{Kellin}
Me ne stavo in camera mia ad ascoltare un'audiocassetta dei Metallica quando sento dei rumori e la voce di Vic al piano di sotto, deve essere arrivato leggermente in anticipo.
Mi alzo dal letto e cerco il mio bastone, il quale si trova dove lo avevo lasciato l'ultima volta, quindi non è stato difficile trovarlo.
Muoversi dentro casa mia è semplice, mi ricordo esattamente come sono fatte le stanze, mi basta andare a memoria, non sbaglio quasi mai.
Mi dirigo lentamente verso la porta della mia stanza, per poi raggiungere il corridoio.
La moquette sui miei piedi coperti dai calzini li riscalda appena, ed è piacevole sentire un leggero tepore quando si cammina per casa.
Se c'è una cosa che mi da sicurezza è proprio casa mia, non ha segreti.
Ci ho messo tanto tempo a studiarla, a capire come sono fatte le stanze, il numero dei gradini, i diversi tipi di pavimento e tutto il resto. Ma adesso è una cosa salda nella mia mente.
Raggiungo le scale e mi reggo allo scorrimano per percorrere i trentadue scalini uno ad uno.
Una volta sceso so che davanti c'è l'ingresso, quindi presumo ci sia Vic.
« Ciao Kellin. » Sento la sua voce.
« Hey, andiamo di sopra in camera mia? » Gli propongo.
« Sí, certo. »
Saliamo di sopra e gli mostro la camera, o almeno lo informo che è la mia camera.
Gli occhi per vederla li ha, non c'è bisogno che lo illumini in modi particolari.
« Quindi... Iniziamo a studiare? » Mi domanda.
Giro la testa verso il suono della sua voce, sperando di rivolgermi verso di lui e annuisco, sorridendo.
Cerco a tastoni il letto e mi ci siedo, facendo segno a Vic di fare lo stesso.
Sento io rumore di pagine sfogliate.
« Di che materia è? »
« Geografia, stiamo facendo l'Europa. » Mi informa.
Annuisco e cerco a tastoni la mia tavoletta da scrivere sul comodino, una volta trovata inizio a bucherellare con il punteruolo, scrivendo sotto sua dettatura.
« Sei mai stato in Europa? » mi domanda.
Scuoto la testa.
« No, mai. Non mi sono mai spostato dagli Stati Uniti. Tu? »« Sono stato a Londra un paio di anni fa, una vera figata. »
« Mi piacerebbe andarci, un giorno. »
{Vic}
Dopo aver dettato gli appunti a Kellin decidiamo indirettamente che per oggi può bastare e metto via i libri.
Poi vedo una cosa che attira la mia attenzione.
Vedo sul comodino una cassetta audio dei Metallica.
Fantastico, assolutamente fantastico.
Sorrido, anche se lui non può vederlo.
« Ti piacciono i Metallica? » Domando, retoricamente.
Lui annuisce.
« Anche a me, so anche suonare qualcosa loro. »
Kellin sorride.
« Sai suonare? »« Qualcosa, ho una band con i miei amici e mio fratello, ogni tanto ci fanno suonare in qualche scrauso locale. »
« Un giorno potrò sentirvi? »
« Oh, certo. » Sorrido.
-autrice-
Buonasera :3 fatemi sapere se la storia vi sta piacendo con una stellina o un commentino, a presto!
-Cel
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Blind {Kellic}
Fanfictionnon avevo bisogno di vederlo per capire che è la cosa più dannatamente bella che esiste.