Capitolo 3

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Un'altra giornata iniziava quando il cellulare dello sceriffo Stiliski squillò e rispose Stiles.
"Buongiorno scerif.." disse qualcuno. "Un attimo e ve lo passo. Papaà il telefonoo!"
Era incazzato nero. Glielo aveva promesso! Gli aveva promesso nessuna telefonata fino al 2 Gennaio, solo loro due, in pace e tranquillità, senza il lavoro. Lo sceriffo capì cosa stesse pensando Stiles: "Grazie Stiles, ne parliamo dopo ok?". Ma Stiles nemmeno rispose. Lo fulminò con lo sguardo. Proprio il 31 Dicembre dovevano disturbarlo?!?! Decise che non voleva sapere cosa fosse successo, e si richiuse in camera sua. Dopo cinque minuti arrivò lo sceriffo : "Stiles sono morte delle persone in circostanze 'misteriose'. Sai cosa intendo. Io vado a cercare qualche indizio, tu non ti muovere da qui, farò in modo di tornare prima di mezzanotte". Stiles rispose con un "mmmh" vago. Lo sceriffo sapeva che per stiles era importante stare insieme a lui per ciò disse: "ti voglio bene, perdonami figliolo e stá attento". Ma stiles non doveva aver paura del mostro che girava all'esterno, non ancora forse, bensì doveva preoccuparsi di ciò che aveva dentro. In quel momento stava per esplodere, ma decise di aspettare che il padre andasse via per coricarsi nel suo solito posto davanti al lago.
Stiles era stanco, stanco di essere solo ogni volta per capodanno. Voleva stare con il padre. Rivoleva indietro la madre e voleva indietro una vita normale senza il 'sovranaturale'. E poi avrebbe voluto una vita dove poter amare una ragazza, che fosse a sua volta innamorata di lui. Decise di chiamare Scott, tanto valeva saperne di più su questa creatura. Scott rispose dopo un paio di squilli: "Hey amico! Come va? Senti, ti va se ci sentiamo più tardi? Sono un tantino occupato, non so se ti hanno raccontato.." stiles sperò per un attimo che potesse fare qualcosa di temporaneo per distrarsi e chiese: "serve il mio aiuto?" Ma scott non voleva di sturbarlo: "tranquillo, tu divertiti, ci pensiamo io e Lydia. Stiles era contento che il suo migliore amico volesse il suo bene, ma allo stesso tempo voleva qualcuni con cui passare il tempo: "ok scott, ci sentiamo" disse, e chiuse la chiamata. Si sentiva solo, e iniziava a vedere tutto negativamente. Decise di uscire fuori da casa e lanciare un urlo seguito da un'imprecazione non molto delicata, convinto di essere solo nell'arco di chilomentri, ma non era così. Derek lo sentì, e accorse più velocemente che poteva: aveva riconosciuto la voce di Stiles e aveva pensato che la creatura lo avesse trovato e gli stesse facendo chissà cosa. Il ragazzo non aveva esitato a scavalcare la rete, ma si era ritrovato davanti stiles quasi in lacrime, ma completamente integro fisicamente. Intanto stiles cercava di riprendersi, perchè non voleva farsi vedere in quello stato. Derek lo guardò preoccupato: "Stiles? Che diavolo è successo?". "I-io credevo che non ci fosse nessuno." Derek adottò la sua solita faccia esasperata che riservata solo a stiles: "io vivo qui da anni stiles!" Stiles arrossì di botto. Come aveva fatto a non pensarci? "In effetti.." non riuscì nemmeno a guardarlo in quegli occhi così verdi. Derek alzò un sopracciglio "Quindi mi stai dicendo che mi sono bagnato come un coglione solo perchè tu sei un completo idiota?" Stiles avrebbe preferito scavarsi la fossa lì, in quell'istante "più o meno" disse, mentre la sua voce tremava. Derek fece qualche passo verso stiles, arrivò davanti alla sua faccia, lasciando solo qualche centimetro di distanza. A quel punto stiles alzò gli occhi, puntandoli prima verso le labbra di derek, poi ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi: "lo sai piccolo ragazzino che se ti vuoi salvare dovrai farti perdonare e velocemente!? Gli artiglo stanno iniziando a venire fuori.." stiles non sapeva cosa fare, tutta questa situazione gli stava provocando il panico e non riusciva a capirci niente: "I-io.. posso offrirti un the e, dentro puoi asciugarti.." Derek stette zitto, come per valutare l'offerta, come se stesse decidendo se tagliargli la gola o meno. Poi scoppiò a ridere e sussurrò un inaspettato: "va bene" che sorprese anche se stesso, poichè derek odiava la gente, sopratutto gli umani, ma stiles era diverso si disse. Era così indifeso e fragile.. Stiles dal canto suo era felice di essere ancora vivo, perchè aveva serimente temuto per la sua incolumità, anche se alla fine sapeva che derek faceva tanto il cattivo ma non lo era. Entrarono dentro casa, e Derek ci mise poco ad ambientarsi, tanto che si tolse i vestiti, rimanendo in mutande. Intanto stiles all'oscuro di questo particolare preparava il the, e quando si girò per chiedergli che gusto preferisse rimase a bocca aperta davanti alla perfezione del corpo di Derek. Ovviamente il ragazzo più grande si accorse: "chiudi la bocca, sbavi." *Stronzo* persò stiles. Riuscì a ricomporsi per miracolo, e finalmente chiese a che gusto volesse il the. "Menta e liquirizia". Stiles mugugnò qualcosa di incomprensibile e si girò per finire di preparare, mentre Derek rideva piano, guardando stiles da dietro, e capendo quanto fosse in imbarazzo. Non si sa grazie a quale dio stiles riuscì a non combinare casini, e portò il the a derek, sedendosi anche lui davanti al fuoco a bere in religioso silenzio. In questo silenzio stiles non riusciva a pensare, mentre derek pensava decisamente troppo, infatti si rese conto che stiles era solo in casa, ma lo sceriffo sarebbe potuto tornare da un momento all'altro. "Ehm.. stiles.. dov'è tuo padre?" Stiles continuò a guardare il fuoco, con una faccia a metà tra il triste e l'arrabbiato: "È dovuto andare a lavorare, non so se lo sai, ma abbiamo un nuovo essere strano a beacon hills." Derek continuò a guardare il ragazzo che continuò: "è stata uccisa una persona, e servivano rinforzi". "Ok". Stiles si girò verso derek e spalancò gli occhi: "Der, hanno ucciso un apersona e tu te ne esci con 'ok'?" Derek con molta scioltezza rispose: "scommetto che tu abbia detto qualcosa in più quando tuo oadre ti ha detto che tornava a lavoro." Silenzio. "Come pensavo." Stiles lo guardava sorpreso: "ma tu che cavolo ne sai?" Derek alzò gli occhi al cielo: "sento odore di fristrazione fino a qui stiles. Da quando hai iniziato a parlare di tuo padre. Per questo urlavi immagino." Ora si che era inquietante si disse stiles. Nessuno avrebbe mai potuto capirlo. "Tu puoi sentire gli odori delle emozioni di tutti, quando ti pare?" Derek rispose: "certo" ma in realtà non era vero. Non poteva sentire le emozioni di tutti. Solo di quelli che avevano un legame particolare con lui. Stiles per un momento fu terrorizzato da quesa cosa: "quindi sai che.." si bloccò. Magari lo sava solo prendendo in giro ed era una fottuta coincidenza. "So cosa?". "Mmh!? No niente.. lascia stare." Derek lo guardò forse capendo cosa intendesse stiles, ma allo stesso tempo stiles abbassò lo sguardo, capendo che provava qualcosa per quel lupo, qualcosa che aveva tenuto dentro da sempre. Mentre stiles pensava tutto questo, derek aveva ormai capito che stiles era attratto da lui. Non c'era bisogno di sentirlo nell'aria, semplicemente si vedeva dalle sue guance rosse. Nonostante tutto non disse niente, chissà per quale oscuro motivo.

*spazio autrice*
Perdonate se non ho aggiornato, ma volevo finire di scrivere rutta la storia nel mio quaderno prima di condividerla con voi❤ vi ringrazio per il supporto! A presto.
Xx roby

Just Fall In Love (Sterek) -IN REVISIONE-जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें