Capitolo 7

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"Lasciami il braccio o urlo." Minaccio, ma lui continua a tirarmi trascinandomi con sè.

Chi diavolo pensa di essere per trattarmi così?

Un grosso impulso che non pensavo di avere mi spinge a saldare bene i piedi a terra e cacciare un urlo forte. Finalmente mi lascia subito il braccio, ma la sua mano si mette sulla mia bocca per farmi tacere.

"Ma sei impazzita?" Esclama mentre mi dimeno dalla sua presa. Toglie anche la mano e faccio un passo indietro.

"No! Tu sei impazzito! Chi cavolo ti credi di essere per prendermi per il braccio e portarmi dove ti dice la tua testa?"

"So che non vuoi essere qui." Dice, facendo crescere in me un forte e strano senso di disagio.

"Tu non sai niente di me. Ieri ero fuori di me, ero arrabbiata e confusa e non sapevo nemmeno cosa fosse giusto e sbagliato. Avrei seguito chiunque, ma è stato uno sbaglio. Io non conosco te e tu non conosci me, non capisco perchè mi stai sempre addosso!"

Il silenzio piomba per svariati secondi e inizio seriamente a chiedermi se si trova ancora qui davanti a me o se n'è andato. Sarebbe troppo imbarazzante.

"Ci sei?" Chiedo stupidamente.

"Non sono stronzo a tal punto di lasciarti qui a parlare da sola."

"Allora perchè non rispondi?" Chiedo incrociando le braccia al petto.

Fa un sospiro. "Perchè hai ragione, mi dispiace." Ammette facendomi stupire.

"Ti dispiace?" Ripeto incredula.

"Si. Voglio dire.. ti capisco, non mi conosci nemmeno. Facciamo conto che non sia mai successo, okay?"

Aggrotto la fronte perchè pensavo di dover lottare ancora contro di lui, ma come ha detto non ci conosciamo nemmeno.

"Andiamo in classe?" Chiede come se non fosse successo niente.

Annuisco ancora un po' confusa e mi lascio guidare dalla sua mano leggermente appoggiata sulla mia schiena. Ogni passo che faccio sembra durare un'eternità e se fino a un secondo fa ero molto fuori di me, adesso provo uno strano imbarazzo. Mi sono comportata molto rudemente o era la cosa giusta da fare? In ogni caso, l'ho giudicato male in partenza nonostante non lo conosca. E' strano e maledettamente imprevedibile. Per le volte che ho avuto modo di approcciarmi con lui: o si comporta come vorrei si comportassero tutti, o sembra uno strano stalker; oppure sono semplicemente io quella paranoica.

Quando arriviamo in classe il professore non si fa tanti problemi per il nostro ritardo, ma semplicemente perchè lui era con me. Ricordo quando i miei compagni di corso scoprirono che colui che mi accompagnasse in classe fosse completamente giustificato per il ritardo, e molti si avvicinarono a me per approfittare di quest'occasione; ovviamente li ho mandati a fanculo uno ad uno.

Mi siedo al mio posto accanto a una ragazza di nome Savannah e accendo il mio registratore non appena il professore inizia a parlare della seconda guerra mondiale. La tipa accanto a me è sempre taciturna e per me va più che bene anche se a volte preferirei avviare una conversazione normale con qualsiasi mia coetanea.

Harry non so dove si sia seduto, ma è intervenuto qualche volta per commentare la lezione. Mi chiedo da dove viene, per quale motivo si è trasferito qui e perchè in questo periodo. Recupererà i mesi persi? Dove studiava prima? Mille domande iniziano a formularsi distraendomi dalla lezione; ma la verità è che sono molto curiosa. Lui mi incurosisce.

A fine lezione Harry mi ha chiesto se volevo farmi accompagnare da lui, ma stupidamente ho risposto di no. Non so perchè l'ho fatto ma dopo ieri e dopo l'accaduto di pima mi sento terribilmente a disagio in sua presenza.

FadedWhere stories live. Discover now