{Vic}
Sono davvero uno stupido.
Almeno, non è che non lo sapessi.
Ma non pensavo di arrivare a questi livelli di stupidità.Come ho fatto a dimenticarmi che Kellin non ci vede e per riconoscere le persone le tocca?
Pensavi che ti avesse riservato un trattamento particolare, Vic-quantoseistupido-Fuentes?
Mi ri-schiaffeggio mentalmente e tiro su le merendine da terra.
« Ciao Kellin, sono tornato con la merenda, ti ho comprato i twix e le noccioline. » gli metto in mano gli snacks e mi siedo accanto a lui.
Lui mi sorride.
Katelynne appena mi ha visto si è alzata, mi ha guardato male e se ne è andata indignata.
Come se non mi fosse mai successo.
Una volta finita merenda Kellin si alza e cerca il bidone della spazzatura, per buttare le cartacce.
« Lascia, faccio io. » lo aiuto, prendendogli la carta di mano e buttandola nel cestino.
« Posso... Posso chiederti una cosa? » Mi mormora.
« Certo, di che si tratta? »
« Sono arrivato a metà anno e sono leggermente indietro con il programma... Non è che mi faresti ripetizioni? »
Annuisco, certo che gli do ripetizioni.
Poi mi do un altro schiaffo mentalmente perché non può vederlo.
« Si, certo. »
Lui mi sorride e ci dirigiamo verso la classe.
« Destra, sinistra e dritto. »
La lezione non ha niente in più delle altre, quindi non merita la mia attenzione.
Mi metto a scrivere, come al mio solito, Kellin prende appunti sulla sua tavoletta dove scrive con l'alfabeto con i puntini per ciechi.
Il Brai- qualcosa, insomma.
La campanella suona e la lezione finisce, dopo secoli.
« Quindi quando vengo da te? » Gli chiedo, per sapere delle ripetizioni.
« Uhm.. Non so, quando vuoi. »
« Oggi pomeriggio hai da fare? »
Lui scuote la testa.
Mi faccio dare l'indirizzo e il numero di telefono, scrivendoli su un foglietto che poi metto in tasca.
« Hai paura dei cani? » Mi sorride.
« No, no. Assolutamente no. » scuoto la testa, sorridendo. Amo i cani.
« Perfetto, a dopo allora. » Lui si alza e si dirige verso la porta, poi percorre il corridoio, io lo seguo.
All'uscita quella che presumo essere sua madre lo viene a prendere in macchina, io torno a casa mia con il mio irrinunciabile penny scassato.
All'orario prestabilito mi dirigo verso casa del ragazzo.
Non abita troppo lontano da me, non ci impiego troppo tempo.
Suono il citofono e sua madre mi apre, accogliendomi davanti alla porta di casa.
È una bella donna, Kellin deve aver preso da lei.
Scaccio il pensiero momentaneo, non è che mi piaccia Kellin.
Dico solo che è carino.
-autrice-
Scusate il capitolo corto e noioso, ew. Ma non avevo ispirazione per scrivere questa parte di storia.
-Cel
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Blind {Kellic}
Fanfictionnon avevo bisogno di vederlo per capire che è la cosa più dannatamente bella che esiste.