Ogni famiglia ha un segreto ed è che non è come nessun'altra

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Era ormai una settimana che i due innamorati se ne stavano tranquilli, nella casa di Andy in Grecia, a godersi le meritate vacanze.

In un giovedì mattina come un altro, il sole sorse, ma dovette aspettare molto prima di essere osservato anche dai ragazzi più pigri.

Erano le dieci e mezza del mattino, Mika dormiva ancora profondamente, coperto da un leggero lenzuolo azzurro, mentre Andy, accanto a lui, cominciava già a svegliarsi.
Il biondo aprì un occhio, ma subito dopo lo richiuse, infastidito dalla luce che entrava dalla finestra.

Allungò un braccio e incontrò il corpo immobile del suo ragazzo, lo accarezzò lentamente e mantenne gli occhi chiusi.

Dopo pochi istanti, un movimento improvviso fece aprire gli occhi a entrambi, spaventati da quell'insolito rumore.

La piccola Amira era appena saltata sul letto, scodinzolante e impaziente.
Mika si lasciò andare ad un lamento sonoro, provocando la risata del suo compagno, che tanto ormai era già sveglio.
Il biondo si alzò per primo e cercò di calmare la sua cagnolina, chiedendosi dove si fosse cacciata invece Mel, che non perdeva mai l'occasione di rubare qualche coccola ai suoi padroni, soprattutto la mattina e sopra il letto.

"Ehi Amira, saltagli addosso" le ordinò Andy, indicando l'ammasso di ricci e coperte proprio di fianco a lui.

La piccola cagnolina non se lo fece ripetere due volte, scodinzolò più forte e si lanciò sopra la schiena di Mika, leccandogli giocosamente l'orecchio.

Il riccio storse la testa, rise e la implorò di smettere, ovviamente senza essere accontentato.
Andy si godeva la scena, tenendosi la pancia che cominciava a fare male per le risate: Mika tentava di coprirsi la testa con le braccia, mentre rideva e urlava sia contro Amira che contro il biondo.

"Dai Andy fermala ti prego" chiese ancora una volta il riccio.

Andy decise di concedere una tregua al suo ragazzo e richiamò la cagnolina, permettendo a Mika di alzarsi e sedersi sul morbido materasso.

Non passò neanche un secondo che il riccio si lanciò sul suo ragazzo, cominciando a pizzicargli i fianchi.

"Brutto bastardo, era divertente vedermi in difficoltà eh" lo rimproverò Mika, continuando a sorridere divertito.

Andy invertì presto le posizioni, intrappolando i polsi del riccio sopra la sua testa.

"Adesso vedi cosa ti faccio" gli rispose il biondo, sorridendo malizioso.

Ma non fece in tempo ad abbassare la testa, che Amira saltò di nuovo sopra di loro, questa volta travolgendoli entrambi.
Cominciarono a ridere e a cercare di liberarsi, non insistendo neanche troppo, in fondo quella posizione non dispiaceva a nessuno dei due.
Dopo pochi minuti si obbligarono ad alzarsi e si diressero in cucina, seguiti dalla piccola Amira.

"Ma Mel dov'è?" Chiese Mika, con la stessa preoccupazione che aveva provato poco prima il biondo.

"Non lo so, me lo sono chiesto anche io" rispose Andy, spostando lo sguardo tra le varie stanze della casa, nella speranza di intravederla.

Arrivato in cucina, il biondo cominciò a preparare la colazione e Mika rimase in salotto a intrattenere la più piccola delle sue cagnoline, quella mattina sembrava essere parecchio attiva.

"Ricciolo, vuoi aiutarmi o stai tutto il tempo comodo sul divano?" Gli urlò Andy dalla cucina.

"Credo che starò qui sul divano, tu chiamami quando è pronto" rispose a tono Mika, cominciando già a ridere.

Neanche un secondo dopo Andy sbucò dalla porta con una forchetta in mano e uno sguardo apparentemente minaccioso.

"Porta subito il tuo bellissimo culo in quella stanza o userò questa forchetta in modi che non puoi neanche immaginare" lo minacciò il biondo, sorridendo tra una parola e l'altra.

Tell them the story of a boy like meWhere stories live. Discover now