Capitolo 15

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Il telefono squilla, e sul display compare il nome della mia amica,
<< Ciao Aby!>> la sento tirare un gran respiro << Ciao? Ciao Aby? Sei finita in ospedale e non mi dici niente? Devo venirlo a sapere dagli altri?>> rimango di stucco, perché non ho mai tollerato delle "accuse" prive di fondamenta, << Hai provato a pensare solo un attimo, che se non ti ho fatto sapere nulla un motivo c'era? >> si schiarisce la voce, << E va bene, hai ragione, ma mi dirai tutto più tardi, quando ti verrò a trovare, ciao!>> - Sospiro - << Va bene, ciao!>> attacco la chiamata e torno alla mia realtà, sento bussare alla porta, e prima di alzarmi e andare ad aprire mi guardo intorno e noto che Logan non è in casa, mi avvicino alla porta e la apro
<< Ehi Oliver, ciao!>> si stringe le mani << Speravo davvero che tu stessi bene, ho saputo che sei finita in ospedale con la febbre molto alta, e mi sono preoccupato..>> faccio un sorriso << Sei molto dolce! Adesso sto bene.. vuoi entrare un momento? Posso offrirti qualcosa? >> il mio amico annuisce senza dire nulla, ed entra accettando una spremuta d'arancia, e apro il pacchetto di biscotti che parlando poco a poco finisce, passa un ora buona e sento qualcuno che apre la porta, e pochi secondi dopo ai ritrova in cucina di fronte a me e Oliver << E lui chi cazzo è?>> la mia faccia inizia ad incupirsi 
<< Lui è Oliver, un mio amico, e abita qui affianco.>> Oliver tende la mano verso di lui << Piacere io.. >> Logan batte il cinque alla mano tesa << Si si, sei Oliver ho capito, io sono Logan e possiamo evitarci questo teatrino di presentazioni.>> Oliver sbarra gli occhi, incredulo della situazione, e io reagisco allo stesso modo << Ma che cos'hai nel cervello?>> un giorno prima è una persona splendida e sana di mente e il giorno dopo e antipatico come una freccia nel culo (scusate il francesismo), << Cos'ho nel cervello io? E tu? Fai entrare tuoi "amici" nel nostro appartamento senza nemmeno chiedere!>> il mio amico si alza dalla sedia e si dirige verso la porta << Io me ne vado Madison.. Ciao Logan..>> Lo stronzo gira lo sguardo verso di lui e gli lancia uno sguardo inceneritore << Ciao!>> e poi lo lancia a me << Ma cosa credi che stavamo facendo? Mi stava scopando sul tavolo!? E poi l'appartamento è anche mio, io non ti devo chiedere proprio niente!>> fa un ghigno malvagio, e di tutto un discorso, capisce solo quello che fa comodo a lui, << Quello devo farlo io bambolina..>> un velo di imbarazzo cade sulla mia faccia << È questo quello che vuoi? Scoparmi sul tavolo? La prossima volta, mi troverai a farmi scopare su questo cazzo di tavolo, da qualsiasi persona, basta che quella persona non sia tu! >> scoppia a ridere << In realtà con te scoperei ovunque.. se proprio ci tieni a saperlo, e poi tu sei di mia proprietà, non scherzare.>> sbarro gli occhi perplessa, << Di tua proprietà? Sono una casa io?>> mi dirigo verso la mia camera, evitando il suo sguardo << Ah già, dimenticavo quanto voi ragazze amate sentirvi dire le cose, pensavo fosse sottinteso.. vuoi essere la mia ragazza? >> entro nella mia camera, lo guardo e vorrei tanto dirgli si, ma il modo non mi piace proprio, sempre il solito sbruffone << No! Non così!>> sbatto la porta e mi fiondo sul letto infilando la testa nel cuscino, non è così che sognavo la mia prima storia, non chiesta in questo modo.

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