20. Sad Percy!AU (pt. 2)

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Si fermò qualche minuto. Il ristorante era stracolmo: plausibile, dato che era uno dei locali più raffinati della città ed era la serata di San Valentino.
Gli era sempre piaciuta quella festa, anche se negli ultimi due anni non aveva mai avuto nessuno di importante da portare a cena fuori.
In realtà, anche quando qualcuno ce l'aveva, non aveva mai veramente festeggiato, quel giorno: alla ragazza con cui stava non piacevano i locali troppi affollati, e trovare un ristorante a San Valentino senza troppa gente era un'impresa impossibile, soprattutto a New York, la sua vecchia città. Quindi, si limitavano a stare insieme, guardando un film e mangiando cibo spazzatura, godendosi una delle poche serate tranquille, lontano da dei e mostri.
E a Percy andava bene così, perché in fondo l'unica cosa di cui gli importava era stare con lei.

Percy si riscosse dallo stato di trans in cui era caduto quando un cuoco gli urlò nell'orecchio che l'ordine del tavolo ventotto era pronto. Portò l'ordine alla coppia di prima, augurandogli buon appetito.
La porta a vetri del ristorante si aprì, ma Percy venne chiamato da una coppia al tavolo trentuno, che gli chiedeva un'altra bottiglia di Pinot Grigio.
Fermò Helen, che gli stava passando accanto in quel momento "Hey, puoi accogliere la coppia che è entrata? Devo servire un tavolo, poi ci penso io."
"Certo."

Aveva pensato di invitare Helen a cenare con lui, quella sera: finivano il turno insieme, e avrebbero potuto mangiare qualcosa- se avessero trovato un ristorante aperto e, soprattutto, con un tavolo libero.
Era diventata un'amica fidata, negli ultimi due anni, che lo aveva aiutato molto appena era arrivato in città. Era stata lei a dirgli che cercavano un cameriere nel posto dove lavorava, ad ospitarlo a casa sua per un po' e poi a trovargli un appartamento.
Inoltre, era una bellissima ragazza: la pelle liscia e scura, i riccioli e gli occhi caldi le conferivano un aspetto gentile e dolce. Gli ricordava molto una persona che conosceva prima.

Sovrappensiero, servì il tavolo trentuno, per poi recarsi a quello dove Elizabeth aveva fatto accomodare la coppia appena arrivata.
Stavano scrutando il menù, la ragazza stava ridendo per qualcosa che aveva detto il ragazzo.
Il campo visivo di Percy si restrinse su di lei.
Il suo viso era familiare, anche se era cambiato.
Era più affilato, deciso: un volto da adulta e non più da ragazzina.
Aveva tagliato i capelli biondi, che, sciolti, arrivavano poco sotto le spalle.
Percy si costrinse ad arrivare davanti al loro tavolo.
"Buonasera. Avete deciso cosa ordinare?" Disse, tenendo la testa china sul blocchetto delle ordinazioni.
Il ragazzo fu il primo a parlare, e Percy scribacchiò l'ordinazione.
"E tu, Annie?"
Percy cominciò a sudare freddo, a sentire il suo nome pronunciato dal ragazzo.
"Io, uhm, prenderò degli spaghetti allo scoglio, si." Annabeth lo stava osservando, Percy lo sapeva, quindi chiese in fretta se volevano qualcosa da bere, prese i menù e si dileguò.
Dopo aver portato l'ordinazione in cucina, uscì dal retro del locale, poggiando la schiena al muro e rabbrividendo per il freddo di febbraio.

-n.d.a-
Alloora, chiedo umilmente perdono per la mia assenza, che di sicuro avrete notato tutti!
*silenzio imbrazzante*
*balle di fieno che rotolano in stile deserto*
Comunque, ho deciso che comincerò una nuova ff, che sarà il continuo dell'headcanon "Sad Percy!Au"
Questo è una parte del primo capitolo.
La storia è già sul mio profilo,
Si chiama "Begin to Begin"
domani pubblicherò il primo capitolo!
Spero che la seguiate e che vi piaccia!!
Alice

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 25, 2016 ⏰

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