3-La Creepyhouse.

2.1K 119 29
                                    

Erano le 07:30.
Quell'orario era ormai inciso nella mente di Jennifer, e segnava per lei l'arrivo del suo maledetto pullman per la scuola. Odiava tutto di quel luogo.

Quella mattina faceva leggermente più caldo della precedente, e questo non dispiaceva affatto alla ragazza.

Nonostante ciò, l'insolito e leggero anticipo dell'arrivo dell'autobus era la cosa che più la premeva.

L'autista, Mark, era sempre stato puntuale come un orologio svizzero, e in due anni che lavorava nel Bronx non aveva mai fatto nessun ritardo o anticipo.

L'autobus si fermò un paio di metri davanti alla ragazza, facendole muovere la gonna della divisa scolastica; l'unica cosa che forse amava di quella scuola.

La porta si aprì dopo una manciata secondi, così Jennifer salì stringendosi nelle spalle. Appena mise piede sul primo scalino, la investì un brivido improvviso.

Cercò di non far caso più di tanto a quella strana sensazione, gelando però nuovamente quando la porta si chiuse all'istante dietro di lei.
L'autista ripartì, veloce come mai prima d'ora.

Sentì un fischio provenire dai posti in fondo, e appena si voltò vide una figura ormai anche troppo familiare.

Jeff.

Era la, in piedi, che le faceva cenno di andare da lui.

Nonostante la vocina nella sua testa le diceva di non andare assolutamente da lui, Jennifer decise di ignorarla.
Fece due passi verso Jeff.

<<Caro Joker, si può sapere che succede?>> -domandò tenendosi stretta a un sedile- <<E perchè Mark è così strano?>>.

Dette quelle parole, l'autista spostò lo sguardo sullo specchietto, lasciando cadere la vecchia sciarpa e il cappello che portava.

Quello non era assolutamente Mark.

<<Ce ne siamo dovuti sbarazzare, che t'importa?>> rispose Jeff facendo un cenno d'indifferenza con la testa.

Dopo quelle parole, la mente della ragazza si era come annebbiata. Non riuscì a pronunciare neanche una singola parola, rimanendo a fissare Laughing Jack alla guida.

<<Si va alla creepyhouse>> si limitò a dire con voce bassa il clown, guardandola ancora dallo specchietto con sguardo fisso.

Jennifer ancora non riusciva a realizzare.

Cercò ancora di formulare una frase di senso compiuto o di muoversi, ma inutilmente.

Improvvisamente ripensò a sua moglie, Carol, e i suoi due figli più piccoli.

Ora sì che aveva trovato la forza e il coraggio.

Sfruttando una frenata del pullman, si scagliò come una schieggia sul martellino rompivetro.
Inutilmente.
Jeff l'aveva già bloccata incastrando le loro braccia.

La spinse facendola sedere su un sedile, conficcando il suo coltello sul tessuto in eccesso della sua maglietta, senza prendere la pelle.

<<Senti Marmocchia, non piace nemmeno a me la situazione, ma datti una calmata, o finirai male prima del previsto>>.

Lei non lo guardava negli occhi. Non ne aveva il coraggio. Sapeva che si sarebbe persa in quelle pozze grigie, e che un pezzetto della sua sanità mentale sarebbe andata a fottersi per sempre.

<<Come dovrei fare a calmarmi!? Sto andando in una casa di assassini e mostri; io non c'entro niente in tutto ciò! Non sono nè un'assassina e tantomeno un mostro!>>

Non ci riuscì.
Lo guardò negli occhi, ma di sfuggita, avvertendo un nodo in gola.
"Perchè deve avere questo effetto su di me?" pensò.
Tuttavia, Jeff le alzò la testa con il pollice e l'indice e la costrinse a guardarlo definitivamente negli occhi.

<<E secondo te per me è facile?>> --rispose lui amareggiato-- <<Se non fosse stato per Slenderman e Ben, adesso questo cazzo di pullman sarebbe decorato da allegre macchie di sangue. Di sangue tuo!>>

"Ben".
Gli occhi della ragazza diventarono vuoti.
Privi di emozioni.
Si limitò a rilassare i muscoli e a guardare in basso.

Jeff la scrutò. "Questa marmocchia riesce veramente a farmi impazzire come pochi", pensò sospirando e riposando il coltello.

Il pullman si fermò di colpo, segnando l'arrivo dei tre alla creepyhouse.
Jack si avvicinò a Jennifer cercando di sfoggiarle un sorriso rassicurante, porgendole la mano.

<<Io non voglio farti del male, ok?Fidati di me, per favore>> disse convinto il clown, facendosi così afferrare la mano dalla ragazza.

Scesi i primi due, Jeff li seguì ridacchiando.
Trovava il tutto... estremamente divertente. Percepiva la paura della ragazza, e ciò gli dava un senso di gioia enorme.
Non era colpa sua.
Non si sentiva in colpa.
Jeff era così.

Jack le strinse la mano, aprendo l'enorme porta d'ingresso ed entrando seguito da lei.
Jeff entrò per ultimo chiudendosi la porta alle spalle, illuminandosi ancora di più alla vista della persona che aveva davanti: Ben.

<<Noi.. ci siamo già visti>> disse con un filo di voce Ben, assottigliando gli occhi e scrutando per bene Jennifer.

<<Il tuo viso, i tuoi occhi...>> lei indietreggiò di un passo, mentre gli occhi del piccolo elfo si illuminarono di un leggero rosso acceso.

<<I tuoi occhi...>> ripetè Jennifer dopo il ragazzo in un sussurro.
Gli occhi rossi della ragazza si fecero vedere.

<<Oh, si! Ora ricordo!>> esclamò allegro Ben, dandosi un piccolo colpo sulla fronte.

<<JeiJei!>> ridacchiò scompigliandosi i capelli e levandosi il cappello da elfo.

Dopo quel nomignolo, dei ricordi si fecero spazio nella mente di Jack. Ben aveva parlato già altre volte di quella ragazza nella creepyhouse, ne aveva parlato troppe volte.

Jennifer strinse i pugni.

<<Come stanno i tuoi? Ti sei ricordata di salutarmeli? Oh, già... nessun rancore, vero?>>

<<Ben, ora smettila>> lo sgridò Jack.

<<Oh e andiamo Jack, lasciami divertire con JeiJei!>>

<<Io in questo inferno non voglio starci>>, furono le uniche parole di Jennifer, rivolte a Jack.

Ben sorrise beffardo, andando nella sua stanza e sbattendosi la porta alle spalle. Jennifer sapeva di essere osservata da diverse creepypasta, ma cercò di calmarsi, mentre gli occhi le ritornavano di quel grigio vitreo.

Jennifers' POV.

Mi sono calmata..
Ben..ben maledetto..
Ha distrutto la mia vita.
Mi guardo intorno,ci sono solo Jack e Jeff.
Mi ricordo quando Jeff sorrideva a quella scena..
Jeff..il mio ormai ex idolo..
Ci guardiamo negli occhi, e si vede chiaramente che non è affatto dispiaciuto.
Dopo dei secondi che sembrano anni guardo per terra, e non riesco a trattenere le lacrime.
Scoppio a piangere come una bambina, odio non riuscire a controllare le mie maledettissime emozioni.
Le gambe si fanno deboli, e finisco per cadere inginocchiata per terra..
Tengo il viso fra le mani,dio mio,li sto odiando..sia Ben che Jeff.
Jack mi prende per mano e mi porta al piano di sopra,ovvero in camera sua.
Ci sediamo nel letto e mi abbraccia..a quanto pare anche nelle creepypasta c'è del buono e del gentile.

Jack:<<Jen..non ti preoccupare,a Ben piace solamente far innervosire la gente.E non ti torcerá un capello.>>

Io:<<Grazie Jack..>>

Sento bussare alla porta,e poco dopo poci vedo Jeff appoggiato allo stipite della porta.
Lui e Jack si guardano,fino a che non si alza uscendo e lasciando entrare Jeff.

Jeff:<<Jen..scusami.>>

(N.A capitolo più lungo :3 amatemi gente,amatemi uwu)

OcchiDiGhiaccio||Jeff The Killer||Where stories live. Discover now