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24 Dicembre 2016

Era una fredda sera di dicembre. Non una sera qualsiasi, ma la sera di dicembre per eccellenza: la vigilia di Natale.

Le strade di New York erano coperte da un sottile strato di neve, i punti di ristoro erano più attivi che mai e in ogni angolo della città, illuminato e addobbato con maestria, si respirava la tipica atmosfera natalizia che tutti aspettano con impazienza ogni anno.

Per i ragazzi de Il Volo quella sarebbe stata una serata speciale. Certo, per motivi di lavoro erano già stati decine e decine di volte a New York, ma quella volta sarebbe stato diverso. Piero, Ignazio e Gianluca avrebbero preso parte a un evento che avrebbe reso indimenticabile il loro ennesimo soggiorno nella Grande Mela: un concerto di Natale al Madison Square Garden, a cui avrebbero partecipato alcuni tra i più grandi artisti di fama mondiale.

Per tutto il mese i ragazzi si erano preparati con impegno e dedizione all'evento, durante il quale avrebbero dovuto cantare tre brani, e tutti i membri del loro staff erano orgogliosi di loro: i manager, Michele Torpedine e Barbara Vitali, li assistevano dietro le quinte in attesa del loro turno, mentre ai loro genitori erano stati riservati degli ottimi posti nelle prime file.

Prima de Il Volo con la loro cover di White Christmas, salirono sul palco grandi cantanti come Stevie Wonder, Michael Bublé o Andrea Bocelli, nonché idoli indiscussi del trio italiano. Per loro sarebbe stato un onore, ma anche una bella responsabilità, esibirsi dopo artisti di tale livello.

Il loro esordio su quel palco fu a dir poco grandioso e, nel corso della serata, anche la loro versione riadattata di Jingle bells ottenne lo stesso esito, come i ragazzi avevano fortemente sperato.

Il terzo e ultimo brano con cui Il Volo incantò il pubblico del Madison Square Garden non poté essere che Little Drummer Boy, in duetto con la promettente mezzosoprano sedicenne Jackie Evancho. I quattro, con le loro voci, riuscirono a creare un'atmosfera magica che diffuse serenità sui volti di tutti gli spettatori fin dalle prime note, anche grazie alle spettacolari scenografie che avevano scelto per la performance.

"Come, they told me,
Pa rum pum pum pum
A new born King to see,
Pa rum pum pum pum
Our finest gifts we bring,
Pa rum pum pum pum
To lay before the King,
Pa rum pum pum pum
Rum pum pum pum
Rum pum pum pum..."

A metà canzone Gianluca notò suo padre alzarsi di scatto e abbandonare il suo posto dopo aver risposto al telefono, per poi uscire dall'edificio. Si sorprese chiedendosi quale fosse il motivo, ma non si preoccupò più di tanto.

"Shall I play for you,
Pa rum pum pum pum
On my drum?"

Solo allora anche Piero notò che suo padre non era più tra il pubblico, ma scacciò via le sue preoccupazioni e continuò a cantare con i suoi colleghi fino al gran finale.

L'esibizione di Jackie Evancho con Il Volo terminò con un applauso scrosciante e una conseguente standing ovation da parte di tutti i presenti. Questo rilassò parecchio i ragazzi, portandoli ad accantonare tutti i pensieri che erano frullati nelle loro teste fino a un momento prima.

Avevano raggiunto il loro sogno.

***

«Ragazzi, siamo stati grandi!»

«Ma l'avete visto il pubblico? È stato quasi più emozionante del primo luglio a Firenze.»

«Non mi sarei mai aspettato un successo nel genere.»

Dietro le quinte, alla fine del concerto, Gianluca, Ignazio e Piero stavano commentando sbalorditi il loro esito di quella sera, quando anche Michele, a dir poco entusiasmato, si unì a loro.

«Ottimo lavoro, ragazzi. Non assistevo a un concerto di Natale così bello da almeno dieci anni, sono orgoglioso di voi.»

Nel momento in cui i tre si apprestarono a ringraziare il loro manager, si accorsero che mancava qualcuno all'appello: i papà di Gianluca e Piero erano rientrati ormai da un pezzo, ma Barbara sembrava essere sparita.

«Michele, dov'è Barbara?» domandò Ignazio, perplesso.

Lui scrollò le spalle. «Non ne ho idea, Ignazio. Credo sia fuori a fumare.»

Poco dopo, infatti, la tour manager del trio ritornò con un grande sorriso stampato in volto.

«Congratulazioni, ragazzi! Siete stati fantastici!»

***

Lo staff e i familiari de Il Volo si riunirono fuori dal Madison Square Garden per fare ritorno all'albergo tutti insieme, ogni gruppo cercò la propria automobile e finalmente si avviarono verso il New York Edition.

Il viaggio proseguì in tranquillità ma, una volta arrivati ed entrati nel parcheggio dell'hotel, qualcosa attirò l'attenzione dei tre giovani, in macchina con Michele e Barbara.

«Ragazzi, guardate là!» Gianluca richiamò i suoi colleghi, indicando un punto nella direzione opposta, tra i più illuminati dello spiazzo.

Ignazio strizzò gli occhi. «C'è un uomo lì?»

Piero e i due manager, confusi, si avvicinarono al finestrino: anche loro scorsero la sagoma di un uomo, steso al suolo in un angolo dalla parte opposta a quella in cui stavano parcheggiando.

«Andiamo a vedere. Con discreta attenzione, ma andiamo a vedere» propose Michele.

I cinque scesero dal veicolo e si diressero verso la meta cercando di fare meno rumore possibile.

Una volta che furono abbastanza vicini da poter comprendere la situazione, la visione che si parò dinanzi ai loro occhi fu tutt'altro che piacevole: un uomo sulla quarantina, vestito con un parka marrone costellato di macchie rosse, giaceva al suolo quasi inerme, respirava a fatica. Dal lato posteriore del capo partiva un rivolo di sangue, riversatosi in parte a terra e in parte sui suoi vestiti. Osservando inorriditi il pavimento, i ragazzi e i manager si accorsero della presenza di due oggetti nei pressi: una statuetta natalizia in ceramica, frantumata in più pezzi, e una pistola.

«Oh... mio... Dio» farfugliò Gianluca, scioccato da quel lugubre spettacolo.

Michele prese un respiro profondo, le mani tra i capelli. «Diciamo che lo spirito del Natale non è arrivato a tutti, ragazzi.»

I tre si guardarono in silenzio, con il cuore a mille, senza proferire parola.

Eh no, si direbbe proprio di no.

***

...e il primo capitolo è andato! 

Allora, come vi sembra? Vi potrebbe interessare? Ditemi cosa ne pensate.

Ci tengo a precisare che avrei voluto scrivere un capitolo lungo più o meno la metà di questo che ne è uscito fuori, ma come mio solito mi sono dilungata troppo :')

Vi piacciono i capitoli di questa lunghezza o li preferireste più corti? Fatemi sapere.

Grazie mille a tutti e al prossimo aggiornamento! ❤

Notte silente || Il VoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora