44 - Dolci promesse

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A differenza del capitolo precedente questo è molto più corto, ma con due lati più che positivi: leggeremo per la prima volta il POV di un personaggio molto divertente e, cosa più importante di tutte, verrà rivelato qualcosa che sarà essenziale per la fine, che stravolgerà tutto.

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Erwood's POV

Merda.

Sto cercando di sfruttare il più possibile questo fattore di pensare parolacce. Non posso dirle? Bene. Fanculo, Purgatorio. Io le penso.

Quel demone di Kit mi ha appena buttato in acqua come se fossi un semplice giocattolo da spiaggia. Voleva mostrarmi la mia più grande paura, proprio come ha fatto con Colleen. Quando l'ho visto scagliarla giù nel lago gli sono saltato addosso, ma poi mi ha spiegato, anche se mi ci è voluta la conferma di Colleen alla sua risalita. Insomma, non potrei mai ragionare con calma quando vedo che un essere demoniaco sta affogando il fiore della mia vita.

Ora è il mio turno, e mentre affondo in questo cavolo di lago che ora sembra miele, il blu si schiarirsce fino a diventare incredibilmente rosa, un rosa macchiato di rosso che mi danza nelle pupille, frenetico.

Cosa diavolo mi devo aspettare, da questo piccolo viaggio? L'unica cosa di cui ho paura, o meglio, persona, è Jack Nicholson. Insomma, avete mai visto un suo film? Cristo, preferirei vivere in Saw che stringere la mano a quell'uomo. Per non parlare di Hopkins. Dio, me lo sono sognato per tre notti di seguito dopo aver visto Il silenzio degli innocenti. Oh, che titolo adatto per me e per i miei amici, ora come ora! Il silenzio dei poveri stronzetti che devono subirsi decine di attività universali al minuto, comprese comparse di creature infernali e angeliche e Specchi morti a ogni dove.

Cosa, pensavate che solo Colleen avesse visto i suoi amici morti? No. Anche io ho visto le persone che amo di più con le teste mozzate o con il sangue che scorreva sulla loro pelle come il Letè. Mia madre Adrianna, per esempio: il suo corpo era praticamente spezzato in due proprio sul tavolo della sala da pranzo del Golden Globe, insieme ai cadaveri di Dan e Dusnatt e Colleen senza gambe e braccia. Sia santificata Marjoire per le sui dolci parole che mi ha detto poco dopo. "Non ti preoccupare, Erwoodier, sono solo Specchi. Servono per farti maturare."

Ma che ti maturasse la lingua per succhiarmelo! le volevo rispondere, ma poi ho realizzato che avevo davanti una tipa piuttosto potente, e mi sono limitato ad abbracciare Mariangel per far estinguere le ultime tracce di ricordi e paure dei miei amici morti.

La paura governa il genere umano. Il suo è il più vasto dei domini. Ti fa sbiancare come una candela, ti spacca gli occhi in due. Non c'è nulla nel creato più abbondante di essa. Come forza modellatrice è seconda solo alla natura stessa. Ma io ve l'ho detto: ho paura solo di Nicholson e Hopkins!

Inizio a chiedermi dove sia finito. L'ansia si fa strada nelle mie vene, ma poi appare la mia migliore amica sotto di me.

Cosa?

Ci metto ben venti secondi a realizzare che me la sto montando su un letto.

Colleen Hardy mi guarda con quei stupendi occhi ambra mentre il mio bacino fa avanti e indietro nel calore in mezzo alla sue gambe. La sua bocca è aperta, la lingua inumidita dalla mia saliva e un dolce sorriso stampato sulle labbra.

Ma cosa diavolo dovrebbe significare questo?

Su e giù, su e giù. Il fiato di Colleen mi scalda il collo come un vento primaverile su un prato di fiori. Una mia mano è incastrata sotto la sua schiena, mentre l'altra è appoggiata sul suo petto per sostenere la mia massa.

Erwood, cosa stai facendo?

Cosa diavolo dovrei fare? Non riesco a smettere. Il mio organo scivola dentro di lei grazioso e lento, e so che non me la sto semplicemente facendo: ci sto facendo l'amore.

Erwood, merda, fermati.

Le sue labbra si muovono appena, e io continuo, più dolcemente che mai, mentre i miei capelli biondi cominciano a disfarsi dal codino.

Cristo, Erwood, smetti di farti la tua migliore amica!

Quando sento il seme sprigionarsi da me e schizzare dentro di lei, un urlo di disperazione mi esce dalla bocca, e senza tante cerimonie afferro Colleen per la testa, forte.

"TU NON SEI VERA." Le urlo, un urlo più simile ad uno scudo che a una spada.

"Sei perspicace, Er." Mi sussurra lei, la fronte aggrottata. "Sono solo uno Specchio."

"U... uno Specchio?"

"Esatto." I suoi occhi, ora, sono immersi nell'arroganza. "Ed oltre ad essere uno Specchio, sono la tua più grande paura. Perché sarò io ad ucciderti, Erwood. Sarò io."

A Clash of Wings (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora