"I care about you".

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Il mattino dopo, Tyler era al negozio mentre criticava uno per uno i dischi di Christina Aguilera, in realtà lo stava facendo per noia, Josh ancora non era arrivato.

Si bloccò quando fece quel pensiero, stava sul serio facendo quello che faceva da tempo aspettando che Josh arrivasse a migliorare la situazione? Da quando quel ragazzo con i capelli colorati era così importante?

Ad aumentare i suoi pensieri fu Michael, che all'orario pranzo, mentre stava divorando un hamburger pieno di ketchup, disse -Sai Tyler, quando sei con Josh sei diverso-

Tyler alzò lo sguardo -Che intendi?-

Michael fece spallucce -Sei il Tyler che ho sempre desiderato di conoscere-

-Non mi sembra il momento di dire frasi profonde- ribattè.

-No sul serio- Michael ingoiò -È come se Josh riuscisse a farti stare meglio-

-Non so come fa- sussurrò il ragazzo, guardando le sue scarpe consumate -Ma ci riesce. Ci riesce davvero-

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-Non puoi star davvero comprando un disco di Nicki Minaj, se volevi un porno bastava che andassi su internet-

-Fergie? Ragazza se volevi ascoltare una puttana che cantava ti bastava andare ad uno di quei karaoke nei locali il sabato sera-

-Adam Lambert? Il cantante gay? Cosa fai, ti masturbi mentre lo ascolti fare quegli urletti effemminati? Ridicolo-

Tyler era impazzito. Non si stava più trattenendo, dalla sua bocca uscivano insulti per tutti i clienti che gli capitassero a tiro, o quelli che secondo lui erano i peggiori.

Neanche Michael riusciva più a rivolgergli la parola, era diventato totalmente scontroso e stava a lamentarsi tutto il tempo, come una donna mestruata.

All'inizio non riusciva a capire quel peggioramento in Tyler, poi si era reso conto che erano ormai le sette passate di sera e Josh ancora non era venuto.

Michael decise di farsi coraggio un'ultima volta e gli andò vicino
-Non hai il suo numero?-

-Si- rispose, aveva le braccia incrociate e fissava insistente il vetro che dava sulla strada.

-Non puoi mandargli un messaggio?-

-Certo che no-

Michael non capiva -Perché?-

-Perché altrimenti pensa che mi importi di lui-

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo - E non è così?-

-Certo cazzo che è così!- sbottò Tyler.

-Perché non glielo dici?-

-Perché a lui non cambierebbe nulla-

-Si invece- rispose Michael, e vedendo che Tyler non rispondeva aggiunse -Cristo Tyler sembri una ragazzina con la sua fottuta crush- disse e poi se ne tornò fra i clienti.

Tyler si rigirò il telefono fra le mani, era indeciso. Michael aveva ragione? Doveva scrivergli?

All'orario di chiusura, Tyler aspettava ancora che Josh arrivasse, affannato e con una busta di cibo cinese sotto al braccio, chiedendo di cenare assieme per poi osservarlo di nascosto per tutto il tempo.

Che poi, tanto nascosto non era se Tyler riusciva ad accorgersene, ma doveva ammettere che gli piaceva.

Mentre tornava a casa, la mente in un subbuglio di pensieri e idee contrastanti, scrisse un messaggio veloce.

Tyler:
Mi importa di te.

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Non so quando ci sarà il prossimo aggiornamento, scusate. Il problema è che non sto in un buon rapporto con la persona a cui è dedicata questa storia, quindi credo che per un nuovo capitolo bisognerà aspettare un po'. E wo questa storia ha 400 visualizzazioni !!!!
Bye.

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