59. Giornata no

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POV'S GIULIA
Era uno stupido.
Solo uno stupido fa scherzi del genere.
Ero così arrabbiata che non vidi neanche dove stavo andando e, tanto per essere fortunati proprio, caddi per terra. Alzai lo sguardo urlando: "MA CHE CAZZO DI PROBLEMI AVETE OGGI TUTTI?" "Beh.. Quella che mi viene sempre addosso sei tu, quindi il problema è tuo" rispose una voce ridendo. Guardai dritto e vidi di nuovo quel ragazzo... Ma per caso mi seguiva?
"Chissà perché sei sempre tu a buttarmi per terra!" Risposi acida e lui, aiutandomi, disse: "dai, che non è successo nulla." "Non sarà successo nulla per te! Sono io quella che cade ogni volta!" "Allora la prossima volta non cadere. Se vuoi parlarmi non c'è bisogno di buttarti sempre giù." Disse ridendo. Ma dico, SCHERZIAMO?
"Senti, non è giornata. Ciao." Dissi fredda, ma lui mi bloccò per un braccio e disse: "per te non è mai giornata. Ti posso offrire un caffè?" "Non vedi che vado di fretta?" "Okay, ma almeno dammi il tuo numero. Così posso contattarti quando sto per uscire" disse ridendo.
Non so per quale assurdo motivo, forse perché non ci avevo neanche pensato, ma gli diedi il mio numero ed andai via.
Arrivai alla casa di Lex, suonai, mi aprì ed entrai dentro buttandomi sul divano. Lei faceva segni strani, tipo stai zitta o cose del genere. Non capivo perché. Poi sentii delle voci provenire dalla cucina. Mi alzai e mi precipitai in quella stanza. Non ci potevo credere.
"MA SCHERZIAMO? CHE CAZZO DI GIORNATA DI MERDA È OGGI?" Urlai con tutta la forza che potevo. Quella era decisamente una giornata da dimenticare.

Solo un attimo ||Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora