The College

Capitolo 7

Il sole sorge presto questa mattina, e illumina la mia stanza, tanto da infilarsi tra i buchini delle tapparelle e finirmi in faccia, il che non mi ha mai infastidito, ma questa volta stranamente si.
Mi alzo dal letto tutta stralunata, e mi dirigo verso il bagno per farmi una bella doccia rinfrescante, sono le 6.30 e le lezioni inizieranno alle 8, il tempo di una bella doccia, vestirmi andare a comprare qualcosa per la colazione, e avrò la prima lezione del giorno: Storia, sperando di non tardare.
In generale amo la storia, infatti sto pensando molto all'argomento che affronteremo, e capisco che non sono pensieri da fare a quest'ora.
Sento uno strano silenzio in casa, vuol dire che lo stronzo dorme, che poi lo chiamo così ma penso a comprargli la colazione.. non mi spiegherò mai tutto questo buonismo da dove arriva.
Esco dalla doccia e inizio ad asciugarmi e poi vestirmi, ecco fatto, devo solo asciugarmi i capelli e mettermi un po' di terra su questo viso cadaverico mattutino.
Prontissima, esco dal dormitorio e mi dirigo verso il bar più vicino, prendo dei croissant alla marmellata e al cioccolato, pancakes appena fatti e pago, ho la pazza idea di passare anche al market qui vicino a comprare qualcosa da lasciare a casa, tipo uova e altre cose per poter fare la colazione domani, vedo un po' di frutta e compro anche quella, banane, mirtilli, frutti di bosco e delle arance da spremere, farò sicuramente una bella colazione sta mattina, spero che a lui faccia piacere tutto questo
<< Ma perché penso tutto questo? Non dovrebbe nemmeno interessarmi! >> - Dico ad alta voce facendomi osservare  dalla cassiera.
Pago e torno verso casa, tra croissant e spesa varia ho speso un sacco di soldi, miseria, spero che la prossima volta la spesa la faccia lui! Torno nel mio nuovo alloggio, e mi dedico alla colazione, metto tutto sul tavolo, pancakes, croissant, frutta già pulita e lavata, spremuta appena fatta con le mie mani e faccio il caffè, << Sono proprio figlia di mia madre>> - Dico felice e soddisfatta osservando il tavolo con le pietanze, << Buon giorno bambolina>> sento la voce del mio coinquilino dietro di me << Oh buon giorno, ti va di far colazione? >> lo vedo osservare il tavolo con uno strano luccichio negli occhi << Ce del veleno da qualche parte per caso? >> abbasso lo sguardo verso la caraffa con la spremuta, la prendo riempendomi il bicchiere e ne faccio una bella sorsata, come per fargli vedere che sto bene e sono ancora viva dopo aver bevuto, lui fa spallucce e si siede al tavolo insieme a me
<< Ti sei alzata presto sta mattina.>> - Dice con fare indifferente << Ti ho per caso svegliato? >> mette in bocca un pezzo di pancakes e inizia a masticare affamato << No, te ne saresti accorta.>> mi guarda minaccioso
<< Peccato!  >> faccio io con fare simpatico, << Non fare la furba bambolina, sei andata così bene con questa colazione sta mattina, non metterti sul piede di guerra con me.>> cos'è questa, una sorta di minaccia o di sfida? << Piantala di chiamarmi bambolina, o la colazione d'ora in poi te la farai da solo>> ringhio io << Non ho mai fatto colazione prima di sta mattina, e visto che sei stata brava, non ti do fastidio per ora, inizierò più tardi.>> lo vedo sorridere e la cosa mi provoca qualcosa dentro, felicità forse? Sono felice di avergli fatto la colazione e che lui sia contento per questo? No non penso dai, Madison basta, tieniti tutto dentro basta.
<< Io me ne vado se no farò tardi a lezione>> si alza toccandosi la pancia, si avvicina a me e mi sfiora la guancia incastrando la sua mano fra i miei capelli e il mio viso con il pollice,
<< Grazie, sei stata gentile, vado a farmi la doccia, buona lezione>> un calore improvviso divampa nel mio petto, mi prende la tachicardia e divento paonazza, oddio, lui ha notato la mia agitazione e le mie guance rosse << Oh, io, eh.. si ok, ciao!>> prendo la borsa, e richiudo la porta appoggiandomi ad essa,
<< Ma che.. che cosa mi è preso?>> faccio un bel respiro e vado a vivere la mia giornata.