ti salto addosso. Qui e ora." Lo rimproverò Andy, pregando nella sua mente perché continuasse.

Il suo desiderio non fu esaudito, ma qualche secondo dopo si ritrovò a pensare che forse gli era andata meglio in quel modo: Mika aveva appena cominciato a ridere, inondando la stanza della sua voce, così soave alle orecchie del biondo.

Inevitabilmente, anche Andy si fece coinvolgere e cominciarono a ridere insieme, forse esagerando.

"Ma senti.. Perché stiamo ridendo?" Chiese il biondo, tenendosi la pancia con una mano.

A quella domanda il riccio rise ancora di più, perché il fatto che non ne avesse la minima idea lo divertiva parecchio.
Alzò le spalle e allargò le mani, per fargli sapere che non sapeva proprio la risposta, mentre cercava di respirare, tra una risata e l'altra.

Si fermarono dopo pochi minuti, con un mal di pancia fastidioso e un insolito dolore alle guance.

"Dai ora seriamente studiamo"

Tell them the story of a boy like meWhere stories live. Discover now