Capitolo 4

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«EDWARD ANTHONY MASEN» gridó Bella appena lo vide seduto sul divano
«COME HAI OSATO!»
«Sono veramente curioso di sapere cos'ho combinato»
Una parte molto ma molto piccola della mente di Edward si stava preoccupando seriamente. Cos'avrebbe mai fatto di male?
La parte restante invece era molto divertita
«Non mi hai detto che oggi era il tuo compleanno» esclamò offesa lei
Edward scoppió subito in una risata
«Per quale motivo non avresti voluto dirmelo?» domandó Bella
«Beh. Sinceramente non trovo la celebrazione della nascita una cosa degna di nota»
«Lo è»
Bella arrossì violentemente. Forse non avrebbe dovuto dire così
«E sentiamo, perchè avrei dovuto dirtelo?»
La ragazza ci pensó un attimo
«Beh....perché siamo....amici»
Amici. A Edward non piaceva più quella parola. Non che Bella non gli stesse più simpatica. Ma non trovava adatta quella parola per definire il loro rapporto. Ma infondo cos'erano se non amici?
Elizabeth era invece molto soddisfatta della parola "amici". Bella le piaceva molto e in quella settimana si era fatta vedere spesso a casa Masen e con la stessa frequenza i due passeggiavano insieme, sorvegliati ovviamente dal signor Swan e certe volte anche dal signor Masen (che non si era lasciato sfuggire l'evidente allegria del figlio).
Certo, la padrona di casa Masen avrebbe preferito qualcosa di più all'amicizia ma era ancora presto e, considerando il carattere di suo figlio, era già tanto ciò che era riuscita a fare.
«Allora?» chiese Edward vago
«Allora cosa?»
«Il mio regalo» disse lui, evidentemente seccato da quella conversazione inutile sul suo compleanno
«Ma...io..»
Bella si intimorì: avrebbe dovuto fargli un regalo? Non ci aveva proprio pensato. Appena scoperto che era il compleanno dell'amico si era solamente preoccupata di andare a casa sua per sgridarlo, e dopo magari fargli gli auguri.
«No, non ti preoccupare. Pensavo solamente che visto che sei venuta...»
«Al dire il vero sono venuta qui per parlare con tua madre. Mio padre voleva proporvi un invito a cena domani sera per ricambiare il favore dell'altra volta. Purtroppo per il lavoro non è riuscito a proporvi l'invito i giorni precedenti»
«Oh grazie! Ma non c'era il bisogno di ricambiare!» esclamò Elizabeth sbucando dalla cucina
«Ci sarete? Ci teniamo molto. Inoltre mio padre vorrebbe conoscervi meglio»
«Si ci saremo. Ma solo per il secondo motivo sia chiaro!» rispose sorridente la madre di Edward
~
«Bella! Bella!» esclamò Edward a bassa voce lanciando sassi alla sua finestra
Finalmente, dopo circa un'ora di attesa, questa si aprì
«Edward! Che ci fai qui a quest'ora?»
«Shhhh, scendi sotto e ti spiego»
Bella scese le scale e andò ad aprire la porta di casa all'amico
«Edward se ti scoprono...»
«Shhhh...voglio portarti in un posto speciale»
«Dove?»
Bella si stava un po' preoccupando. Dove la voleva portare a mezzanotte?
Edward lo era anche. Si era preso troppa confidenza con la ragazza? In fondo erano solo 10 giorni che si conoscevano ma lui si sentiva così a proprio agio in sua compagnia che voleva portarla nella sua "tana".
«Ti fidi di me?»
«Si» rispose Bella
«Non mi serve sentire altro. Su, venga con me signorina, la porto nel mio rifugio segreto»
«Beh non penso di meritare tanto»
Lui scoppió a ridere, badando però a non farsi sentire dal vicinato. Diceva sul serio? Forse non c'era persona più adatta di lei
«Eccoci» esclamò Edward dopo circa mezz'ora di camminata «Benvenuta nel mio rifugio segreto»
Bella rimase a bocca aperta, senza parole. Si trovavano di fronte a una radura di forma circolare circondata da alberi. Quello di sicuro era il più bel paesaggio che avesse mai visto.
Edward invece rimase colpito dalla sua incertezza. Non aveva mai portato nessuno nel suo rifugio ma chissà perché si sentiva di farlo con Bella. Stava forse sbagliando? Proprio non immaginava che l'incertezza della ragazza era dovuta allo stupore di trovarsi di fronte a un paesaggio così meraviglioso.
«Edward io....è veramente bellissimo»
Subito il ragazzo si sentì sollevato. No, non stava assolutamente sbagliando.
«Contento che ti piaccia» disse lui con un cenno di malizia
Dopodiché la prese sottobraccio e la guidó fino ad un masso dove si sedettero.
«Grazie. Anche se...»
«Anche se?»
Edward era sinceramente preoccupato, o forse curioso, ti quello che avrebbe potuto dire.
«Non so. Tutto questo mi suggerisce tanto l'idea di un regalo. E il regalo oggi avrei dovuto fartelo io»
«No, sbagli. Non è più il mio compleanno. È passata la mezzanotte. È il 21 giugno» disse lui scoppiando a ridere
«Molto divertente Edward. Davvero»
Beh, cosa avrebbe potuto rispondere? No Bella il mio regalo sei tu
Subito si vergognó della risposta, sebbene mentale, che si desse
Si stava piano piano innamorando di quella piccola ragazza?
Edward negó a se stesso, nonostante la risposta fosse affermativa.

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